In Emilia Romagna puoi perderti all’interno di un enorme labirinto! Ecco dove si trova questa incredibile attrazione

Emma Valenti  | 21 Mar 2024
Vista dall'alto dello spettacolare Labirinto della Masone - SH: 556453990
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Siete appassionati di mistero, storia, arte e volete stupirvi con un’esperienza unica nel suo genere? Andiamo allora a scoprire il labirinto più grande del mondo, il Labirinto della Masone che è ubicato a Fontanellato, in provincia di Parma. Stiamo parlando di un labirinto costituito da circa 250 mila fra venti specie diverse di piante di bambù, la cui altezza è compresa tra i 30 centimetri e i 15 metri. I visitatori potranno perdersi, sognare e meditare in questi verdi corridoi incorniciati da gallerie verdeggianti, dove pare di inoltrarsi in un’altra dimensione. Il Labirinto della Masone si estende per sette ettari e, oltre a comprendere il labirinto di bambù, ospita spazi in cui è esposta la collezione d’arte di Franco Maria Ricci e la sua casa editrice, un ristorante, conferenze, mostre temporanee ed un’area in cui si svolgono concerti.

1 Come nasce il Labirinto della Masone

Modello in scala del Labirinto della Masone, progettato da Franco Maria Ricci - SH: 1191026419
Modello in scala del Labirinto della Masone, progettato da Franco Maria Ricci

Franco Maria Ricci amava fin da piccolo i labirinti e, negli anni 80 incontrò Jorge Luis Borges (scrittore argentino) il quale, ospite a casa di Ricci per circa un mese, discuteva con lui della comune passione: i labirinti. Fu da quel momento che Franco Maria Ricci pensò di realizzarne veramente uno. Tale idea iniziò a prendere forma all’inizio degli anni Duemila, a seguito della conoscenza di un giovane studente di architettura, Davide Dutto, abile nell’uso del computer, tramite il quale realizzò delle immagini che ricordarono a Ricci il labirinto che sognava di costruire durante i suoi colloqui con Borges. Nell’anno 2005 il progetto fu concluso e pronto ad essere realizzato. Qui iniziò la realizzazione del Labirinto della Masone nella tenuta di Ricci vicino a Fontanellato, il quale prevedeva un labirinto in bambù inserendo nello schema del labirinto romano trappole e bivi. Davide Dutto curò la parte botanica e si ispirò ai labirinti di due mosaici romani conservati al Museo del Bardo a Tunisi e al Kunsthistorischese Museum di Vienna.

2 La fenomenale arte nel Labirinto della Masone

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Il tempio al centro del Labirinto della Masone

Possiamo ora tuffarci nel mondo dell’arte del Labirinto della Masone. Passeggeremo in un’area di ben 5.000 metri quadrati di esposizione della collezione d’arte che Ricci ha realizzò in cinquant’anni ed è tutt’oggi in espansione. Innanzitutto, il labirinto in sé è un’opera d’arte. Il perimetro del labirinto è a forma di stella ad otto punte. Ciò richiama all’idea della città ideale rinascimentale, dove centralmente si può osservare un “tempio” a forma di piramide che evoca riti esoterici. La realizzazione degli edifici venne invece curata dall’architetto Pier Carlo Bontempi terminando i lavori nell’anno 2015. Il Labirinto della Masone, sogno da sempre di Ricci, venne inaugurato il 29 maggio del 2015. Ammireremo circa cinquecento opere che si dividono fra dipinti, oggetti d’arte, sculture di artisti quali Girolamo Mazzola, Ludovico Carracci, Bedoli, Luca Cambiaso. Rimaniamo rapiti da pitture e sculture del seicento realizzate da Gian Lorenzo Bernini, Valentin de Boulogne e molti altri. Del XVIII e del XIX secolo troviamo tele di Francesco Hayez, Rosalba Carriera, Giuseppe Pietro Bagetti. Le sculture in marmo sono di epoca neoclassica. Esse raffigurano principalmente Napoleone e personaggi legati a lui. Oltre ad altre tante magnifiche opere troviamo innumerevoli oggetti d’arte come il modello in legno del Duomo di Milano e del Duomo di Ulm.

3 Conclusioni

Insomma, il Labirinto della Masone è un’insieme di storia, cultura, arte, vegetazione straordinaria e mistero. Clicca qui per vedere il sito ufficiale, scoprire orari, biglietti ed ulteriori informazioni.

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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