C’è un percorso che gira intorno ad una delle città d’arte più belle del centro Italia: è lungo 150km ed è un sogno passo dopo passo

Emma Valenti  | 09 Dic 2023
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Un giro ad anello unico nel suo genere, un percorso di scoperta e meraviglia che parte dall’amore per l’Umbria. Il punto di partenza e di arrivo è la fantastica Orvieto. 150 km che ci parlano di chicche e perle nascoste, tra tappe intermedie che ci guideranno verso un cuore che ci batte un po’ più forte in petto. È inevitabile, l’emozione è palpabile nell’aria come foglie che svolazzano libere, portate dal vento. Andiamo alla scoperto dell’Anello dell’Orvietano.

Scheda tecnica

  • Lunghezza: 150 km circa
  • Tempo di percorrenza: 10/11 giorni a piedi
  • Punto di partenza: Orvieto
  • Punto di arrivo: Orvieto
  • Tipologia di percorso: giro ad anello
  • Difficoltà: E
  • Dislivello: 700 m circa

Alla scoperta della magia dell’Anello dell’Orvietano: tra boschi e paesaggi da sogno

Finalmente, dopo tanta aspettativa e notti passate a sognare, incominciamo l’Anello dell’Orvietano. Siamo pronti. Innanzitutto, da Orvieto, dobbiamo procedere verso il meraviglioso lago di Corbara. Passeremo quasi tutto il tempo immersi nella natura più mozzafiato, per poi percorrere per un tratto il parco fluviale del Tevere. Dovremo seguire le indicazioni per il borgo di Osa e Colonnetta di Prodo. L’Anello dell’Orvietano è appena cominciato, eppure sentiamo già una sferzata di vita. Il prossimo passo sarà continuare verso il Monte Peglia. Ecco che la flora e la fauna regnano sovrane. Successivamente, passeremo per il paese di San Venanzo, per poi puntare verso il borgo di Montegiove. Se lo vorremo, avremo anche l’onore di visitare l’antico convento francescano della Scarzuola. Giungeremo in seguito all’abitato di Montegabbione, dopo essere passati per Castel de Fiori. Da questo punto in poi, iniziamo ad invertire la rotta verso sud.

L’Anello dell’Orvietano: l’inizio del ritorno

Anello dell'Orvietano

Puntiamo il borgo di Santa Maria ed il paese di Fabro. Seguiremo poi le direzioni per Allerona. La natura ci circonda, per condurci all’interno di stradine che parlano di pace. Il nostro prossimo passo è quello di entrare all’interno di una vastissima area boschiva: signore e signori, ecco a voi la Selva di Meana. E come se la meraviglia non fosse già abbastanza, tra questi fitti e meravigliosi boschi ritroviamo la bellissima Villa Cahen. Si tratta di una costruzione in stile liberty, con giardini che spaziano ampiamente con gli stili. Andiamo dallo stile italiano, a quello inglese, a quello giapponese. Qui faticheremo un po’, ma l’Anello dell’Orvietano arriverà a presentarci la nostra prossima meta: Castelviscardo. La foresta ci abbandona, per lasciarci a piccole vie di paese. Passeremo per il borgo di Benano per giungere poi a Castelgiorgio. Instancabili, continuiamo a spron battuto verso Sugano, giungendoci tramite la campagna. Una volta raggiunto, non manca molto per completare l’Anello dell’Orvietano. Dovremo soltanto attraversare Canonica, ed Orvieto è in lontananza, ci sta aspettando. Saremo vicino a Tamburino e Gabelletta. Da qui, circa due chilometri in salita ci riporteranno al centro di Orvieto.

Informazioni utili

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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