Perché i medici giapponesi prescrivono del tempo nelle foreste? La risposta potrebbe sorprenderti

Emma Valenti  | 08 Ott 2023
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Immagina. Sei in Giappone. Non ti senti tanto bene. Vai dal medico aspettandoti magari qualche farmaco per placare i tuoi sintomi, ma, invece, ricevi una prescrizione molto particolare. Devi passare almeno un’ora al giorno nella foresta. Questo potrebbe far ridere molti che credono unicamente nella medicina ufficiale. Tuttavia, senza nulla togliere alle scoperte scientifiche, questa pratica ha un fondamento. Andiamo alla scoperta di un nuovo modo di vedere la salute completamente diverso da quello generalmente inculcato in occidente. Andiamo alla scoperta della medicina naturale.

La medicina naturale come rimedio alle patologie: una cultura diversa

Prima di comprendere come mai i giapponesi pratichino l’esposizione alla foresta come cura, nonché le patologie adatte a ricevere questo tipo di trattamento, dobbiamo comprendere che parliamo di una cultura completamente diversa dalla nostra. Dobbiamo entrare in un’altra ottica. La medicina occidentale ha purtroppo il brutto vizio di somministrare troppo spesso medicinali troppo pesanti. Senza negare l’efficacia istantanea che alcuni farmaci hanno, bisogna ammettere che a lungo andare le pastiglie e le iniezioni possono presentare effetti avversi. Andiamo ora in Giappone. Ricordiamo innanzitutto che stiamo parlando del luogo al mondo con gli abitanti più longevi. La maggior parte dei centenari risiede in Giappone. Questo dovrebbe già parlare da sé. Precisamente, la regione di Okinawa è quella dove si vive più a lungo. Non a caso, la medicina orientale si basa su una visione del paziente molto più olistica rispetto a quella occidentale.

Medicina naturale: la prevenzione come cura

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La medicina naturale è molto più basata sulla prevenzione, che evita la cura in primo luogo. La filosofia è che se si agisce su un problema prima che si presenti, questo molto probabilmente non sorgerà mai. Ma quali sono quelle patologie che si possono prevenire e anche curare tramite il contatto con la foresta? Un esempio eclatante è la pressione alta. In occidente si tenderebbe a dare la pastiglia per la pressione, mentre in oriente la medicina naturale privilegia un momento di meditazione nel bosco. Un altro esempio sono tutte quelle malattie psicosomatiche, come le ulcere causate dallo stress. Come ho già citato in questo articolo, è stato scientificamente provato che il contatto con gli alberi abbassa letteralmente la pressione e riduce i livelli di stress. Dunque, perché si dovrebbe prendere dei farmaci che a lungo andare nuocciono alla salute, quando abbiamo di fronte una soluzione così semplice e benefica?

Il vero senso della meditazione nella natura: vivere il presente

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Quando pensiamo al Giappone pensiamo anche automaticamente alla pratica della meditazione. In articoli come questo, abbiamo discusso dell’importanza di questa tecnica per liberare la mente ed alleviare lo stress. Ma perché è così potente? Come praticarla al meglio? Come dimostra l’avanzare esponenziale delle malattie mentali e psicosomatiche nella nostra società, ci ritroviamo in un mondo sempre meno presente nel momento attuale. Citando il best seller di Eckhart Tolle, Il potere di adesso: “Ciò che chiami passato è una traccia di memoria immagazzinata nella mente, un Adesso precedente”. Meditare nella natura significa vivere ogni istante nel benessere di quell’attimo. Significa lavorare assieme al potere innegabile della foresta per potenziarne il beneficio. Quanto tempo passiamo a rimuginare sul passato o ad avere paura del futuro? Molto, troppo. Ebbene, i nostri pensieri accadono comunque Adesso.

Il collegamento tra mente e corpo: siamo quello che pensiamo

La medicina naturale punta a farci stare meglio non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Questo è quello che fa la vera differenza. Il maestro Mokichi Okada sosteneva che la fonte principale di ogni malattia risiede negli inquinanti mentali (ansia, pensieri negativi, auto sabotaggio), i quali si riversano sul corpo fisico. È facile comprendere che mente e corpo sono collegati pensando che il cervello è l’organo più importante di tutti. È il cervello a dare gli ordini al resto del corpo su come comportarsi. Se l’organo più importante produce energia negativa, questa si materializzerà innanzitutto sulla pelle e nell’apparato digestivo. Gli eczemi e l’acne sono i primi risultati dello stress. La prima cosa che succede quando l’ansia prende il sopravvento è la perdita o l’aumentare malsano dell’appetito e male allo stomaco. Se è vero che nel breve termine non vedremo effetti avversi gravi legati allo stato mentale, una delle cose che chiedono anche i medici occidentali quando viene diagnosticato un tumore è se il paziente ha avuto problemi di stress nel periodo precedente la diagnosi.

Informazioni utili

Se vuoi saperne di più su come il pensiero rivolto unicamente al presente può cambiare la vita, dai un’occhiata al libro che ho citato, Il potere di adesso.

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.




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