Il lago della Duchessa è uno splendido bacino d’altura incastonato tra le vette dell’omonima riserva, a 1800 metri di quota. Un luogo magico, importante non solo dal punto di vista paesaggistico e naturalistico; segna, infatti, il confine ideale tra il Lazio e l’Abruzzo, tra le province di Rieti e L’Aquila.
Un lago che ha la prerogativa di donare la pace dei sensi a ogni trekker. Sì perché qui, tra queste montagne, le automobili non arrivano (fatta eccezione per le guardie forestali). Per scalare la Duchessa devi camminare e sudare. Il pane quotidiano per ogni vero escursionista.
Raggiungere il lago della Duchessa da Cartore è semplice ma impegnativo. Ed è proprio questo il sentiero che scopriremo insieme. La prima tappa è, appunto, Cartore, nel comune di Borgorose. Questo bellissimo altopiano vi rapirà gli occhi e il cuore per la sua incredibile bellezza e tranquillità. A pochissimi chilometri dalla Valle del Salto, in macchina si può raggiungere dalla A24, uscita Valle del Salto, e poi proseguire per circa 5 chilometri in direzione di Villaggio Cartore.
Giunti ai Casali di Cartore comincia il nostro trekking in salita. Il sentiero per il lago della Duchessa è l’attrazione principale del luogo, che ogni anno attira migliaia di turisti. D’altronde non è un caso che proprio questa sia una delle tappe cardine del mitico Cammino dei Briganti.
Il percorso escursionistico parte dall’altopiano (930 metri) per salire di prepotenza fino al lago (quota 1800 metri). Quasi 900 metri di dislivello da fare in un sol boccone. Potete scegliere fra 2 sentieri differenti, ma che portano entrambi alla Duchessa: uno più impegnativo e verticale da 4 chilometri e più, da fare in almeno 2 ore e mezza, e l’altro meno ripido ma più lungo, con una percorrenza media di circa 4 ore.
Il nostro consiglio (e la nostra scelta) ricade sul primo; faticoso sì, ma indimenticabile sotto ogni punto di vista. Boschi fitti, rocce, piccole cordate e scale naturali di legno vi accompagneranno fino alla vista del lago della Duchessa, preceduta da un bellissimo altopiano verde (Le Caparnie) dove, nei mesi caldi, pascolano pecore, mucche e cavalli. Proprio qui potrete, all’occorrenza, anche riposarvi in uno dei tanti rifugi d’altura.
La meta finale, ricordate, vale la fatica del viaggio. Il lago della Duchessa vi si aprirà davanti agli occhi, nascosto fino alla fine dalle “dune” montane. Specchio d’acqua circondato da montagne rocciose e da prati incontaminati. Un posto davvero splendido e intimo, lontano da tutto e tutti.
Il lago della Duchessa può essere anche un’ottima base di partenza per esplorare le vette limitrofe. Un’idea potrebbe essere quella di raggiungere il massiccio del Velino (Abruzzo), magari pernottando una sera nel mitico rifugio Sebastiani.
Occhio però sempre e in ogni caso al meteo. Quassù non ci sono webcam, le previsioni – come è usuale in alta montagna – possono cambiare da un momento all’altro e la precauzione (kway, ombrelli, bastoni etc etc) non è mai troppa.
Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.
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