Nel bel mezzo del foliage d’autunno e della natura più selvaggia, un campeggio sotto le stelle è tutto di quello di cui hai bisogno

Alessio Gabrielli  | 23 Nov 2024
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Sacco a pelo, zaino in spalla e vediamo cosa succede! Tornare al periodo degli scout, quando si dormiva in tenda e ci si sentiva in una bolla di avventura, può essere meraviglioso. Tuttavia, intraprendere questo viaggio sia da soli che con i nostri migliori compagni di vita richiede un grande spirito organizzativo. Proprio perché è bellissimo vivere alla giornata, nel momento, dobbiamo essere sicuri di poter affrontare ogni imprevisto al meglio. In tal modo, potremo ridere sopra a ciò che non ci aspettavamo potesse succedere e non ci sentiremo mai impreparati. Scopriamo dunque quali sono tutte le cose da portare per un indimenticabile campeggio in natura d’autunno!

Campeggio in natura d’autunno: l’organizzazione a priori

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Una tenda da campeggio nella natura autunnale

Organizzare un campeggio in natura in una stagione che non sia la primavera o l’estate può essere più complicato. L’autunno porta colori meravigliosi (scopri perché cliccando qui), ma è anche più pazzerello. Essendo una stagione di transizione, è importante prepararsi sia a giorni caldi che a giorni freddi quando vogliamo organizzare un campeggio in natura d’autunno.

La prima cosa a cui pensare è il sacco a pelo. Se vogliamo dormire sotto le stelle, dobbiamo ricordarci che, durante un campeggio in natura d’autunno, le temperature cominciano ad abbassarsi notevolmente durante la notte, e dunque dobbiamo scegliere un sacco a pelo che abbia un’imbottitura termica. In tal modo, prendendo il giusto modello, il calore emanato dal sacco si adatterà alla nostra temperatura corporea, non facendoci venire freddo ma nemmeno facendoci sudare. È lo stesso concetto applicato alle giacche con l’imbottitura termica più avanzata (come molte giacche della Salewa). In questo modo, avremo la possibilità di goderci la via lattea al calduccio.

Più spazio, più comodità, più possibilità di improvvisare

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L’alba vista da una tenda da campeggio

Successivamente, dobbiamo pensare alla tenda. Naturalmente, ciò dipenderà molto dalle nostre esigenze, ma in generale è sempre meglio munirci di una tenda abbastanza grande. In tal modo, il campeggio in natura d’autunno può essere un’avventura confortevole. Per quanto possiamo pensare di non dover portare dietro chissà che cosa, avere lo spazio per contenere qualcosa in più in caso ci dovesse servire non sarà altro che un vantaggio. Ad esempio, se sappiamo suonare uno strumento la musica può rendere il tutto molto più magico di quanto già non lo sia.

Oltretutto, se vogliamo spostarci spesso e camminare attraverso i profumi e i rumori del bosco, avremo certamente bisogno di uno zaino molto capiente. È fondamentale riempirlo di molti snack energetici ed acqua in abbondanza. Siccome non troveremo sempre fontane pronte a dissetarci, sarà meglio portare molte bottiglie di acqua che riempiranno le nostre (almeno due) borracce.

Campeggio in natura d’autunno: vestirsi a cipolla

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Due giovani trekker in nel mezzo del foliage

Per prepararsi al meglio a tutte le situazioni climatiche che potremo incontrare durante un campeggio in natura d’autunno, sarà meglio portare dei vestiti adatti ad ogni repentino cambio di temperatura. Il nostro zaino capiente ci tornerà utile se ad esempio partiamo all’avventura una fresca mattina, con la brezza nei capelli. In questo caso faremo meglio a mettere una maglia leggera al di sotto di tutti gli strati, una giacca della tuta leggera e una ventina. Nello zaino, terremo anche un pile più pesante in caso si dovesse mettere al brutto.

Questo ci darà la libertà di alzarci o abbassarci di quanto vogliamo nelle nostre escursioni: l’altitudine non sarà un problema. Che vogliamo scaldarci con il clima temperato vicino ad un lago, o che ci sentiamo pronti a scalare un monte sino alla cima, ove il clima è più duro, le intemperie non ci fermeranno dal realizzare i nostri sogni. Ovviamente, per poter camminare su qualunque tipologia di terreno sono immancabili gli scarponcini da montagna. Siamo pronti a vivere pienamente.

La ricerca a monte per una maggiore tranquillità

Per quanto sia meraviglioso svegliarsi un bel giorno ed improvvisare un campeggio in natura d’autunno, la chiave per avere la migliore esperienza possibile è sapere che cosa evitare. Il bosco è un luogo terapeutico, ma non privo di rischi, specialmente di notte. Faremo sempre meglio a fermarci con i nostri sacchi a pelo in zone che sappiamo essere tranquille. Ad esempio, se scopriamo che una particolare zona è bazzicata da branchi di lupi, ci sposteremo in un posto che non presenti il medesimo problema.

Non bisogna mai sottovalutare l’importanza di fare una buona ricerca prima di avventurarci e lasciarci andare al momento. Oltretutto, uno studio generale della morfologia del luogo in cui andremo a campeggiare e la capacità di orientarci con la natura attorno a noi (scopri qui come fare) sarà sempre utile. Ecco che, con tutte le nostre conoscenze in gioco, siamo pronti per vivere un’esperienza immersi nell’oro e nel rosso che l’autunno ci regala.

Informazioni utili

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Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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