Balze del Valdarno, il canyon sorprendente della Toscana

Redazione  | 21 Giu 2019

La Toscana è una terra dalla bellezza sorprendente, dove si mescolano elementi storici e naturali di pregio, quali le Balze del Valdarno. Si tratta di particolari conformazioni geologiche che danno vita ad un paesaggio unico e particolare e rendendolo del tutto simile a un canyon.

Visitarle significa ammirare una delle principali attrazioni dell’entroterra toscano e del Valdarno, zona pregevolissima e ricca in attrazioni. Tra borghi, colline coltivate a vino e antichi allevamenti, ci immergiamo nella natura di un curioso, quanto affascinante, pezzo degli Appennini.

I motivi per i quali visitare le Balze del Valdarno

Nel momento in cui si arriva in prossimità in prossimità di queste formazioni rocciose, si resta davvero stupiti dal paesaggio che creano e dall’atmosfera suggestiva che trasporta lo spettatore con la fantasia in canyon del mondo ben più famosi. Cerchiamo però prima di comprendere come si sono formate le balze.

Migliaia di anni fa, in corrispondenza dell’attuale zona del Valdarno era presente un lago i cui contorni erano rappresentati dai Monti del Chianti e dal Pratomagno.

Successivamente gli argini si ruppero con conseguente fuoriuscita delle acque, per cui il lago lentamente si svuotò e i sedimenti che si erano depositati sul fondo del lago furono esposti prima all’azione dell’acqua e quindi a quella del vento, formando le formazioni che hanno preso il nome di Balze. Il ciclo di formazione ed erosione della Balze non si è fermato e dura da moltissimi anni, favorito dai venti che spazzano la zona.

La parte alta delle Balze si presenta di color marrone ed è caratterizzato dalla presenza di molti ciottoli che comportano una maggiore protezione rispetto all’erosione delle acque piovane.

Diversamente la parte inferiore delle balze ha una struttura a base di argilla e limo dal caratteristico colore giallastro e una maggiore erosione da parte degli agenti atmosferici. Le balze risultano attaccate al terreno grazie all’accumulo di detriti che, in seguito all’erosione delle acque, ottengono una particolare forma a canne di organo, soprattutto nella parte centrale. Tutto ciò dà vita a quella struttura delle Balze tipica dei massicci rocciosi di un canyon.

A conferma dell’eccezionale importanza del luogo, nel 1998 è stata istituita l’Area Naturale Protetta di Interesse Locale, che comprende una superficie di circa 3000 ettari attraverso i comuni di Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna, Pian di Scò e Terranuova Bracciolini, tutti situati all’interno della provincia di Arezzo.

Per effettuare un’escursione alle Balze del Valdarno e ammirarle in tutta la loro maestosità e bellezza, sono presenti diversi itinerari e sentieri anche se quello maggiormente utilizzato dai turisti è il Percorso dell’Acqua Zolfina facilmente accessibile e praticabile. Ma attenzione.

Questo percorso non rappresenta il modo migliore per poter ammirare le Balze del Valdarno in quanto il miglior punto di osservazione, non riportato sui sentieri consigliati, si trova su un percorso diverso che passa in una proprietà privata.

Consigli utili e informazioni

Ecco alcuni consigli utili per visitare nel migliore dei modi le Balze del Valdarno.

Il modo migliore per raggiungere questa bellezza paesaggistica è tramite l’automobile, percorrendo l’autostrada A1, uscendo a Valdarno e seguire le indicazioni per Castelfranco di Sopra. Una volta giunti in prossimità del centro del paese, dovranno essere seguite le indicazioni per le Balze, fino a raggiungere la località di Riguzze a Botriolo, dove dovrà essere lasciata l’auto e da dove sarà già possibile avere un primo assaggio della vista delle Balze.

Abbiamo accennato in precedenza al fatto che queste formazioni argillose possono essere ammirate seguendo dei percorsi dedicati agli escursionisti. Il sentiero dell’Acqua Zolfina e quello delle Fossate sono quelli maggiormente conosciute e che creano insieme una sorta di anello della lunghezza complessiva di 3 km.

Effettuare una lunga passeggiata lungo le Balze del Valdarno è il modo migliore per poter ammirare questi massicci rocciosi; entrambi i percorsi sono facilmente accessibili e non sono per nulla faticosi da percorrere. Il percorso dell’Acqua Zolfina permette di avere davvero a poca distanza le Balze e di ammirarle in tutto il loro splendore, all’interno di una cornice paesaggistica dove prevalgono prati ricchi di fiori e papaveri, permettendo di arrivare a poche decine di metri dalle Balze.

Dopo averle ammirate per il tempo che si ritiene necessario, il percorso può proseguire addentrandosi nel bosco con le Balze che non possono più essere viste ma entrando in uno spettacolo davvero unico della natura, con un ruscello, una ricca flora e dove in una pace assoluta si può ascoltare il canto dei diversi uccellini che popolano il bosco.

Al termine del percorso si arriva alla Sorgente dell’Acqua Zolfina: come è facile intuire il nome è dovuto al fatto che questa piccola sorgente è caratterizzata da acqua sulfurea. In prossimità della sorgente sono presenti dei piccoli gradini che portano al centro del comune di Castelfranco di Sopra.

Le Balze del Valdarno possono essere tranquillamente visitate in qualsiasi momento dell’anno anche se in realtà il periodo maggiormente indicato è quello primaverile, complici sia le temperature miti che le giornata più lunghe.

Ovviamente come per qualsiasi altra escursione è opportuno preparare uno zaino con all’interno delle bottiglie d’acqua, un giubbino e un berretto. Insomma, l’abbigliamento giusto per il trekking.

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