La provincia di Belluno nasconde molte sorprese…ma questa è unica nel suo genere. Ci troviamo di fronte ad un lago con un colore che lascia nei nostri occhi una firma di meraviglia. Ritorniamo bambini, godiamo nel trovare sfumature del Lago di Sorapis che ci sembrano provenire da un altro pianeta, ma siamo sulla Terra. Questo incredibile angolo bellunese ci permette di scollegare la nostra mente, dimenticarci di tutto ciò che non è la bellezza di fronte a noi. Andiamo alla ricerca di come raggiungere questo posto che riempie la nostra anima di gioia.
Per godere di questa meravigliosa escursione ci conviene partire la mattina presto, poiché il sentiero CAI 215 è piuttosto frequentato. Per arrivare a Passo Tre Croci, percorreremo 9 km in auto da Cortina di Ampezzo (3 km se partiamo invece da Misurina). Una volta parcheggiata la macchina, seguiamo le indicazioni per il sentiero CAI 215. Non è richiesto un allenamento ad alti livelli, ma dovremo stare attenti ad alcuni tratti esposti, ma seriamente esposti (attrezzati con funi metalliche); oltretutto, faremo meglio ad essere abituati alla salita. Serve passo sicuro e assenza di vertigini, che le cenge strette con cavi NON sono banali per tutti).
Il dislivello non è esagerato, ma la parte difficile è che esso si concentra in pochi punti che salgono piuttosto velocemente. La prima parte è immersa in un bosco incantato, con degli scorci su Popena e Cristallo, e una buona visibilità pure sui Cadini di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo.
Dopo questa prima parte relativamente pianeggiante, segue un tratto caratterizzato da scale metalliche e punti esposti su una cengia. Superati questi punti un po’ difficoltosi, la nostra vista sarà deliziata da Rifugio Alfonso Vandelli, perfetto per una pausa foto con vista spettacolare: da qui potremo già ammirare il meraviglioso Lago di Sorapis. Da qui, in men che non si dica (roba di qualche minutino in discesa), saremo a destinazione.
Una volta arrivati di fronte a questa meraviglia non potremo fare altro che chiederci…cosa dà a questo capolavoro un colore così intenso? La risposta giace nelle polveri rocciose che il ghiacciaio omonimo porta all’interno del lago, attraverso il suo scioglimento. Il Lago di Sorapis è meraviglioso in tutte le stagioni, ma la fine primavera e l’estate sono le più consigliate poiché lo sciogliersi del ghiacciaio avviene in questo periodo. È questo che dona a questo gioiello bellunese la capacità di brillare di queste sfumature così intense.
In base alla luce che lo colpisce, riusciamo a vedere una varietà di azzurro veramente fenomenale. Si va dal celeste, al verde acqua, al turchese, al blu intenso. Ogni qualvolta che gettiamo lo sguardo su questo capolavoro di Madre Natura, ci sembra sempre di vedere un colore diverso affascinare i nostri occhi. Ecco che tornare è difficile, poiché ogni minima sfumatura cattura la nostra attenzione.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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