5 percorsi sensoriali in Italia

Sara  | 06 Mag 2021

Avete mai sentito parlare di percorsi sensoriali? I nostri sensi sono ampiamente stimolati nella natura. Quando siamo immersi nel verde percepiamo suoni diversi da quelli dell’ambiente urbano, la nostra vista si acuisce stimolata dalle innumerevoli sfumature di colore e l’olfatto è stimolato dagli odori fragranti della vegetazione.

Cos’è un percorso sensoriale?

I percorsi sensoriali sono itinerari pensati per convogliare tutti questi stimoli in un unico percorso, studiato per stimolare i nostri sensi e farci vivere un’esperienza autentica di risveglio sensoriale. Ad udito, vista e olfatto si aggiunge anche il tatto. I percorsi sensoriali includono infatti sentieri in cui camminare a piedi scalzi, per ritrovare il contatto con la terra e insieme recuperare quello con il corpo. La pianta del piede stimolata dalle cortecce, dai sassolini e dall’erba bagnata fa sentire molto più vicini alla terra e più rilassati ed equilibrati.

Camminare a piedi scalzi favorisce una postura corretta, migliora la circolazione sanguigna, i piedi e le dita si rinforzano e ci fanno sentire più sicuri nel nostro incedere. I percorsi sensoriali costituiscono un primo approccio ideale al barefooting, la pratica di camminare a piedi scalzi. Essendo percorsi controllati e studiati permettono infatti di trarne il meglio, senza incorrere in alcun rischio, allenando i piedi gradualmente. Qui trovate le scarpe minimaliste Five Finger di Vibram e qui le Saguaro, leggere e traspiranti per abituare il piede alla postura barefoot e rafforzare le dita. Qui trovate invece i calzini Skinners per il barefooting.

Percorsi sensoriali in Italia

In Italia, negli ultimi anni, sono nate diverse iniziative e proposte per il risveglio dei sensi ed in particolare per il barefooting. Numerosi parchi e oasi all’interno di riserve e parchi hanno messo a punto percorso specifici per questa attività. Dal Salento al Trentino, passando per il Lazio, in questa guida abbiamo segnalato 5 percorsi sensoriali da scoprire assolutamente in Italia, per un risveglio dei sensi nella natura.

Percorso sensoriale in Val di Rabbi

Percorsi sensoriali in Val di Rabbi

Terme di Rabbi in collaborazione con l’Apt della Val di Sole ha creato un percorso speciale per un’immersione totale nella natura. Il percorso è smartphone free. All’inizio del sentiero dovrete lasciare orologio e telefono per disintossicarvi dal loro utilizzo e per immergervi completamente nell’incanto del luogo. Accanto al percorso digital detox è nato un percorso sensoriale in cui una serie di opere d’arte in legno emettono sonorità che amplificano i rumori della natura e aiutano a prestarvi la giusta attenzione, godendo di tutta la meravigliosa musica del bosco.

Sentiero sensoriale della Val di Fiemme

Val di Fiemme

Monte Cornon (2189 m) in Val di Fiemme

In Val di Fiemme c’è un sentiero sensoriale che invita a slacciarsi le scarpe per sentire la terra sotto i piedi nudi. La passeggiata inizia dal parco giochi di Bellamonte e misura 3 km scarsi. Si cammina a piedi nudi sulla corteccia degli alberi, sui sassolini, sull’erba bagnata e sulle radici nel fitto del bosco, solo nel tratto finale.

La cartellonistica invita a farlo anche a occhi chiusi per concentrarsi ancora meglio sul senso del tatto. Il graduale risveglio dei sensi vi permetterà di guardare il bosco che vi circonda con occhi nuovi, scorgendo caprioli, fiori e odori che prima non avreste notato!

Parco cinque sensi nella Tuscia

Percorsi sensorialio, Alta Tuscia

I calanchi sono le tipiche conformazioni rocciose che caratterizzano l’Alta Tuscia e la zona intorno a Civita di Bagnoregio

Nella Tuscia viterbese, e con la precisione a Vitorchiano, è nato un parco dedicato al risveglio sensoriale. La passeggiata dura 2 ore circa (quota di partecipazione 8 euro) e permette di camminare scalzi nella vegetazione, scoprendo un modo nuovo di rapportarsi al terreno in ambiente. Info qui: www.parcocinquesensi.it

Oasi San Daniele dal Grappa al Piave

Monte Grappa

Panorama estivo sulle vette intorno al Monte Grappa

Alle pendici del Grappa, c’è un percorso dedicato alla scoperta della complessa geologia locale. I grandi blocchi di marmo provenienti dal Massiccio del Grappa, le ghiaie di diversa granulometria provenienti dal Brenta, dal Lastego, dal Piave, dal Muson, l’argilla tipica dell’Oasi e quella delle colline di Possagno si alternano ai prati. Camminando a piedi scalzi avrete la possibilità di sentire sotto i vostri piedi le diverse consistenze, temperature e porosità dei materiali. Info qui.

Le Fattizie in Salento

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Lo schema architettonico dei frantoi ipogei del Salento è di particolare interesse

Anche in Salento, in provincia di Lecce, c’è un luogo dedicato al risveglio dei sensi. Oltre agli approfondimenti storici e naturalistici sul territorio dell’Arneo offre attività e laboratori sulla percezione sensoriale. Tra questi non poteva mancare un bel percorso di barefooting, per scoprire il territorio sulla propria pelle.

Sara
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