Lago di Ledro, il gioiello “sospeso” del Trentino Alto Adige

Redazione  | 26 Set 2017
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A metà strada tra la Valle del Chiese e il Lago di Garda, durante il nostro trekking in Trentino Alto Adige, incontriamo lui: il Lago di Ledro.

Poco più di 2 chilometri quadrati, una profondità che arriva quasi ai 50 metri e soprattutto delle acque così limpide che vi si può fare il bagno, temperature permettendo!

E sì, perché nonostante qui l’altitudine sia inferiore ai 700 metri, la presenza delle alte vette del Chiese tutt’intorno rende il clima piacevolmente fresco, facendo diventare il Lago di Ledro una pregiatissima destinazione quando si parla di trekking, escursioni o anche semplicemente di una passeggiata nella natura.

Non solo natura, però: il Lago di Ledro è anche storia, con il Museo delle palafitte, che ci permette di conoscere meglio la civiltà palafitticola dell’Età del Bronzo, e con le trincee della Grande Guerra, essendo stata questa, nel periodo 15-18, una zona di combattimenti tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico.

1 Informazioni utili

Lunghezza10,4 chilometri
Durata3 ore (senza soste)
Principali punti attraversatiMezzolago, Pieve di Ledro, Val Maria, Pur
Livello di difficoltàFacile
Dislivello242 metri in ascesa, 242 in salita
Tipologia di itinerarioPasseggiata, MTB
Partenza e arrivoMuseo delle Palafitte di Ledro (Molina di Ledro)

2 Lago di Ledro. L’itinerario

Lago di Ledro

Lago di Ledro, non solo trekking: barca a vela, tuffi, MTB. Sono tantissime le possibilità per esplorarlo al meglio

Il nostro trekking tour del Lago di Ledro parte dal Museo delle palafitte del Lago di Ledro, costruito tra gli anni Sessanta e Settanta, e che si basa sui ritrovamenti degli insediamenti palafitticoli effettuati dapprima nel 1929 e successivamente nel 1936-1937 in seguito all’abbassamento del livello delle acque del Lago di Ledro, che permise queste fortunose scoperte archeologiche.

Lasciamo il Museo delle palafitte e ci immettiamo sulla SS240 , camminando per circa un chilometro e mezzo in direzione di Mezzolago, che raggiungiamo dopo aver camminato su Via Belvedere e Via San Michele per un ulteriore chilometro.

Proseguiamo ancora verso nord-ovest, in senso antiorario dunque, con direzione Pieve di Ledro, tra le principali località ad affacciare sul Lago di Ledro. Questo tratto del trekking, di poco superiore ai 2 chilometri, prosegue sempre sulla SS240, toccando Via Nuova, fino al centro di Pieve, che, come le molte località vicine, è una frazione di Ledro.

Spazio ora alle rive occidentali del Lago di Ladro, con il terzo tratto di strada che ci porta a Val Maria, con 2 chilometri di percorso che toccano l’entroterra del lago ma anche le sue sponde, con un percorso sostanzialmente pianeggiante e alcuni punti in lieve salita.

Da Val Maria, un piccolo insediamento con alcuni residence privati, ci spostiamo dunque verso sud-est, con destinazione finale il Museo delle Palafitte di Ledro, che raggiungiamo con una bella camminata tra Pur e Molina di Ledro per un totale di 3 chilometri sul tratto, e di 10 chilometri e mezzo in tutto.

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