Un inno alla salute mentale e fisica, un concetto che va oltre alla mera cura del corpo. Il Forest Bathing è ormai una pratica ben conosciuta anche in occidente, ma le sue radici si fondano in oriente: siamo in Giappone. I benefici che ha sulle persone, sia sane che non, sono veramente stupefacenti. Intraprendiamo dunque un viaggio che ci porterà nelle profondità di un concetto e una cultura che ci cambiano per sempre la vita.
Riavvolgiamo la cassetta del tempo sino agli anni ’80. Proprio in questo periodo nasce questa pratica con l’originale nome giapponese di Shirin-Yoku. Dopo aver spopolato in Giappone, il Forest Bathing si diffonde a macchia d’olio in Corea e in Thailandia. Tuttavia, grazie all’enorme beneficio che ricevevano tutti coloro che lo praticavano, la sua fama non si fece attendere anche negli Stati Uniti e in Europa (in particolar modo in Germania). Anche la nostra amata penisola si è ormai unita al club. Per quanto si pensi generalmente che il Forest Bathing consista nell’abbraccio agli alberi e lo sport nella natura, il concetto va molto più in profondità. Infatti, la ragione per cui le piante agiscono sul sistema immunitario delle persone si trova nei monoterpeni. Stiamo parlando di una sostanza che troviamo anche negli oli essenziali, e la sua qualità è quella di agire direttamente sui globuli bianchi noti come cellule “natural killer“. Sono le cellule che hanno il compito di uccidere i corpi estranei come virus e cellule tumorali. I monoterpeni rafforzano queste cellule natural killer. Praticando il Forest Bathing faremo letteralmente un bagno nel benessere a lungo termine. Ciò accade semplicemente stando a contatto con la natura.
Considerato tutto quello che abbiamo appena constatato, parliamo ora di una realtà non molto nota, ma estremamente rivoluzionaria nella sua semplicità. Andiamo alla scoperta della ragione per cui vi sono alcuni ospedali nei quali è presente una grande quantità di piante indoor. Prendiamo forse l’esempio più famoso del Khoo Teck Puat Hospital. Questo innovativo ospedale si trova a Singapore. Qui il Forest Bathing diventa un progetto di salute più grande. Ad ogni piano dell’edificio sono presenti moltissime piante indoor, assieme ad un parco esterno ed un orto sul tetto curato da volontari e pazienti. Ciò che è davvero incredibile è il fatto che le persone hanno veramente una probabilità più alta di guarigione. Oltretutto, avendo un contatto con la natura all’interno delle stesse camere ospedaliere, si è riscontrato un atteggiamento più positivo dei degenti riguardo alla loro malattia. Qui entriamo veramente in un mondo ancora troppo poco esteso. Fu la WHO (World Health Organization) a parlare per la prima volta del fatto che un cambiamento fosse necessario. Evidenziò come un ambiente negativo può avere veri effetti negativi sulla salute.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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