Il Cammino dei Fari, il percorso in Galizia per escursionisti ispirati

Maria Bolettieri  | 04 Apr 2023

Il Cammino dei Fari è uno dei trekking più belli da fare in Europa, un tour per chi ama vivere il turismo lento all’insegna di pace e tranquillità.
Se volete fuggire dalle località di massa e godervi un viaggio tra onde, silenzi e panorami mozzafiato, allora questa regione della Spagna è quello che fa per voi.
Un tuffo nella natura in un percorso lungo il mare della Galizia alla scoperta di fari, scogliere, spiagge meravigliose, santuari e piccoli villaggi costieri. Incontrerete la cultura galiziana, gusterete il meglio della cucina locale per immergervi in uno dei cammini più emozionanti del mondo dell’escursionismo!

Punto di partenza: Malpica
Punto d’arrivo: Cabo Fisterra
Lunghezza: 211 km
Dislivello: mt 600/800
Tempo di percorrenza: 8/9 giorni
Difficoltà: intermedia (a tratti difficile)
Periodo dell’anno: da maggio a settembre

Per cosa è famosa la Galizia?

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Dove si trova la Galizia? La Galizia, in spagnolo Galicia, è una comunità autonoma situata nella Spagna nord occidentale, la cui costa si affaccia sull’Oceano Atlantico. È famosa in quanto attraversata da vari cammini di natura spirituale ed escursionistica, il più noto è il celebre “Cammino di Santiago”. Santiago de Compostela è infatti una delle mete religiose più importanti per chi visita questa zona.
Inoltre la Galizia ha una forte identità linguistica e culturale, con il galiziano come lingua ufficiale accanto allo spagnolo. La regione è conosciuta soprattutto per il suo paesaggio costiero e i numerosi fari che si ergono imponenti l
ungo la Costa da Morte. Migliaia di visitatori giungono qui per compiere “il cammino dei fari di Galizia” un’esperienza unica, un viaggio attraverso la natura incontaminata della costa atlantica

Il cammino dei fari di Galizia: il percorso lungo la Costa da Morte

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Il percorso congiunge i fari costieri che guardano il vasto Oceano Atlantico, alcuni dei quali sono considerati autentici gioielli architettonici. Il Cammino dei Fari di Galizia segue in gran parte il tracciato dei vecchi sentieri utilizzati dai pescatori, ma che oggi sono diventati un’attrazione turistica per gli amanti dell’escursionismo. La maggior parte delle tappe si trova lungo la Costa da Morte, una zona caratterizzata da forti venti, rocce e natura selvaggia. Perché si chiama Costa della Morte? Sulle origini del nome, del tratto di costa galiziana che va da Malpica a Cabo Fisterra, vi sono numerose ipotesi. Una delle più accreditate è che le difficili condizioni di navigazione, date dai forti venti oceanici e dalla presenza di impervie scogliere, avevano causato numerose tragedie e naufragi in questo tratto della penisola iberica. A testimonianza di ciò, le croci commemorative presenti sulla frastagliata costa nei pressi del Faro do Roncudo. Fu certamente questa la ragione per cui dalla fine del XIX secolo cominciò la costruzione dei fari che avrebbero avuto il compito di rendere più sicure le rotte.Curiosa è anche la storia di Cabo Fisterra, sin dall’epoca romana infatti si pensava che qui finisse il mondo finis terrae, e per questo attirava i viaggiatori che, mossi dal desiderio di conoscenza, giungevano qui per affondare malauguratamente tra le sue acque.

Quando fare il cammino dei fari?

I mesi che vanno da maggio a settembre sono i migliori per affrontare il cammino. L’unica pecca è che essendo un percorso a ridosso dell’Atlantico, sarà interessato dai venti oceanici in ogni stagione. La raccomandazione è quella di stare attenti soprattutto nelle giornate piovose evitando di camminare sulle scogliere con il rischio di scivolare. Dove dormire lungo il cammino dei fari? Varie sono le strutture dislocate lungo il percorso. Non sarà difficile trovare un alloggio, ma ricordate di prenotare soprattutto a luglio e agosto, il periodo di maggiore affluenza essendo i mesi meno piovosi dell’anno.

Mappa del Cammino dei Fari di Galizia

Percorso: le tappe da Malpica a Fisterra

In un percorso di circa 200 chilometri diviso in 8 tappe, esplorerete uno degli itinerari più ispiranti della Spagna, dopo quello del Cammino di Santiago. Il tragitto è molto vario, in alcune parti richiede una buona forza fisica e una certa esperienza nell’escursionismo.
Le tappe sono state divise in segmenti che possono essere completati in circa 8-9 giorni, permettendo ai camminatori di ammirare splendide vedute, spiagge deserte, foreste lussureggianti e antichi paesi di pescatori. Da
Malpica, una splendida cittadina in provincia di Coruña, giungerete a Cabo de Fisterra, a circa 80 chilometri da Santiago, immersi nei suggestivi paesaggi della Costa da Morte.
Vediamo insieme il percorso del Cammino dei Fari di Galizia:

Tappa 1: Malpica – Niñóns

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Si parte dal Mirador di Malpica, attraversando il singolare villaggio portuale e Playa de Area Maior. Passando per San Adrián e la sua splendida chiesetta si giunge al Mirador de Isla de Sisargas, quindi alla Praia de Barizo e al caratteristico Faro di Punta Nariga, uno degli ultimi fari costruiti. La Playa de Niñóns e infine l’omonimo paesino sono le ultime tappe del giorno e dei circa 22 chilometri percorsi.

Tappa 2: Niñóns – Ponteceso 

In un tragitto di circa 28 chilometri, tra costoni rocciosi e spiagge stupende, giungerete sino al Faro do Roncudo. Il suo nome ha origine dal rumore del mare che si infrange sugli scogli. Fu edificato nel 1920, alto 11 metri, le pietre granitiche e l’ambiente selvaggio, di cui si circonda conferiscono un particolare fascino. Da qui si possono ammirare Ría de Corme e Laxe. Altro sito da segnalare è sicuramente il Monumento aos percebeiros situato presso il porto di Corme, i percebeiros sono i pescatori di crostacei, i cirripedi a collo d’oca, di cui la Galizia è famosa. Tra la vista de Isla de Estrela e de la Isla Tiñosa completerete il percorso che vi farà arrivare a Ponteceso.

Tappa 3: Ponteceso – Laxe 

26 sono i chilometri che dall’estuario di Ponteceso vi condurranno tra i vari siti archeologici del Castro, l’insediamento fortificato, del periodo preromano e della cultura celtica. Certamente il tratto più ricco di storia del Cammino dei Fari di Galizia! Qui troverete anche i famosi Dolmen di Dombate, una tomba megalitica detta anche “cattedrale del Neolitico galiziano”. Fermatevi al Monte Castelo, da qui potrete contemplare la vista mozzafiato sull’estuario di Anllóns e la città di Laxe, tappa ultima della giornata la sua graziosa Capilla de Santa Rosa.

Tappa 4: Laxe – Arou 

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Dal paesino, passando per il Mirador da Insua, giungerete al bianco Faro di Laxe e alla statua de La Espera, una figura femminile che simboleggia l’attesa delle mogli che restavano appunto ad aspettare il rientro dei marinai. Camminate verso la Praia dos Cristais! Qui un tempo vi era una discarica di vetro, che le onde hanno modellato trasformando questo luogo in una spiaggia di cristalli. Ammirate la baia dal Mirador Praia de Soesto e camminate lungo la bianca spiaggia di Praia de Traba e le rocce del Petón das Borrallas. Fate un salto alla celebre Casa do Alemán de Camelle, per restare abbagliati dalle bizzarre sculture di sassi e giungere infine ad Arou dopo aver percorso i vostri 20 chilometri.

Tappa 5: Arou – Camariñas 

I 24 chilometri che vi condurranno sino a Camariñas sono caratterizzati da meravigliose spiagge di Praia de Trece e panorami mozzafiato. I luoghi da non perdere sono sicuramente il Cementerio de los Ingleses sorto per commemorare la nave inglese Serpent, naufragata nel 1890 nei pressi di Cabo Vilán e affondata con tutto il suo equipaggio. Il Faro di Cabo Vilán è uno dei più potenti e dei più famosi del Cammino dei Fari di Galizia. Fu costruito nel 1896 in seguito alla tragedia, in quanto il tratto interessato è ancora oggi uno dei più pericolosi della Costa da Morte. Tra una tappa all’Ermita de la Virgen del Monte e al Faro Punta Villoeira si arriva quindi alla città portuale di Camariñas.

Tappa 6: Camariñas – Muxía 

Il segmento più lungo del Cammino dei Fari di Galizia è certamente questo. Nei suoi 35 chilometri si snoda sino a Muxía costeggiando l’estuario de Ría de Camariñas tra spiagge incontaminate e natura selvaggia. Passando per la Ruta Fluvial Rio Negro e nei pressi del Monte de Chorente per ammirare il meraviglioso panorama di Muxia si giunge quindi al villaggio con il suo bellissimo Santuario Nosa Senora da Barca situato proprio vicino al Faro cittadino. Qui potrete incontrare anche a Piedra a Ferida, un monolite dell’altezza di 11 metri eretto per ricordare la marea nera del 2002 causata dalla fuoriuscita di petrolio. La crepa al centro è simbolo della ferita seguita al disastro ecologico.

Tappa 7: Muxía – Nemiña 

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Circa 32 sono i chilometri che congiungono, nel Cammino dei Fari, i villaggi di Muxía e Nemiña. Il percorso passa per le vicine scogliere a picco sulle acque cristalline di Playa Lourido. Salendo al Monte Cachelmo per arrivare poi a Punta Buitra, un punto panoramico di questa costa frastagliata che vi darà la sensazione di camminare sull’oceano! Si giunge quindi a Faro Touriñan che padroneggia sull’omonimo Cabo. La costruzione originaria risale al 1898, fu affiancato poi da un secondo faro nel 1981.

Tappa 8: Nemiña – Fisterra

La tappa che vi condurrà alla “fine del mondo” è la tappa conclusiva del Cammino dei Fari di Galizia. In un percorso che si snoda inizialmente sul Ría de Lires, passando per la Igrexa de Santo Estevo. Costruito nel XVIII secolo, il tempietto in stile basilicale a navata unica, merita davvero una visita. Tra le suggestive spiagge di Praia de Nemiña e Praia do Rostro, si giunge alle imponenti scogliere a picco sull’oceano. Attraversando il villaggio di Fisterra, con i suoi murales si arriva al famigerato chilometro zero, in procinto del famoso Faro di Cabo Fisterra. Oggi è l’emblema dei fari di Galizia e di uno dei trekking più emozionanti del mondo dell’escursionismo e dell’outdoor!

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Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.




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