Camminando sulle coste del Portogallo per uno dei percorsi di trekking più selvaggi al mondo: scopri la Rota Vicentina

Alessio Gabrielli  | 31 Mar 2024
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Chi non ha mai sentito parlare del Cammino di Santiago? Ecco. Quasi nessuno. Anche perché si parla del cammino più conosciuto in Europa e uno dei più importanti. Ma nella penisola iberica non è sicuramente l’unico, anzi, tra Spagna e Portogallo sono quasi infiniti gli itinerari a piedi. Uno di questi cammini è la Rota Vicentina in Portogallo, un percorso pazzesco lungo la costa oceanica del Sud del paese. È un trekking incredibile, che attraversa parchi naturali, costiere a picco sul mare, paludi e colline verdi ricche di fiori. Partiamo quindi alla scoperta della Rota Vicentina, il trekking nel Portogallo selvaggio.

1 Le varianti della Rota Vicentina

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La Rota Vicentina è un cammino con più varianti, che può arrivare fino a 400km nella sua versione più lunga. La rotta classica, però, è lunga circa 260km che, come vuole la tradizione, vanno percorsi lentamente, in sintonia col ritmo lento della vita nei campi che attraversa. Composta per lo più da strade rurali e di campagna, la Via Storica attraversa decine di villaggi e città e attraversa secoli di storia, oltre a regalare uno scenario sempre nuovo e in continua evoluzione. Attraversa, infatti, vallate e catene montuose, fiumi e torrenti oltre che ad affacciarsi spesso sull’oceano. La Via Storica parte da Santiago do Cacém e si dirige a Sud verso Cabo Sao Vicente, l’estremità Sud-ovest del continente europeo.

Si compone di 13 tappe da circa 20km al giorno, ma, come vuole la tradizione di chi affronta questo viaggio, è una rotta da percorrere tranquillamente. Non abbiate quindi paura di fermarvi e perdervi nei luoghi fantastici che attraversa come i boschi di querce e nei paesi rurali.

2 Il Sentiero dei Pescatori

È un sentiero alternativo sempre sul mare che segue le storiche tratte dei pescatori per arrivare alle spiagge e al mare. È una variante leggermente più impegnativa della via storica, sebbene sia poco più corta. Infatti, si sviluppa interamente sulle ripide scogliere che fanno da barriera all’Oceano Atlantico e nei sentieri che portano alle spiagge e poi risalgono. Il vento costante dal mare, la sabbia e le alte scogliere lo rendono sicuramente un’esperienza più avventurosa rispetto alla pacifica Via Storica, ma non per questo meno bella.

Anche in questo caso le tappe sono sempre 13, sebbene un po’ più impegnative ma più brevi. A differenza della Via storica il punto di partenza si trova a Sines, dove il Sentiero dei Pescatori si dirige subito verso l’oceano e lo segue fino a Cabo Sao Vicente e prosegue fino a Lagos.

3 Un viaggio nella natura e nella storia del Portogallo selvaggio

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La Rota Vicentina conserva tutta la sua particolarità nel fatto che si tratta di un viaggio sorprendente all’interno di un territorio selvaggio e protetto. Con oltre 110km di costa e 75 mila ettari di area protetta nel Parco Naturale do Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina il trekking regala un’esperienza unica in un ambiente ancora incontaminato. Se a questo si aggiungono gli oltre 300 giorni di sole l’anno e un clima mite si capisce perché sta diventando velocemente uno dei più popolari e preferiti da chi ama i lunghi cammini in contatto con la natura.

Anche l’ambiente costiero lascia mozzafiato; si passa dalle scure e impervie scogliere dell’Oltretago, casa di migliaia di specie di uccelli, a quelle bianche dell’Algarve ricche di grotte e fossili preistorici. Le dune di sabbia dell’Algarve e le pianure costiere che ospitano ogni autunno lo spettacolo degli uccelli migratori completano questo formidabile quadro di natura e ambiente in continuo mutamento mentre si cammina.

Tra le coste e le valli si trovano poi decide di insediamenti abitati, dove da millenni risiedono popolazioni di pescatori e agricoltori. Tutt’oggi gli abitanti mantengono in vita antiche trazioni, come per esempio la produzione di sughero, vino, miele, olio, ceramica e ovviamente la pesca. Si tratta di persone estremamente ospitali e che donano un tocco umano fantastico a questo trekking. Entrare nelle comunità e vivere tramite loro secoli di storia e tradizioni regalerà sicuramente un ricordo indelebile di questo viaggio.

Lungo la Rota Vicentina la natura rimane la cosa più importante e il testimone più bello di un paese variegato come il Portogallo. Ma in questi luoghi viene raccontata anche una storia che ci riguarda particolarmente. Sono i resti di archeologici di popolazioni del passato; tracce di alfabeti antichi ancora oggi indecifrabili, ma anche luoghi sacri e reperti che raccontano un passato di invasioni da parte dei pirati.

4 L’alternativa in bicicletta

La Rota Vicentina è un percorso da fare a piedi, sia nella sua variante tutta costiera che nella versione classica. Non per questo gli amanti del ciclismo sono esclusi da questa esperienza fantastica. Infatti, con oltre 1000km di percorsi da fare in MTB e gravel, l’area del Portogallo sudoccidentale è una destinazione ideale per chi vuole pedalare lungo i paesaggi della Rota. Un network ufficiale composto da oltre 38 percorsi di varie difficoltà rappresenta un’occasione imperdibile per i ciclisti per viaggiare in questo fantastico paese. Inoltre, per chi ha in mente un viaggio in bici più rilassanto esiste anche una sentieristica ufficiale e una rete di piste ciclabili che collegano Lisbona a Faro e che attraversano proprio l’area della Rota Vicentina.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor



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