Quando parliamo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia parliamo di una reale meraviglia della natura sita, a sua volta, in un’altra meraviglia: la Puglia. Vivere questo parco significa guardare al rispetto per la natura e in particolare per la biodiversità.
L’area del parco ingloba 13 comuni della Regione Puglia siti nelle province di Bari e BAT (Barletta- Andria- Trani): Altamura, Andria, Ruvo di Puglia, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Corato, Spinazzola, Cassano delle Murge, Bitonto, Toritto, Santeramo in Colle, Grumo Appula e Poggiorsini.
Ciascuno di questi comuni si distingue in ambito nazionale e internazionale per paesaggio, archeologia, flora, fauna, geologia ed ambiente rurale. Il parco che comprende le Comunità montane della Murgia Nord Occidentale e della Murgia Sud Orientale è stato istituito con il D.P.R. 10 marzo 2004 e si estende per 68.077 ettari.
La vegetazione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è davvero indescrivibile e cambia di netto da un periodo all’altro dell’anno. Siamo in una zona tanto particolare da rappresentare una realtà unica non solo in ambito extraterritoriale, ma anche all’interno della stessa Regione Puglia.
Si passa, così, dal rosso dei papaveri al giallo dorato del grano, paesaggi che non sembrano avere orizzonti in cui l’occhio si perde e si disperde sotto il punto di vista visivo ed emozionale.
Non a caso, già l’imperatore Federico II di Svevia avevo scelto il Parco per edificarvi alcune tra le più importanti opere architettoniche non solo d’Italia, ma del mondo. Prima tra tutte, vi è il Castel del Monte intorno al quale sono fiorite numerose leggende e che lascia a bocca aperta il turista che lo visita, spingendolo a tornarvi più volte.
Tanti altri sono i castelli e le chiese rupestri degne di nota, tante che non si fanno in tempo a menzionare in un articolo di media lunghezza.
Solo per citarne alcune, diremmo il castello di Gravina, il Castello del Garagnone, la Chiesa di San Michele delle grotte, la Chiesa della Madonna della Stella ma anche l’area archeologica di Botromagno, le cattedrali romaniche e le necropoli.
Che dire poi delle costruzioni rurali a secco del Parco Nazionale dell’Alta Murgia? Esse sono una delle più grandi testimonianze del rapporto simbiotico tra l’uomo e la natura, in primis tra gli agricoltori, i boscaioli e gli allevatori di ieri e di oggi.
Nel 1993, presso il Pulo di Altamura, è stato rinvenuto un esemplare di ominide che ha vissuto qui in preistoria, esemplare conservato perfettamente risalente all’epoca tra i 200 mila e i 400 mila anni fa.
Sfrecciare nel Parco dell’Alta Murgia in mountain bike tra biancospini e prugnoli d’inverno e tra tulipani selvatici, gladioli e orchidee nella bella stagione, non ha prezzo.
Consigliatissimo l’itinerario Ciclovia Jazzo Rosso – San Magno – Castel del Monte lungo circa 65 km e composto a sua volta da sette itinerari. Gli iter sono percorribili in parte a piedi e in parte in bici. Alcuni tratti, persino a cavallo.
In ogni caso, per i più pigri, va detto che la maggior parte delle zone di rilievo sono visitabili giungendo in auto.
In particolare, oltre all’itinerario di ciclovia, consigliamo i seguenti tre nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia:
Dal Costone Murgiano, proseguire sino alla cave dismesse di bauxite. Da non perdere la voragine del Cavone. Il tour dura circa 6 ore.
Lasciando l’auto a Gravina, imboccare il sentiero da percorrere a piedi di grado semplice che conduce alla tomba a Grotticella, piccola necropoli di grande importanza dove sono stati rinvenuti resti riconducibili all’età del Bronzo Antico. Il ritorno è previsto a Gravina. Anche questo iter dura circa 6 ore.
L’itinerario si snoda lungo la cosiddetta Via dei castelli indissolubilmente legata a Federico II. La partenza è fissata dal Castello del Garagnone e l’iter è percorribile in auto anche se in bici ha decisamente un altro fascino, con o senza neve.
Le stazioni di riferimento sono Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Bitonto, Ruvo, Corato e Andria.
Una volta giunti all’aeroporto di Bari-Palese, andare in treno o in auto a Bari e poi da lì ad Altamura o a Gravina in Puglia. La percorrenza è di circa un’ora.
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