Dove l’Abruzzo “risorge” e prende vita: devi assolutamente visitare queste grotte

Emma Valenti  | 19 Set 2023

Chiudiamo gli occhi ed immaginiamo: stiamo camminando in grotte che ci trasmettono il sapore di un’avventura. Camminiamo, sentiamo delle cascate sotterranee che sgorgano come la nostra curiosità da ogni poro della pelle, potenti, affascinanti. Riapriamo gli occhi e mettiamoci in viaggio, un viaggio verso un Abruzzo che ci sorprende. Ed ecco che sbattiamo le palpebre per qualche volta e siamo di fronte alle famose Grotte di Stiffe. Non aspettiamo nemmeno un momento, seguiamo la nostra guida e andiamo ad immergerci in un mondo a parte. Tra stalattiti, stalagmiti e fiumi sotterranei entriamo in un anfiteatro di emozioni.

Alla scoperta delle magiche stanze sotterranee

Eccoci nel Parco naturale regionale Sirente-Velino. Avventurandoci all’interno di queste meravigliose grotte carsiche ci caleremo in un mondo sotterraneo a San Demetrio ne’ Vestini. La fama delle Grotte di Stiffe è dovuta al fatto che esse sono poste su ciò che chiamiamo una risorgenza attiva, ossia ove un fiume sotterraneo risale in superficie. La visita è possibile solo tramite una guida. Percorreremo 700 m. Per prima cosa, avremo l’opportunità di godere della Sala del Silenzio, nella quale il fiume sotterraneo si prosciuga, lasciandoci in un silenzio teatrale per poi ricomparire più avanti nel nostro cammino. Infatti, arriviamo successivamente alla Sala della Cascata, ove incontriamo una cascata che salta da ben 30 metri di altezza. In seguito, giungiamo alla Sala della Concrezione e del Lago Nero. Qui ci meraviglieremo di fronte ad un’acqua nera il cui spettacolo supera ogni tipo di aspettativa. Infine, ci dirigiamo verso un’ulteriore Sala della Cascata.

La storia delle Grotte di Stiffe

La formazione delle Grotte di Stiffe risale a migliaia di anni fa, a causa di acque provenienti dall’Altopiano delle Due Rocche. Il flusso confluisce in doline e inghiottitoi. L’apertura al pubblico di queste grotte avvenne all’inizio degli anni Novanta. In realtà, il sito è ben noto dai locali da molto prima dell’inizio della sua promozione. All’interno delle Grotte di Stiffe sono stati anche trovati dei resti del Neolitico e dell’età del Bronzo. Nel 1907 Alfonso Cappelli, un marchese, decise di realizzare una centrale idroelettrica, grazie alla presenza del fiume sotterraneo. Ancora oggi ne possiamo ammirare i resti. Vi sono soltanto resti a causa della successiva demolizione, la quale avvenne negli anni ’50. Questo evento diede il via alle esplorazioni delle grotte, per poi dare inizio alle visite guidate per il pubblico. Tuttavia, fu solo negli anni duemila che venne aperto tutto il percorso fino all’ultima cascata, come lo conosciamo oggi.

Informazioni utili

La visita guidata nelle Grotte di Stiffe è a pagamento e il biglietto è di 12 € per gli adulti e 10 € per i bambini. Invece, è completamente gratuito ai bambini più piccoli dei cinque anni e a coloro che sono diversamente abili (inclusi i loro accompagnatori). Oltretutto, è gratuito anche per coloro che risiedono regolarmente nel comune di San Demetrio ne’ Vestini. Dal 1 aprile al 15 ottobre il sito è aperto dalle 10:00 alle 18:00, mentre in inverno è aperto dalle 10:00 alle 17:00.

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Foto nel secondo paragrafo

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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