I laghi Cerretani in Emilia-Romagna

Sara  | 19 Ott 2021

I Laghi Cerretani sono tra i laghi più belli dell’Emilia-Romagna raggiungibili con un trekking. Tra di essi il più conosciuto e frequentato è il lago di Cerreto, ma ancora tutti da scoprire ci sono altri 4 laghi che insieme costituiscono il sistema dei laghi Cerratani.

In questo articolo scopriamo tutto sui laghi Cerretani e sui percorsi e itinerari più belli per raggiungerli, cosa vedere nell’area e tutte le passeggiate da fare anche in famiglia e con i bambini.

Laghi Cerretani

Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, c’è un sistema di laghi che merita più di una visita. I laghi Cerretani sono 5 e sono inframmezzati da torbiere che sono i resti di antichi laghi che oggi non ci sono più:

  • Lago del Cerreto (il più facile da raggiungere, ma meno intatto)
  • Gore
  • Scuro (poco profondo e quasi asciutto in estate)
  • lago Pranda (il più grande e selvaggio, ma di orgine artificiale)
  • lago Padule

Il complesso di laghi, escluso il lago Pranda, è di origine glaciale. Gli specchi d’acqua infatti si sono creati in seguito all’erosione del ghiacciaio che si trovava sul monte La Nuda (m.s.l.m 1895). Il lago Pranda invece è nato artificialmente negli anni 50 in seguito allo sbarramento di una torbiera. Il complesso è solcato da 10 percorsi e altrettanti itinerari con dislivello minimo e adatti a tutti. I percorsi sono praticabili a piedi, in bicicletta e a cavallo in estate, primavera e autunno. In inverno sono adatti anche alle ciaspolate, con le faggete imbiancate e i laghi gelati.

Il lago Cerretano è il più noto e vicinissimo all’abitato di Cerreto Laghi. Si tratta del lago meno selvaggio del sistema di laghi della zona. Il lago Pranda è il più esteso e dove il paesaggio naturale è maggiormente ben conservato. Il lago Padule è forse il meno conosciuto dei 5.

Intorno ai laghi sono numerose le aree picnic e per la pesca sportiva. Intorno al lago Pranda c’è anche un’area barbeque.

Flora e fauna dei laghi Cerretani

Al confine tra il clima mediterraneo e quello continentale, questa zona presenta interessanti emergenze naturalistiche emblematiche dei due climi. Prevalgono le faggete estese e rigogliose. Specialmente in autunno, quando alla lettiera delle foglie cadute degli anni precedenti si aggiungono quelle presenti e vi sembrerà di camminare su un letto morbido che attutisce ogni rumore. I sentieri corrono tra faggi ma anche abeti rossi e cerri dove un tempo veniva prodotto il carbone. I resti delle carbonaie sono ancora visibili. La zona del Real Bosco di Cerreto è disseminata di torbiere e di ambienti di torbiera con vegetazione bassa e igrofila.

Frequentano i laghi cinghiali, volpi, daini e cervi.

Itinerario e percorsi

Come dicevamo più su, 10 semplicissimi itinerari solcano la zona dei laghi e permettono di visitarli. Qui vi segnaliamo il tracciato completo e da scaricare del sentiero arancio che cammina nei boschi e sul lungolago del lago le Gore e Pranda fino al lago di Cerreto. L’itinerario misura meno di 4 km ed è adatto a tutti, famiglie con bambini comprese.

Un altro itinerario parte dal rifugio lago Pranda, lungo la strada non asfaltata che dal passo del Cerreto porta a Cerreto Alpi. Si cammina lungo il lago Scuro e verso un ambiente di torbiera che rappresenta la fase finale di vita di un lago che non esiste più. Proseguiamo tra i faggi e i grandi massi isolati di arenaria trasportati millenni fa dalla forza del ghiacciaio. Si raggiunge il lago Pranda e poi su carrareccia il punto di partenza a Cerreto Laghi.

Come raggiungere i laghi Cerretani

Percorrendo la SS 63 fino al passo del Cerreto si prosegue poi sulla SP 58 verso Cerreto Laghi, stazione sciistica invernale nei pressi del Monte La Nuda. Da Cerreto Laghi parte il percorso natura n. 7 del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che permette di visitare tutti e 5 i laghi cerretani.

Sara
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