Murgia Materana, un paesaggio incantato nell’incantevole Basilicata

Redazione  | 28 Ago 2018

Visitare Matera senza il Parco della Murgia Materana sarebbe davvero un grande errore.

Il parco della Murgia Materana, detto anche Parco archeologico storico-naturale delle Chiese rupestri del Materano, nasce nel 1990 e rientra dal 2007, insieme ai Sassi di Matera, nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Nel parco della Murgia Materana ricadono la città di Matera e il comune di Montescaglioso noto anche come “La Città dei monasteri”.

Il parco copre circa 8000 ha di cui circa 3500 ricadenti nel comune di Montescaglioso. Si tratta di un patrimonio di inestimabile valore con sede a Matera, in via Sette Dolori, 10 (Rioni Sassi), poco distante dalla Puglia, particolarissimo per la sua conformazione geografica e per la presenza di circa 150 chiese rupestri disseminate lungo la Murgia Materana e le gravine.

Murgia Materana, Matera
Matera e i Sassi, il bellissimo scenario della Murgia Materana

Affreschi ed incisioni lasciano davvero a bocca aperta turisti provenienti da ogni parte del mondo, non a caso Matera è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2019.

La vegetazione mediterranea ha attratto qui l’uomo sin dalla preistoria, e testimonianze preistoriche sono conservate al Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera.

All’interno del Parco della Murgia Materana è presente  la Gravina di Matera, la formazione carsica della Murgia che nasce in località Pantano e costeggia i Sassi di Matera. L’impressionante solco calcareo è occupato dal torrente Gravina che anima il territorio lucano sfociando nel fiume Bradano dopo aver corso per circa 20 km.

Affacciarsi sulla città di Matera dalla Gravina rende davvero l’idea di quanto i corsi d’acqua fossero fondamentali nelle epoche antiche: era intorno ad essi che la popolazione si muoveva e da essi che dipendeva strettamente.

La Murgia Materana e la Gravina di Matera

La Murgia Materana fa parte di quella Basilicata autentica e meravigliosa che è promossa nel video “Ten good reasons to come to Basilicata” (Dieci buone ragioni per venire in Basilicata) promossa dall’Azienda di promozione turistica Basilicata. Da Matera al Monte Pollino, dai laghi di Monticchio alle Cascate di San Fele, passando per i castelli di Melfi e Lagopesole fino ad arrivare ai piedi del Cristo Redentore di Maratea.

All’interno della Murgia Materana è possibile effettuare trekking muniti di apposito equipaggiamento e accompagnati da una guida esperta che vi condurrà dopo un percorso di circa 3 ore alla chiesa rupestre di Santa Maria degli Angeli da cui si gode di una stupenda vista sui Sassi.

La partenza è dalla terrazza panoramica di Porta Pistola posta nel rione dei Sassi di Matera. Durante l’iter occorre attraversare il torrente e oltrepassare la Chiesa di Madonna di Monte Verde sino ad arrivare alla Chiesa della Madonna degli Angeli. Da qui si continua con una visita ai casali medievali in zona Madonna delle Vergini per poi fare ritorno ripercorrendo lo stesso cammino.

Attenzione ai massi scivolosi. Meglio evitare le visite nei giorni di vento.

Gli altri itinerari della Murgia Materana

Altri itinerari tra gli svariati possibili nella Murgia Materana sono quello del vallone della Loe di Matera, del villaggio saraceno e persino la visita notturna dei Sassi.

  • Il primo, il percorso relativo al vallone della Loe di Matera, dura circa 4 ore, è destinato agli amanti del trekking e va fatto tra giugno e ottobre. Per accedervi bisogna percorrere delle scalette insite nella roccia calcarea. Oggetto della visita sono le Gravine, la Murgia e svariate chiese rupestri.
  • L’iter che conduce al villaggio saraceno dura tre ore e prevede una passeggiata tra le gravine della località Cozzica con relative chiese rupestri presenti in situ, inclusa la visita alla Cripta del Vitisciulo e alla Chiesa rupestre di San Luca alla Selva.
  • Se invece siete curiosi di scoprire Matera by night, scegliete il trekking culturale nella Murgia Materana: vi sembrerà di essere in un presepe. La comoda passeggiata parte da Piazza Vittorio Veneto e prevede la sosta a svariati sassi e chiese rupestri lungo il percorso da effettuare con guida e che si conclude in via delle Beccherie.

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