Si trova in Piemonte e di nero ha solo il nome: scopri il trekking all’incantevole lago della Valle Maira

Maria Bolettieri  | 10 Gen 2025
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Incastonato tra le Alpi Cuneesi, in Piemonte, questo incantevole specchio d’acqua sembra essere uscito da una fiaba: scopriamo insieme il trekking al Lago Nero della Valle Maira!
Siamo a 2.283 metri di altitudine, al cospetto di Rocca la Meja, una delle cime più iconiche di questa valle. Qui il silenzio della natura incontra la bellezza della montagna, donandoci un momento di pura magia nell’ammirare le acque cristalline in cui si riflette lo spirito di questi luoghi.

Quella al Lago Nero è fra le più belle escursioni in Valle Maira. Se tra primavera ed estate il paesaggio attira i trekker per i meravigliosi paesaggi che si tingono di verde, l’autunno è perfetto per fotografare il foliage. L’inverno invece è l’ideale per chi desidera avventurarsi con ciaspole o ramponcini per esplorare in trekking questa gemma del Piemonte!

Scheda tecnica

  • Punto di partenza e arrivo: Parcheggio Preit (CN)
  • Lunghezza: 12,6 km circa
  • Tempo di percorrenza: 5h 01’ (senza soste)
  • Dislivello: 740 m
  • Difficoltà: difficile
  • Periodo consigliato: tutto l’anno

Trekking al Lago Nero: gioiello nascosto del Piemonte


Siamo nei territori che fanno parte del comune di Canosio, in provincia di Cuneo. Quest’ultima dista circa un’ora da Preit, punto di partenza del nostro trekking in Piemonte. Qui potrete lasciare l’auto. Dopo circa 1,5 chilometri di passeggiata sulla strada che porta al Colle del Preit, si attraversa il fiumiciattolo passando davanti a Grange Selvest. Se volete risparmiarvi la camminata, anche nei pressi di questo alloggio turistico montano vi è un parcheggio, ma occorre verificare se è aperto nei mesi invernali, nel caso potrete partire da qui.
Il percorso prosegue costeggiando la Grange Colombero Sottano. Inoltrandosi fra fitti boschi, avvolti dal fascino della natura, si giunge alle spalle del Monte Baret con i suoi 2.306 metri.

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Panorama sulle montagne della Valle Maira

Seguendo la segnaletica si arriva nei pressi della Grange Chiacarloso. Costeggerete quindi il Monte Bert che supera il Baret di soli 88 metri.
Un ultimo tratto in salita ed ecco il Lago Nero profilarsi davanti a voi: da qui il panorama è magnifico! Non solo vedrete i colori del panorama circostante, contornato da larici, riflettersi nello specchio d’acqua, ma avrete l’opportunità di ammirare una splendida cornice: Rocca la Meja.

Con i suoi 2.830 metri e la cresta affilata, questa è una delle più belle formazioni di roccia calcarea dolomitica. Il sentiero del rientro passa accanto a Grange Culausa e torna verso Grange Selvest.

In Valle Maira: tra escursioni, leggende e curiosità

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Rocca la Meja vista dal Vallo Alpino Opera 311
La Valle Maira è davvero un paradiso per le escursioni. A partire da Rocca la Meja, qui troviamo non solo un esempio di rara bellezza, ma anche un luogo che conserva la memoria storica degli eventi della II Guerra Mondiale. Proprio sulla pietraia nord occidentale della vetta, nel gennaio del 1937 una truppa di 23 alpini perì sotto la valanga che si staccò dalla sua parete.

Allo stesso tempo la valle è simbolo del turismo lento con i suoi Percorsi Occitani. Dal trekking alle arrampicate, dallo scialpinismo alle ciaspole numerose sono le esperienze che potrete fare in quest’angolo di Piemonte. Oltre al fascino della natura vi saprà incantare anche con le sue leggende e tradizioni.


Grange in Valle Maira

La cultura contadina era fortemente radicata nel paesaggio montano. Lo testimoniano le numerose “grange” che ancora oggi si possono incontrare lungo i sentieri. Le case in pietra situate fra i boschi erano un tempo dei veri e propri granai, da cui il nome. Queste antiche strutture rurali erano abitate da comunità agricole che avevano il compito di gestire il lavoro della terra e conservare i prodotti agricoli.

Dai folletti alle streghe la Valle Maira è ricca di leggende e fiabe legate ai miti della foresta. Come in molte altre zone del Piemonte, anche qui si raccontano le storie delle “masche”, figure simili a streghe diaboliche che abitano i boschi e le montagne. Queste avevano il potere di trasformarsi in animali, curare malattie o, al contrario, portare sventure.
Se volete immergervi in un’altra fiaba invernale in Piemonte, approfittate del trekking che giunge al bosco di Salbertrand con le ciaspole!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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