Parco Nazionale Alti Tauri: trekking da record in Austria

Redazione  | 29 Nov 2017

La natura allo stato puro: il Parco Nazionale Alti Tauri in Austria è la più grande area protetta dell’Europa centrale e delle Alpi con il suoi 1.800 km².

Si estende tra le regioni della Carinzia, del Salisburgo, del Tirolo. Paesaggi incredibili ancora originali e autentici e cime imponenti come il Grossglockner, 3.798 metri di altezza, ma sono oltre 400 le vette che superano i 3mila.

Qui siamo di fronte a scenari plasmati soprattutto sulle rocce metamorfiche, con ampi spazi di pascolo frammezzati ad ambienti incontaminati soprattutto nella zona centrale, in cui ancora vivono migliaia di animali, tra cui camosci, stambecchi alpini, marmotte, aquile reali e avvoltoi barbuti.

Gli Alti Tauri sono mete famose e ambite dell’alpinismo: fu qui che nel 1761 si scalò la prima vetta ghiacciata, l’Ankogel, 3.251 metri. Ma sono escursionisti e trekker a trovare davvero pane per i loro denti grazie a una estesa rete di sentieri, di oltre 1000 km, ognuno può scegliere il suo percorso immerso in questo panorama superlativo.

Il sentiero delle cascate di Krimml

Cascate Krimml, Austria
Le Cascate di Krimml, uno dei siti naturali più interessanti del Parco Nazionale degli Alti Tauri
Lunghezza4 chilometri
Durata2 ore effettive
Principali punti attraversatiOberer, Mittlerer, Unterer Achenfall
Livello di difficoltàFacile
Dislivello600 metri
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoKrimml

Assolutamente incantevoli, le cascate di Krimml, nel salisburghese, le più alte d’Europa: possono essere ammirate in un sentiero da percorrere in circa 2 ore fruibile anche dai bambini dai 6 anni in su ricordando però che per arrivare fino alla cima bisogna comunque avere una certa resistenza fisica.

Rappresentano uno spettacolo notevole grazie a tre salti che superano un dislivello di 380 m. Per avvicinarsi a loro, si è pensato questo sentiero fin dalla fine del 1800 grazie al Club Alpino Austriaco, facendo da allora la gioia degli amanti della montagna, con punti di sosta panoramici, una sorta di specialissimi “balconi” da cui godere dello spettacolo in tutta sicurezza, apprezzando la discesa di questa acqua fragorosa originata appunto dai tre salti del torrente Krimml Ache.

Oberer Achenfall, cioè il salto superiore ha un’altezza di 140 m, Mittlerer Achenfall, il secondo, è di 100 m, Unterer Achenfall, il terzo, supera i 140 m d’altezza. Non solo acqua, alle cascate, poiché nell’area sono doc anche la vegetazione e la flora, tra cui uccelli molto rari che in questo luogo riescono a sopravvivere. Il periodo per visitarle va da aprile a ottobre.

Il percorso, ben segnalato, presenta tratti ripidi e altri pianeggianti, in modo da far riprendere fiato e comunque sempre per rendere agevole la salita, tra boschi e rocce. Il primo tratto, partenza dal paese di Krimml, dopo aver lasciato la vettura nell’apposito parcheggio, porta in circa 20 minuti alla prima cascata. Altri 30-40 minuti sono necessari per la seconda, un’ulteriore oretta per la terza.

Una volta giunti alle cascate, si può proseguire per altre due ore fino al Rifugio Tauernhaus, quindi tornare indietro.

Schobertrek, il trekking tra i rifugi

Schober, Alti Tauri (Austria)
Le montagne dello Schober, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri
Lunghezza4 chilometri
Durata4 giorni ore effettive
Principali punti attraversatiRifugio Wangenitzseehütte, Rifugio Lienzer Hütte, Rifugio Hochschoberhütte, Passo Leibnitztörl
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello1.980 metri in salita, 1.450 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoLienz

Chi è particolarmente allenato, può misurarsi con lo Schobertrek, un itinerario impegnativo che porta a oltre 3mila metri di altezza e che si realizza in 4 giorni. Il “teatro” è quello del gruppo montuoso dello Schober, incastonato tra il Grossglockner a nord e le Lienzer Dolomiten, le Dolomiti di Lienz, da dove inizia l’itinerario.

Il primo giorno si raggiunge in taxi il parcheggio Seichenbrunn, da cui si sale al Rifugio Wangenitzseehütte. Da lì si sale ancora verso la cima più alta dello Schober, il Petzeck, 3.283 metri. Si dorme al rifugio che ha 63 posti letti in estate, 16 in inverno (quando è aperto ma non custodito).

Il secondo giorno porta dal Rifugio Wangenitzseehütte al Rifugio Lienzer Hütte, scendendo attraverso il sentiero Noßberger-Weg. Si dorme qui (i posti letto sono 87 in estate, 10 in inverno).

Il terzo giorno si sale verso i 3053 metri del Debantgrat, lungo il sentiero Franz-Keil. Quindi si scende superando il lago Gartlsee, l’unico specchio lacustre balneabile del Tirolo orientale, e su cui in inverno si pattina. Si attraversa il Passo Leibnitztörl, 2591 metri, arrivando al Rifugio Hochschoberhütte (57 posti letto, 8 in estate), dove si trascorre la notte.

Il quarto giorno si sale verso il Passo Mirnitzscharte. Siamo a quota 2743 m. Si attraversa la Valle Debanttal e si torna al Rifugio Lienzer Hütte, scendendo quindi verso il parcheggio Seichenbrunn, da dove raggiungere Lienz.

Redazione
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