Il sentiero dei cristalli nella Vena del Gesso Romagnola: mappa e percorso

Sara  | 29 Apr 2021

A cavallo tra Bologna e Ravenna c’è uno dei posti più spettacolari per un’escursione a piedi in Emilia Romagna: il Sentiero dei Cristalli. Situato nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola preserva uno degli affioramenti gessosi più importanti d’Europa. La vegetazione mediterranea incontra quella continentale e le vedute panoramiche su gessi e calanchi sono indimenticabili.

Il Sentiero dei Cristalli, nei pressi del massiccio gessoso di Monte Mauro, percorre l’area più bella e incontaminata del Parco, tra boschi e rupi di gesso. Oltre alla natura e alla panoramicità del sentiero, questo itinerario permette di vedere le principali cave di lapis specularis e le doline e le valli cieche più spettacolari della Vena del Gesso.

Il sentiero dei Cristalli

Il sentiero dei Cristalli prende il nome dall’affioramento gessoso su cui si sviluppa. Il gesso della Vena romagnola e di quella bolognese veniva utilizzato ed estratto già al tempo dei Romani. Il gesso secondario, nella sua varietà di gesso cristallino, forma delle scaglie trasparenti e traslucide. I Greci lo chiamavano pietra di Luna (da cui il nome attuale di Selenite) perché la luce che lasciava trasparire era simile a quella della Luna (σεληνη, selene in greco). I Romani lo chiamavano lapis specularis e lo usavano per costruire le finestre. Il vetro all’epoca non era era ancora conosciuto; una volta estratto, il gesso cristallino si lavorava in scaglie che si assottigliavano facilmente utilizzando un semplice coltello. Una volta inserite in piccole matrici di legno davano vita alle vetrate del tempo.

Rocce di gesso, Sentiero dei Cristalli
Rocce superficiali di gesso emergono lungo il Sentiero dei Cristalli

Cosa vedere lungo il Sentiero dei Cristalli

Lungo il sentiero sarà possibile visitare dall’esterno le cave di lapis specularis e notare le particolari conformazioni gessose del monte, visibili sotto i nostri piedi in cresta con i tipici cristalli di gesso. Dai punti più panoramici si ammirano le tipiche formazioni calanchive e le rupi bianche di gesso.

Si cammina in querceti misti e di Roverella. Nelle zone esposte a sud la vegetazione è quella tipicamente mediterranea con Lecci, ginepri e fillirea. Qui si trova l’unica stazione italiana di Cheilantes perisca, una piccola felce a distribuzione asiatica.

Tra i mammiferi è facile incontrare le tracce di tassi e istrici. Tra gli uccelli il falco pellegrino e il gufo reale e numerosi uccelli di interesse comunitario, nidificanti o di passaggio. Qui trovate tutte le informazioni dettagliate su fauna e flora presenti nel sito.

Percorso e itinerario: descrizione e segnavia

Il sentiero dei Cristalli disegna un anello intorno al Monte Mauro bypassandone la vetta e permette di godere del meglio delle rupi gessose, delle doline e dei panorami su calanchi e pianura, fiumi e inghiottitoi.

Noi partiamo dalla località di Cà Poggio (Fattoria Rio Stella) con una salita non troppo ripida verso il Monte Mauro. Questo non è l’unico punto in cui è facile e possibile intercettare il sentiero segnato con i segnavia bianco-rossi del CAI (CAI 513). Dopo un tratto di carrareccia percorriamo il sentiero nel fitto di un bosco di roverelle. Poco distante c’è la Cava della Toresina, uno dei tanti luoghi dove i Romani lavoravano il lapis specularis che incontreremo lungo il percorso.

Saliamo a Sella di Ca’ Faggia lungo una strada a mezza costa sulla rupe gessosa per scendere sul versante settentrionale della Vena, tra doline e inghiottitoi.

A Ca’ Castellina ci sono altre due piccole cave di lapis specularis. Da Ca’ Cassano proseguiamo sul versante Sud fino alla Grotta della Lucerna, una grande cava di lapis specularis dove vennero scoperti i primi resti di lavorazione in epoca romana.

Tempi di percorrenza

  • partenza da Cà Poggio: 2 ore e 45″
  • da Tenuta Cassano 2 ore e 45″
  • partendo da Zattaglia: 3 ore
  • partenza da Cà Castellina: 2 ore e 20″

Mappa e tracciati Sentiero dei Cristalli

Qui di seguito trovate due tracciati da seguire. Il primo, un po’ più corto, misura 11 km. Il secondo un po’ più lungo, di 15 km circa.

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