Isole Eolie, Panarea il villaggio preistorico di Cala Junco

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 19 Giu 2023

Un sentiero facile e panoramico per tutti gli amanti della natura che dal porto di Panarea conduce attraverso magnifiche spiagge e baie dalle acque trasparenti alla scoperta del cuore più antico della più piccola delle incontaminate Isole Eolie: il villaggio preistorico di Cala Junco nei pressi di Punta Milazzese.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 1h30
  • Distanza: 4 Km
  • Dislivello: 100 md*
  • Difficoltà: Sentiero Escursionistico (E)
  • Segnavia percorso: cartelli per Cala Junco
  • Periodo adatto: Tutto l’anno
  • Dove parcheggiare: arrivo in aliscafo senza auto dal porto di Panarea

Itinerario

panarea_acqua

Lasciato l’imbarcadero si va a sinistra passando davanti al bar Da Carola e proseguendo per il Lungomare Giuseppe Cincotta, per prendere quindi a destra via San Pietro che porta verso l’interno di Panarea.
Si passa tra le case bianche lungo vicoletti caratteristici che presentano la possibilità di “perdersi” (consigliato, ma solo a chi ha tempo a disposizione ed è disposto a vagabondare anche un po’ a caso). Si percorre quindi il Lungomare Cincotta fino alla rampa in salita che girando verso destra porta verso l’interno della borgata. Aggirati un paio di hotel si prende la scalinata a sinistra che passa rasente le case inoltrandosi tra vicoletti che sfiorano minuscoli cortili ombrosi, per prendere poi via San Pietro, a sinistra.

Percorrendo via San Pietro si tiene la sinistra in salita leggera e costante passando davanti ad alcuni locali commerciali mentre le pareti rosse delle rocce dominano il borgo. Una brevissima deviazione verso sinistra porta ad una statua votiva dedicata a San Giovanni al Monte, con curiose formazioni di piccole grotte alle spalle. Poco oltre, ecco apparire la mole della parrocchiale di San Pietro dalla cui terrazza frontale si apre una superba visuale verso il mare. Edificata nel XIX secolo, parte da qui la processione dei festeggiamenti al santo che si svolgono il 28-29 giugno. La statua scende da questo punto lungo le vie della borgata, per poi esser portata su una imbarcazione con la quale effettua il giro dell’isola.

Sotto all’edificio sacro, nei locali che un tempo erano una cisterna ed un magazzino, si trova il Museo d’Arte Sacra, sezione distaccata del Museo Archeologico Barnabò Brea, di Lipari. Nello specifico, qui vengono giustamente presentati per lo più reperti trovati in Panarea.
Si va alle spalle della chiesa per prendere via Drautto verso sinistra (cartello in piastrelline “villaggio preistorico Cala di Junco 40’), percorrendo una bella strada sospesa sul mare, fiancheggiata a tratti da candidi edifici e fiori coloratissimi, che porta alla borgata Drautto il cui nome evoca gli antichi assalti del corsaro di origine turca Draught, personaggi reale passato alla storia con molti nomi: Draut, Dragut, Dargut; fu uno dei più grandi ammiragli del Sultano dell’Impero Ottomano che agli inizi del Cinquecento devastò spesso, con grande crudeltà, le coste italiane, affrontato più volte dall’ammiraglio genovese Andrea Doria.
Si attraversa la bella borgata dalle bianche case ricche di dettagli decorativi fino ad un bivio evidente. Si va a sinistra, in discesa (a destra si sale fino a Punta del Corvo, 421 m) tenendosi su asfalto. Alzando gli occhi si vede ben evidente la cima rocciosa della Punta del Tribunale (257 m) mentre davanti a noi appare, alle spalle di un primo capo, la meta: Punta Milazzese.

Giunti ad una sbarra si prende nuovamente a sinistra, sempre su asfalto, percorrendo un tratto che sovrasta la spiaggia di Drautto (non visibile dalla strada) per arrivare a Cala Zimmari, una mezzaluna nero-rossiccia che si inoltra nelle acque permettendo lunghe passeggiate sul basso fondale e tuffi in tutta tranquillità per i nuotatori più piccoli.
Si scende ora proprio sulla spiaggia, sabbiosa e piacevole, attraversandola completamente fino a raggiungere gli scalini che si trovano dalla parte opposta.
La scalinata si trasforma presto in una bella selciata che porta a toccare la quota più elevata dell’intero percorso (50 m). All’unico bivio presente si prende a sinistra inizialmente in piano e poi in discesa. Alla curva, ecco apparire Punta Milazzese, raggiungibile grazie ad un incredibile passaggio a strapiombo (nessun pericolo, la selciata è ampia).

Attraversato lo stretto passaggio, che doveva rappresentare un sicuro rifugio, ecco un antico villaggio. Sono rimasti solo le basi circolari delle ventidue capanne risalenti al XV-XIII secolo a.C. ma il sito è molto suggestivo per la posizione incredibile, circondato dal vuoto delle scogliere per tre lati, davanti ad un mare dall’incredibile colore su cui emergono le sagome di Salina e Lipari. I reperti ritrovati (ceramiche, pentole, macine…) sono oggi esposti nel museo.
A circa metà del passaggio che porta al villaggio preistorico, a sinistra tornando, parte la ripida discesa che porta alla spiaggia di Cala Junco, dai grossi sassi tondi e molto evocativa, circondata da alte pareti che fan da quinta scenografica ad un mare che varia in tutte le tonalità del verde e del blu.
Il ritorno avviene sulla via medesima dell’andata.

Panarea

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È l’isola più piccola dell’arcipelago delle meravigliose Eolie e non significa solo mondanità, ma anche incontri memorabili con la bellezza della natura. Tre chilometri quadrati o poco più di puro incanto, luci e colori. L’isola è anche la più antica, e con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, costituisce un microarcipelago fra Lipari e l’isola di Stromboli posto su un unico basamento sottomarino.

Il villaggio preistorico di Cala Junco

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Il villaggio preistorico fu abitato tra il XV ed il XIII secolo a.C e si trova su una formidabile fortezza naturale difesa da tre lati dal mare. Anche il quarto lato era ben difeso dallo stretto passaggio e da una torre a base quadrata.
Oggi restano le basi di 22 capanne a pianta circolare, ma dovevano essere molte di più poiché l’erosione naturale della costa ne ha certamente distrutte diverse mentre altre si trovano oggi a metà. Uno degli edifici aveva pianta rettangolare, una differenza che, probabilmente, indica che avesse una qualche funzione pubblica. Al suo interno, infatti, sono stati ritrovate belle ceramiche micenee (oggi custodite al Museo Archeologico). Dalle tracce di incendi e dal numero di reperti ritrovati si suppone che il villaggio venne probabilmente abbandonato in tutta fretta verso la fine del 1300 a.C.

Informazioni utili

Passeggiata facile adatta a tutti, soprattutto fino Cala Zimmari.
Isola Panarea Turismo: www.turismoeolie.com
guida Le più belle passeggiate in famiglia sulle Isole Eolie – Graphot editrice: https://www.graphot.com/scheda-libro/annalisa-porporato-franco-voglino/a-piccoli-passi-sulle-isole-eolie-9788899781521-614808.html 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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