Val Basento, una regione lucana tutta da scoprire

Redazione  | 29 Ago 2018

La Val Basento prende il nome dal corso d’acqua omonimo che è il più lungo della regione Basilicata nonché il più esteso tra i corsi d’acqua che sfociano nel Mar Ionio.

È proprio con la stessa veemenza dell’acqua che va dal placido scorrere ai moti impetuosi che gli abitanti della Basilicata si muovono nella Val Basento. Persino il clima caratterizzato da forti escursioni termiche riflette il forte temperamento dei Lucani.

Non a caso, Ferrandina, comune della Val Basento, prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Fu proprio qui che i popoli meridionali voltisi al brigantaggio per l’ennesima soppressione, affrontarono  e sconfissero l’esercito dei Savoia nel marzo del 1862 guidati da Carmine Crocco, passato alla storia come uno dei più importanti briganti a capo della resistenza contro l’Unità d’Italia.

Val Bisento, Ferrandina
Il borgo di Ferrandina nella Val Basento, Basilicata

Con lo stesso spirito di ribellione, nel 1943 Ferrandina generò una sommossa contro i latifondi fascisti per l’assegnazione delle terre lucane. Parliamo, dunque, di terre difficili quanto affascinanti alle quali occorre adattarsi ma che nascondono  infinite bellezze, soprattutto sotto il profilo naturalistico.

Non è raro scorgere bovini che si abbeverano lungo i corsi d’acqua, un’immagine che dà l’idea

È il Monte Arioso a dare i natali al fiume Basento, lungo 149 km, nell’Appennino lucano settentrionale, bagnando la zona meridionale di Potenza e la provincia di Matera.

La Val Basento, circondata dalle imponenti quanto spettacolari Dolomiti Lucane, costituisce un ambiente naturale molto variegato: si passa dalle aree boschive e dalle alture di 1500 metri alla macchia mediterranea che si alterna alle zone brulle prima di Metaponto dove sfocia il fiume Basento.

Escursioni a cavallo, trekking, torrentismo, mountain bike, downhill, nordic walking, arrampicate, parapendio e rafting sono solo alcune delle tante attività da poter svolgere in zona.

In particolare, se amate andare in bici e avete una preparazione medio-alta, potete decidere di andare lungo il percorso che parte e termina a Potenza e che si divide in tre tappe principali in prossimità della Val Basento.

Il percorso della Val Basento

Val Basento, Potenza
Potenza, con i suoi 819 metri di quota, è tra i comuni più alti della Val Basento, oltre a essere il capoluogo regionale più alto d’Italia

Prima tappa

Considerando il dislivello in itinere, è bene fare attenzione sebbene il percorso sia quasi del tutto asfaltato. Da Potenza si imbocca la strada panoramica di Pignola e si pedala per circa 10 km a partire da 800 metri di altezza con prima tappa all’oasi del WWF di Pantano. Gli amanti del birdwatching potranno pedalare intorno al lago lungo una pista ciclabile.

Seconda tappa

Questo tratto lungo circa 12 km è in parte sterrato e conduce al valico della Sellata e del Pierfaone molto amato dai motociclisti poiché costituito da ben 49 tornanti che si spingono all’altezza di 1400 metri.

Terza tappa

Dopo 8 km in discesa si raggiunge la terza tappa, Abriola, un paesino molto caratteristico dove potersi rifocillare per poi ripartire per Pignola, percorrendo circa 15 km sino a giungere a 1000 metri d’altezza.

Il ritorno è previsto per 12 km lungo la provinciale della Sellata verso Potenza. Ma le meraviglie che riserva la Val Basento non finiscono qui.

Affascinante è la passeggiata tra le foci del Bradano e del Basento cui si accede a piedi oppure in bici. Il bosco di Metaponto, una riserva lunga 240 ettari ha, si trova nel comune di Bernalda ed è annoverato nella Rete Natura 2000 tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC).

All’interno della Riserva naturale di Metaponto vi sono aree attrezzate per svariati sport e per camper: il percorso risulta piacevole anche per le famiglie con bambini perché pianeggiante. Altra passeggiata consigliata è al Bosco Pantano di Policoro, posto alla foce del fiume Sinni.

Famoso per le biodiversità che gli appartengono, l’iter si snoda attraverso dune e boschi ed è percorribile in bici o a piedi anche dai meno esperti.

Redazione
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