Uno dei monti che hanno fatto la storia o meglio, senza i quali non ci sarebbe stata la Storia. Il Monte Fumaiolo, sorgente del Tevere e area protetta, è il sacro fiume intorno al quale gli antichi fasti di Roma nacquero e si estesero fino ai confini imperiali. Il simpatico nome di questo monte è al centro di diversi dibattiti. Secondo una scuola di pensiero deriverebbe facilmente da “fumo”. Infatti la sua vetta, come anche le sue pendici, sono spesso sovrastate da nubi di grandi dimensioni che sembrano provenire proprio dalle sue viscere.
Una seconda ipotesi fa risalire il nome ‘Fumaiolo’ all’attività dei carbonai che un tempo sfruttavano e abbattevano le foreste circostanti per produrre carbone. L’ultima e più verosimile spiegazione ritiene infine che il nome attuale sia solo la versione moderna’ del vecchio nome, “Fiumaiolo“, ovvero ‘che dà origine al fiume’, cioè al Tevere.
Alto 1.407 metri s.l.m, il monte offre una natura incontaminata ricca di faggete e distese verdi, particolarmente adatta per praticare vari tipi di sport come il trekking, la mountain bike, il free climbing, le passeggiate a cavallo e altre attività invernali da fare sulla neve. Oggi vi proponiamo proprio una passeggiata alla scoperta del Fumaiolo e delle sue sorgenti. Ecco le caratteristiche del percorso!
Il percorso inizia dalla frazione Ville di Montecoronaro a 2,5 chilometri dall’omonimo Passo. Procedendo verso sud e superando il Passo Monte Coronaro, prendiamo la deviazione segnalata sulla sinistra per Balze e Monte Fumaiolo.
La strada stretta e tortuosa comincia a risalire verso una piccola valle interna che, dopo due chilometri circa, ci porta in un paesaggio lunare: 500 metri di una lunga dorsale di marna bianca e quasi priva di vegetazione. Dopo quest’esperienza ai limiti dello spazio, la strada ci immerge nuovamente in bassi boschetti di latifoglie che si alternano a panorami aperti sulla sottostante vallata del Tevere. A sinistra fa capolino il “Macigno” su cui poggia il monte Fumaiolo, ben riconoscibile dall’aspetto ben compatto.
Al chilometro 7 superiamo Falera, attraversando la strada stretta tra due edifici. Poco dopo, sulla destra, spuntano le prime case della frazione Balze, un incantevole centro turistico posto a 1030 metri di altitudine. A metà dell’abitato deviamo sulla strada segnalata a sinistra per il Monte Fumaiolo. Il Passo vero e proprio inizia da qui. Una strada molto stretta e in forte pendenza passa davanti alla Chiesetta dell’Apparizione, il cuore dell’intero abitato. Saliamo e dopo 1,2 chilometri arriviamo ad un ponticello, un camping ed infine ad un piazzale sterrato.
Verghereto e i monti intorno al Fumaiolo visti da Montione
Qui imbocchiamo il sentiero che repentinamente svolta a sinistra e che arriva sino alla sorgente del Tevere in un solo chilometro. Da questo punto il percorso di trekking si sviluppa su sentiero attrezzato, con tanto di tavoli per picnic, e molto ampio che attraversa un folto bosco. Quest’ultimo tratto in salita è abbastanza pendente e attraversa una folta faggeta. In 1,6 chilometri arriviamo finalmente al passo, segnalato dal cartello.
Un lungo rettilineo in discesa, caratterizzato da una folta abetaia mista ad una faggeta, ci conduce alle sorgenti del Tevere nel giro di 600 metri. Durante la passeggiata, sulla destra è presente una deviazione per il Rifugio Biancaneve aperto tutto l’anno e situato nei pressi delle piste da sci. Continuando invece per 800 metri lungo la strada principale che comincia ad animarsi in ampie curve, compare sulla sinistra una prima fonte di acqua freschissima e quasi sempre attiva. Siamo in località Sassoni.
Da qui la vista è strepitosa: alle spalle il Fumaiolo, a destra la Moia, di fronte il Monte Comero con la testa del Leone e a sinistra la dorsale dell’Alpe di Serra.
Dopo aver ammirato il panorama, riscendiamo tra i campi punteggiati da rada vegetazione ed entriamo nella Valle dell’Alferello. Proseguendo il sentiero in discesa; a circa 2,3 chilometri dal passo incontriamo la deviazione sulla sinistra che conduce a Montecoronaro, ma noi proseguiamo tenendo la destra. Tra prati e modesti boschetti, incontriamo una seconda deviazione, sempre sulla sinistra, che conduce a Verghereto verso il Passo della Biancarda.
Ma noi, di nuovo, seguiamo la nostra via in facile discesa per 3 chilometri fino all’altezza di Riofreddo. Qui la strada si congiunge con la provinciale che proviene dalle Balze e in circa 2 chilometri siamo ad Alfero.
Il Monte Fumaiolo nasce sull’Appennino tosco-emiliano, più precisamente nel territorio del Comune di Verghereto al confine tra Romagna, Toscana e Marche. A pochi metri dalla vetta, nel verde rigoglioso dei faggi, il Monte Fumaiolo ospita la foce del fiume Tevere. In realtà fu Mussolini a decidere che il fiume sacro ai Romani sarebbe sicuramente nato lì nel forlivese, la sua terra natia; così, nel 1923, spostò i confini per far ricadere la sorgente del Tevere dalla Toscana all’Emilia Romagna.
Per manifestare l’importanza di un simile avvenimento fu organizzata una grande cerimonia pubblica sul luogo, in occasione della quale fu eretto un monumento marmoreo con i simboli della Roma imperiale (un’aquila e una lupa capitolina) e una frase scritta in caratteri latini che recita: “qui nasce il fiume sacro ai destini di Roma”.
Ancora oggi è possibile ammirare colonne, aquile e reperti storici fascisti installati qui a memoria dei fasti Romani e della nuova epoca di lustro data dal Regime.
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Foto 4 -> FabioMitidieri, Shutterstock.com. Shutterstock_1719074386
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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