Un percorso incredibile si trova in mezzo alla Maiella, o meglio, nella parte leggermente più in alto: gira intorno a una cascata leggendaria con qualche specie molto specifica della zona. Praticamente, una caccia al tesoro, mentre vedete la cascata: pronti per l’Anello della Cascata di San Giovanni?
Siamo in pieno Parco Nazionale della Majella, meraviglia naturale della Valle del Torrente Vesola. Tanti faggi e un salto di 35 metri. Il fragore dell’acqua non sarà proprio basso, così come nemmeno le salite e le discese per il percorso, quindi siate preparati, GoodTrekkers. Preparate pure la macchina fotografica e un k-way, perché fa freschetto.
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Se la trovate (SE la trovate mandateci le foto) c’è una pianta carnivora chiamata Pinguicola di Fiori, o anche Pinguicola fiorii. È uno stenoendemismo proprio della Majella, che fiorisce fra maggio-giugno e luglio. Trovate più info e immagini a riguardo qui sul club delle aquile rampanti, oppure qui sul sito dell’AIPC, l’Associazione Italiana Piante Carnivore. Sono queste qui, dai 4 minuti.
Quello che viene comunemente chiamato Anello della Cascata di San Giovanni è più comunemente chiamato percorso F2 nella maggior parte dei casi. Questo qui è classificato come difficoltà media, ergo, serve un po’ di allenamento. Dura 3 ore e mezzo (senza pause) o 4 ore di norma, per 7 km, ed ha un dislivello di 550 m in salita e 550 m in discesa, sempre in partenza da Bocca di Valle (una frazione di Guardiagrele). Si snoda verso una bellissima faggeta con diversi tratti panoramici e arriva fino alla cascata.
Per questo nello specifico consigliamo barrette, acqua e un bastone, oltre al solito vestirsi a cipolla in questo tipo di ambienti se finisce per far freddo. Controllate sempre le temperature prima di qualsiasi itinerario. In situazioni di emergenza vi consigliamo di leggere qui. Ad ogni modo, il sentiero comincia da Bocca di Valle, dove c’è un piccolo sacrario da visitare. Nella parte iniziale il sentiero è molto easy e si lascia percorrere da tutti, ma dopo un po’ comincia una leggera salita in mezzo a un bosco pieno di profumi (e castagni! Una rarità qui).
Per una panoramica del percorso, potete guardare qui, in un video di To The Summit:
Successivamente si avvicina a Cannellucce dove c’è una piccola sorgente da una parete rocciosa; si continua per poco assieme ai faggi ma in modo molto ripido, fino a un bivio verso valle. Da lì si arriva, finalmente, al pezzo principale del salto della Cascata di San Giovanni, tutta da ammirare. Fatte ventordici foto si torna indietro fino al bivio, ma qui si prende la destra su un sentiero che sale dopo molto poco fino al crinale, dove ci sta una discesa. Il bosco passa il testimone alla radura fino a un sentiero molto ripido in discesa, fino al ritorno dell’inizio valle.
Se avete voglia di altri percorsi nel Parco Nazionale della Majella, ce n’è uno in particolare dove lo scorrere del tempo ha scolpito direttamente il sentiero. Oppure potreste aver bisogno di un sano percorso nella valle dell’Orfento, da 5 ore.
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Alla fine della fiera siamo a Guardiagrele, Città della Pietra come la chiamava Gabriele d’Annunzio in uno scritto, tra i Borghi più belli d’Italia. Fatto l’itinerario per la Cascata di San Giovanni avrete voglia di vedere qualcos’altro, no? Il centro storico di Guardiagrele è un amore, con Porta San Giovanni – Torre Adriana che ha l’artigianato del ferro battuto e diverse pasticcerie al centro. Questo perché Porta San Giovanni, ma tutto il centro, è avvolta dalla cinta muraria medievale che si vede ancora molto bene, seppure alcuni pezzi sono stati tolti per le case.
Questo senza nulla togliere alla prima cosa che vorrete vedere, la Collegiata di Santa Maria Maggiore parte del FAI (Fondo Ambiente Italiano), con una grossa facciata in pietra. Stessa facciata che ispirò d’Annunzio. Volendo c’è il Museo del Duomo di Guardiagrele, il Don Domenico Rossi, in 3 grosse sale di una cripta medioevale e pezzi di oreficeria sacra. Ci sono opere del 14° secolo fino al ‘700 come statue, reliquiari di legno, la Madonna dell’Aiuto (sempre di legno, dipinta e dorata) e altre cose. Cose che sono state anche riprese dopo diversi furti (e un terremoto grave).
Oppure come ulteriore cosa da vedere c’è il Museo del Costume e della Tradizione di Guardiagrele, con 700 reperti fra ‘800 e ‘900 divisi in 3 sale piene di storia. Trovate la gallery qui, per farvi un’idea della mole di cose da vedere sull’artigianato locale che da sempre ha caratterizzato Guardiagrele. Come ultima cosa che potreste voler vedere è il Museo Permanente della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, dove dal 1° al 20 agosto ogni anno fanno la mostra.
Bocca di Valle, il punto di partenza per l’Anello della Cascata di San Giovanni, si raggiunge facilmente da Guardiagrele. Sta a 5 km dal centro di Guardiagrele. Per indicazioni dirette toccate qui.
Bocca di Valle è ben segnalata, c’è un grosso cartello di legno che indica l’inizio del sentiero. Il percorso per la Cascata di San Giovanni è bello attrezzato e ci stanno i segnali bianco e rossi.
Guardiagrele si raggiunge facilmente con macchina, bus e treno. Per indicazioni dirette toccate qui.
Crediti foto: majexperience.it. Tutti i diritti riservati.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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