Vatnajokull, trekking sul ghiacciaio da record in Islanda

Redazione  | 01 Giu 2018

L’Islanda è davvero un paese unico, soprattutto perché – tra i tanti record – ha quello del più grande ghiacciaio d’Europa: il Vatnajokull.

Gli 8100 chilometri quadrati del ghiacciaio (quanto l’intera Umbria) rappresentano l’8% dell’intera superficie islandese.

L’area ghiacciata è collocata all’interno del Parco nazionale di Vatnajökull, istituito nel 2008, e che accorpa altri due parchi nazionali, Skaftafell e Jökulsárgljúfur.

Vatnajokull: tutto quello che c’è da sapere

Mappa

Numeri e statistiche

Fanno impressione altre sue caratteristiche, come lo spessore medio di 400 metri, con una massima di circa 1100, e una conformazione ondulata che parte da 600 metri per arrivare a quota 1800 e proseguire con i 2119 metri del vulcano Hvannadalshnjúkur che si trova nella parte sud, nella zona di Öraefajökull.

Non c’è solo ghiaccio coprente, qui, ma paesaggio variegato con vallate, gole, tratti pianeggianti che arrivano fino al mare. E sotto la coltre glaciale c’è quel gruppetto di vulcani ancora attivi, che ogni tanto si svegliano, come il Grimsvötn che nella sua ultima eruzione del 1996, ha provocato lo scioglimento di un bel po’ di ghiaccio per riversare a valle una grandiosa inondazione e il Bárdarbung, che si è fatto sentire e vedere tra il 2014 e il 2015, sputando fuoco e rocce dalla sua camera magmatica che sta a 12 km sotto la calotta e che, monitorato continuamente dai geologi, mostra un progressivo accumulo di pressione segnale di una nuova eruzione.

Come visitare il Vatnajokull

All’interno del parco ci sono diversi tipi di sentieri a varia difficoltà. Gli easy path sono quelli facili, per la maggior parte dotati di superficie liscia, senza ostacoli o difficoltà significative. I challenging path segnalano itinerari che possono avere tratti lunghi, difficili, ripidi, con la presenza di ruscelli o fiumi da attraversare. I difficult path sono impegnativi, con pendii ripidi e barriere rocciose, adatti a persone esperte.

Non mancano tragitti per le persone con problemi di mobilità e su sedie a rotelle: sono larghi più di 75 cm, hanno pavimentazione, ghiaia compattata e piattaforme di legno e pendenza non superiore al 6/8%, dotati di corrimano e aree di sosta con panchine ogni 100 metri.

Vatnajökull, il suggestivo percorso per raggiungere il ghiacciaio
Vatnajökull, il suggestivo percorso per raggiungere il ghiacciaio

Al parco ci si arriva dalla Ring 1, la strada principale islandese, ma da diverse località.  è a circa 400 km da Reykjavík, 4/5 ore in auto.

Da visitare soprattutto tra tarda primavera ed estate, considerando tuttavia che sempre si può incappare in pioggia, nebbia, vento.

Idee di viaggio

Il Vatnajokull è un ghiacciaio enorme, che è possibile dividere – turisticamente parlando – in più sottozone.

Nell’area di Skaftfell ci sono parecchi percorsi, tra l’altro questa località è il campo base perfetto per coloro che vogliono l’Hvannadalshnjúkur. Ci sono itinerari non particolarmente difficili (ma che richiedono un minimo di allenamento perché ci sono tratti in salita) che portano alla cascata Svartifoss da cui l’acqua cade da un anfiteatro costituito da rocce basaltiche a forma di prismi.

Da ricordare il sentiero Svartifoss – Sjónarsker – Sel: inizia al centro visitatori di Skaftafell e sale fino al punto panoramico sopra la cascata (140 m di dislivello in 1,5 km), Sjónarnípa. Ci sono da passare passarelle e scalinate a “bordo” burrone, quindi, dopo essersi beati del panorama, si ridiscende verso Sel e il centro visitatori. I km in totale sono 5,5, il tempo di percorrenza attorno alle 2 ore (calcolare sempre un po’ di più per le tante “soste di bellezza”). Uno scorcio del Vatnajokull decisamente facile, ma molto apprezzato dai viaggiatori.

Nella zona che comprende Jökulsárlón (la laguna glaciale con il ghiaccio galleggiante), Hjallanes, Heinaberg, Hoffell, la città di riferimento con il centro visite è Höfn. Nei pressi si trova il circuito di Hjallanes, itinerario che parte e arriva dalla fattoria di Skálafell per dirigersi verso il ghiacciaio Skálafellsjökull: circa 8 km, dalla durata di 4 ore.

Nella zona delle montagne Hoffellsfjöll ci sono tragitti che portano verso la cima Geitafell, in percorsi più o meno lunghi, dai 30 minuti alle 5 ore.

La zona di Jökulsárgljúfur è nella parte più settentrionale del Parco Nazionale Vatnajökull: qui si trova la sorgente del fiume Jökulsá á Fjöllum, vicino al vulcano subglaciale Bárdarbunga (benché sia un ghiacciaio, il Vatnajokull sorge su zone caldissime, quelle dei vulcani islandesi).

Si tratta di un canyon fluviale glaciale lungo 25 km, largo 500 m e in molti punti profondo 100-120 m e può contare su una serie di cascate spettacolari, Selfoss, Dettifoss, Hafragilsfoss e Réttarfoss. Il centro visitatori del parco si trova ad Ásbyrgi.

Nella zona di Ódáðahraun ci sono insolite formazioni geologiche, sabbie e vasti campi di lava che sono stati formati da varie fonti vulcaniche in periodi diversi. Qui si trova Askja, un vulcano centrale situato sulle montagne di Dyngjufjöll: prende il nome da una camera di magma che crollò, dando origine a un lago profondo. Si tratta di un territorio da visitare con guide esperte poiché è molto difficile.

La Snæfell Wilderness Area prende il nome dall’omonimo monte di 1833 metri. Le zone pianeggianti a ovest costituiscono la piana di Sandar, dove si possono avvistare grandi branchi di renne, specialmente a fine estate. Qui c’è una bella vegetazione alpina, con il ranuncolo glaciale e il biancospino alpino.

Una delle tante grotte di ghiaccio da visitare nel parco del Vatnajökull
Una delle tante grotte di ghiaccio da visitare nel parco nazionale del Vatnajökull
Redazione
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