Un gioiello a cielo aperto sotto lo splendore delle Tre Cime di Lavaredo, ecco come arrivare a piedi su questo rifugio

Alessio Gabrielli  | 25 Set 2024
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Le Dolomiti, con le loro cime imponenti e i loro panorami mozzafiato, sono da sempre un richiamo irresistibile per gli amanti della montagna. E tra i numerosi sentieri che attraversano questo patrimonio UNESCO, il giro ad anello dal Lago d’Antorno al Rifugio Locatelli è uno di quelli che regala emozioni uniche. Immaginate di camminare tra prati fioriti, boschi rigogliosi e affacci spettacolari sulle Tre Cime di Lavaredo, il tutto avvolti dalla magica atmosfera estiva delle Dolomiti.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: Circa 5 ore
  • Distanza: 14 km
  • Dislivello: 700 m
  • Difficoltà: Medio-alta
  • Segnavia percorso: 101, 105 e 104
  • Periodo adatto: Fine primavera – inizio autunno (maggio-settembre)
  • Dove parcheggiare: Parcheggio presso il Lago d’Antorno. Si consiglia di arrivare presto durante la stagione estiva per assicurarsi un posto.

Il Percorso

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L’estate è la stagione ideale per esplorare le Dolomiti, e il nostro punto di partenza, il Lago d’Antorno, è un vero e proprio gioiello estivo. Le sue acque turchesi, circondate da prati verdi e fioriti, offrono un contrasto spettacolare con le cime rocciose che si ergono maestose intorno a noi.

Dopo aver assaporato la fresca brezza mattutina sul lago, iniziamo il nostro trekking. Il sentiero si snoda attraverso boschi di conifere, dove il profumo dei pini e l’eco dei campanacci delle mucche al pascolo ci accompagnano. La natura estiva è in pieno splendore, con fiori alpini che colorano il nostro cammino.

Proseguendo, raggiungiamo il Rifugio Auronzo, situato a 2.320 metri. Da qui, le Tre Cime di Lavaredo iniziano a mostrarsi in tutta la loro grandezza. Dopo una breve sosta, magari per gustare una bevanda fresca, ci avventuriamo sul sentiero 101. Sebbene in alcuni tratti il percorso possa presentare sfide, grazie alla stagione estiva, il terreno è stabile e meno scivoloso. Attraversando il Passo Paterno, le viste panoramiche sulle Tre Cime sono semplicemente mozzafiato.

Il Rifugio Locatelli, a 2.450 metri, è la nostra prossima tappa. Qui, circondati da prati verdi e fiori alpini, potrete godervi una pausa meritata, magari gustando un pranzo leggero o uno spuntino tipico.

La discesa verso il Rifugio Lavaredo è un’esperienza in sé, con panorami che cambiano ad ogni curva. Infine, tornando al Lago d’Antorno, il riflesso delle montagne sull’acqua cristallina ci offre un’ultima, indimenticabile vista. Con il sole estivo che inizia a calare, concludiamo il nostro trekking, portando con noi ricordi di una giornata perfetta nelle Dolomiti.

Curiosità su Rifugio Locatelli

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Il Lago d’Antorno, punto di partenza del nostro trekking, è spesso definito “lo specchio delle Dolomiti” per la sua capacità di riflettere le montagne circostanti, creando scenari da cartolina. Ma non è solo la bellezza naturale a rendere questo luogo speciale. Sapevate che durante la Prima Guerra Mondiale, le Dolomiti furono teatro di scontri tra truppe italiane e austriache? Camminando, potreste imbattervi in trincee e fortificazioni, mute testimonianze di quel periodo storico. Inoltre, il nome “Tre Cime di Lavaredo” ha origini antiche: “Lavaredo” deriva dal termine ladino “La Vare”, che significa “torre”. Un riferimento chiaro alla forma imponente e torreggiante delle montagne.

Il Rifugio Locatelli, noto anche come Rifugio Antonio Locatelli, prende il nome da Antonio Locatelli, un aviatore e alpinista italiano. Dopo la sua morte in un incidente aereo nel 1935, il Club Alpino Italiano decise di dedicare il rifugio a lui, in onore del suo amore per le montagne. Il rifugio conserva ancora la sua architettura originale, con muri spessi in pietra e tetti spioventi, tipici delle costruzioni alpine. Questo lo rende non solo un luogo di sosta, ma anche un pezzo di storia delle Dolomiti.

Il trekking dal Lago d’Antorno al Rifugio Locatelli non è solo un’escursione tra i sentieri delle Dolomiti, ma un viaggio attraverso la storia, la cultura e le meraviglie naturali di una regione unica. Ogni passo svela nuove sorprese, ogni panorama racconta una storia, ogni respiro è un’immersione nella natura incontaminata. E mentre il sole cala, tingendo di rosa le cime delle montagne, non si può fare a meno di sentirsi fortunati ad aver vissuto un’esperienza così profonda e gratificante. Un invito a tornare, a riscoprire, a camminare ancora tra le vette delle Dolomiti.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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