Camminare a impatto zero: ecco 5 consigli per fare trekking senza lasciare “tracce”

Emma Valenti  | 05 Ago 2023
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Più e più volte, specialmente parlando del trekking meditativo, si è detto che la parte più rigenerante dell’esperienza è immergersi nella natura più incontaminata…ma come immergersi in quel paradiso senza essere noi i primi a contaminarlo? Ecco 5 consigli per non impattare ciò che di più verde resta nella nostra Casa. 

Perché è importante non lasciare “tracce”?

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Partiamo dal principio: un’educazione generale sulla ragione per cui non dobbiamo inquinare l’ambiente attorno a noi è la base per un trekking nel pieno rispetto della natura. Per quanto gli elementi siano decomponibili, non è detto che vadano a braccetto con l’ecosistema con cui entrano in contatto. Spesso si pensa che una buccia di banana non possa nuocere così tanto all’ambiente; nonostante sia vero che un sacchetto di plastica farà molti più danni e ci metterà molto, molto più tempo a decomporsi, anche la buccia di banana, poiché non si trova nel suo ambiente naturale, essendo un frutto tropicale, scombussolerebbe l’ecosistema che si muove in una foresta di faggi, ad esempio. Ovviamente, la plastica è notoriamente tra le cose che danneggia di più l’ambiente: ci mette infatti 120 anni ad essere smaltita. 

Come organizzarsi per camminare ad impatto zero

Se avremo l’attenzione di portare personalmente tutto il necessario per riportare i nostri rifiuti a casa e fare una corretta raccolta differenziata, saremo un passo avanti. Se non desideriamo fare ciò, dovremmo avere l’accortezza di aspettare di incontrare degli appositi bidoni. Sembra una cosa semplice, quasi scontata, ma la maggior parte delle persone non vuole farlo. La mancanza di organizzazione e di pensiero si ricollega al primo punto: l’educazione è alla base. Chi è al corrente dei danni che potrebbe provocare è più predisposto ad avere una maggiore attenzione verso questi principi. Oltretutto, la scelta di essere rispettosi verso il caldo utero di Madre Natura parte da casa, dal supermercato, dalle cose in cui decidiamo di investire il nostro denaro. Se sin dal principio non compriamo recipienti in plastica ma scegliamo la carta, ad esempio, cominceremo già a fare del bene al pianeta.

Il rispetto della flora e della fauna

La flora e la fauna sono uniche per ogni determinato ambiente, specialmente quelli protetti. Per questo è fondamentale lasciarsi ipnotizzare dalla vegetazione e dagli animali senza interferire personalmente. Guardare ma non toccare. Molti studi hanno provato che anche le piante hanno una forma di intelligenza emozionale, dunque è necessario portare il dovuto rispetto per questa forma di vita, che prova dolore allo strappo di un ramo esattamente come lo sentiremmo noi alla rottura di un dito. Oltretutto, la bellissima fauna che ci circonda ha una propria sensibilità; per questo è importante non toccare gli animali selvatici: se ad esempio accarezzassimo un cucciolo di capriolo, la madre sentirebbe il nostro odore e non lo riconoscerebbe più, causando dolore ed effetti irreversibili sulla vita del cucciolo. 

La responsabilità del futuro: un occhio attento al domani

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Più ci educhiamo, più capiamo che quando si tratta di sostenibilità bisogna pensare a lungo termine. Gli effetti devastanti dell’abbandono dei rifiuti non si vedono dal giorno alla notte, ma nel corso di anni. Per quanto possiamo pensare che forse noi non facciamo la differenza, se tutti pensassero così la situazione sarebbe molto peggiore di quanto già non lo sia. È importante capire che ogni essere umano ha l’obbligo e il diritto di conservare l’ambiente di cui, alla fine, non siamo altro che ospiti. Si sente spesso dire che i bambini sono il futuro, ma in realtà lo sono anche le generazioni da cui sono preceduti, poiché sarà da quelle che impareranno il bene e il male, il giusto e lo sbagliato. 

Sensibilizzazione e condivisione: TU puoi fare la differenza

Una persona che comprende l’importanza di non lasciare tracce durante il trekking ha già fatto un enorme passo avanti, ma come per tutte le cose la condivisione con famiglia e amici può portare a sempre più individui consapevoli, il che porterà infine a generazioni più consapevoli. È così che una singola persona fa la differenza nel mondo. La condivisione in modo autentico e sincero può coinvolgere gli altri in un modo incredibilmente potente, non tanto tramite le parole (vuote per alcuni) quanto tramite l’esempio.

Informazioni utili

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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