Taglia in due gli Appennini e collega Bologna e Firenze con un percorso ricco di storia e scoperta

Adriano Bocci  | 16 Mag 2025
Via degli Dei. Shutterstock_2519197851
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Oggi partiremo per un cammino che attraversa alcuni monti quali: Monte Adone, Monte di Giove, Monte Venere e altri…ebbene sì, stiamo parlando della mitica Via degli Dei! Andiamo dunque alla scoperta di questo meraviglioso percorso che ci lascerà senza parole e, in tutta probabilità, anche senza fiato. Zaino in spalla, si parte.

Il percorso alla Via degli Dei

1 tappa della Via degli Dei – da Bologna a Badolo

La spettacolare Basilica di San Petronio che domina la Piazza Maggiore di Bologna, punto di partenza per la Via degli Dei - IS: 1297186169
La spettacolare Basilica di San Petronio che domina la Piazza Maggiore di Bologna

La prima tappa ci avvia al cammino con gradualità, iniziando in piano ma diventando progressivamente collinare, con un dislivello positivo significativo. Dalla stazione FS di Bologna imbocchiamo via Indipendenza per arrivare a Piazza Maggiore. Ultimo sguardo a Piazza Maggiore e partiamo prendendo via D’Azeglio, passando davanti alla casa dove abitò Lucio Dalla per poi proseguire sotto i portici di via Saragozza. Attraversiamo l’arco Buonaccorsi, per poi giungere ai primi gradini che ci fanno scorgere l’arco del Meloncello.

Salendo le scalinate delle Orfanelle arriviamo a San Luca. Un ultimo sguardo al panorama mozzafiato della città e dei suoi dolci colli e scendiamo fino al parco Talon, da dove cammineremo lungo il fiume fino a giungere a Sasso Marconi. Proseguiremo poi per Ganzole fino a raggiungere Badolo.

2 tappa – da Badolo a Madonna dei Fornelli

La bellissima ed imponente scogliera di Badolo fotografata al calar della sera - IS: 1059551916
La bellissima ed imponente scogliera di Badolo fotografata al calar della sera

Ora da Badolo ci avventuriamo sul percorso appenninico attraverso la riserva del Contrafforte Pliocenico. Raggiungeremo Monte Adone, ad un’altezza di 654 m. Potremo scegliere ora di fare una sosta per godere del panorama mozzafiato, ricaricandoci con un buon panino ed idratandoci a dovere per recuperare le energie. Gambe in spalla e iniziamo la discesa fino a Brento, per poi proseguire tra boschi e castagneti, attraversando Monzuno e risalendo fino a raggiungere Madonna dei Fornelli, che sta sui 775 m.

Qui le opzioni per alloggiare non mancano ma è consigliabile (consigliabile è pure riduttivo) pernottare con un certo anticipo. Lungo questo pezzo di percorso della Via degli Dei apprezzeremo molti castagneti, ché alcuni fra questi alberi sono secolari.

3 tappa – da Madonna dei Fornelli a Passo della Futa

Questa parte di percorso è particolarmente impegnativa. Tuttavia, la nostra fatica verrà ripagata a dovere. Cammineremo su sentieri di montagna dalla bellezza senza precedenti, godendo di stupendi panorami e scorci storici, percorrendo dei tratti davvero spettacolari della Flaminia militare fino a raggiungere passo della Futa a 903 metri di quota.

4 tappa della Via degli Dei – passo della Futa – San Piero a Sieve

Ora cammineremo principalmente su sentieri montani dell’Appennino tosco-emiliano, trottando come cavalli, dove attraverseremo meravigliosi boschi con relative viste. Dove arriviamo? Al Passo dell’Osteria Bruciata, che è un amore. Da qui scenderemo fino al borgo di Sant’Agata e poi a San Piero a Sieve. Potremo cogliere l’occasione per visitare il Convento del Bosco ai Frati.

5 tappa – San Piero a Sieve – Vetta Le Croci

Durante questa tappa della Via degli Dei attraverseremo la conca del Mugello, e se avremo scelto di intraprendere il nostro viaggio nel periodo della fioritura dei girasoli (da giugno ad agosto) godremo di un’esperienza ancora più indimenticabile e di una bellezza indescrivibile. Potremo vedere tante cose e fare il pieno di esperienze indelebili: borghi fioriti, boschi stupendi, raggiungendo luoghi impregnati di storia e religione come il Castello del Trebbio, il Convento di Montesenario e, opzionalmente, la Badia del Buonsollazzo. Raggiunto il passo Vetta Le Croci a quota 518 m ci ristoreremo e ritempreremo, essendo alla vigilia dell’ultima tappa, orgogliosi di essere arrivati fino a qui.

6 tappa – Vetta le Croci – Firenze – 18 km

Stupenda vista aerea di Firenze al tramonto - IS: 1465539636
Stupenda vista aerea di Firenze al tramonto

Da Vetta Le Croci partiremo per l’ultima tappa della Via degli Dei, manca ormai veramente poco e scenderemo verso la nostra meta: Firenze. Ammiriamo il paesaggio circostante mentre passo dopo passo ci avviciniamo a Fiesole. Questa città merita una visita, sembra proprio una terrazza su Firenze e già dal IV secolo a.C. risulta essere una delle più importanti città etrusche. Da Fiesole ci avviciniamo sempre più a Firenze riempiendoci gli occhi alla vista delle splendide colline toscane, e con il cuore gonfio di gioia concludiamo la Via degli Dei raggiungendo Piazza della Signoria.

Cosa sapere sulla Via degli Dei

Antica strada romanda della Flaminia Militare
Antica strada romanda della Flaminia Militare

Questo tracciato storico fu percorso dai romani, viandanti e mercanti, e in parte si sovrappone a tracciati forse etruschi: era una via degli affari. E difatti fu una vera e propria strada grazie ai romani, la Flaminia Militare, seppur caduta un po’ in disuso nel Medioevo e poi riscoperta. Per come lo conosciamo ai nostri tempi, questo cammino nasce negli anni ‘80 dall’idea di un gruppo di amici appassionati di trekking del C.A.I. di Bologna, che pensarono bene di ideare ed intraprendere questo lungo percorso partendo da Bologna, percorrendo le montagne dell’Appennino tosco-emiliano fino ad arrivare alla splendida Firenze premiandosi con la gustosissima carne fiorentina, tipica della Toscana.

La Via degli Dei è suddivisa in tappe di massimo 30 km al giorno, da calibrare in base alle proprie esigenze e capacità, dato che incontreremo diversi dislivelli abbastanza impegnativi. La bellezza di questo cammino, per il quale è bene essere fisicamente ben allenati e organizzati, dotandosi di una buona ed adeguata attrezzatura, è che durante il percorso ci si sorprende continuamente e si vive un’esperienza memorabile nell’incontrare borghi, monasteri, castelli, natura suggestiva, i crinali della Futa, le foreste dell’Appenino, il Contrafforte Pliocenico e tanto altro.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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