Quando ci avventuriamo in escursioni invernali o in luoghi con climi freddi, uno dei problemi più comuni che possiamo incontrare è il rapido esaurimento della batteria dello smartphone a causa delle basse temperature. Con le temperature fredde che possono ridurre drasticamente la durata della batteria e persino causare lo spegnimento improvviso del dispositivo, è importante prendere le giuste precauzioni per assicurarsi che il nostro smartphone rimanga funzionante durante tutto il trekking. In questo articolo, esploreremo alcune strategie efficaci per proteggere lo smartphone dal freddo e massimizzare la durata della batteria durante le avventure invernali.
ridurre la luminosità dello smartphone
La luminosità dello schermo è uno dei principali consumatori di energia dello smartphone. Riduci la luminosità dello schermo al minimo necessario per una visualizzazione confortevole, specialmente durante le escursioni in condizioni di luce naturale limitata. Questa semplice regolazione può contribuire significativamente a preservare la durata della batteria del tuo smartphone. Ovviamente, a volte ci potrebbe venire voglia di vedere un video, oppure guardare Instagram. Tuttavia, queste non sono attività strettamente necessarie da svolgere, soprattutto durante un trekking rilassante nella natura. Ricordiamoci dunque di prediligere il contatto con i profumi, le viste mozzafiato, le emozioni che il mondo ci trasmette. Questo non risparmierà solo la batteria del nostro telefono, ma ci terrà presenti in un momento più profondo, un respiro preso con consapevolezza.
smartphone caricato con power bank
Un’altra soluzione pratica è portare con te batterie di riserva o power bank durante il trekking. Questi dispositivi portatili possono essere caricati in anticipo e utilizzati per ricaricare lo smartphone in caso di necessità durante il percorso. Assicurati di tenere le batterie di riserva al caldo per garantirne l’efficacia, conservandole in tasche interne del tuo abbigliamento o avvolgendole in un indumento isolante. Le batterie portatili possono essere veramente un salvavita, soprattutto quando andiamo a fare dei trekking particolarmente lunghi ed impegnativi. Magari, vogliamo fare un percorso lungo e dormire con il sacco a pelo sotto alle stelle. Queste esperienze restano nel cuore per sempre, ma è sempre molto importante prendere le giuste precauzioni per rendere il tutto il più sicuro possibile. Ciò, include poter essere rintracciabili in caso di bisogno, e dunque avere un cellulare carico. Ricordiamoci sempre che la prevenzione non è mai troppa.
Una delle prime cose da fare per proteggere lo smartphone dal freddo è mantenerlo al caldo. Ciò significa evitare di lasciare il dispositivo esposto alle temperature estreme per lunghi periodi di tempo. Quando non lo stai utilizzando attivamente, conserva lo smartphone nella tasca interna del giubbotto o in una custodia isolante per smartphone, in modo da ridurre l’esposizione alle basse temperature. Questo è un discorso che non funziona soltanto per le temperature estremamente fredde, ma anche quelle troppo calde. Anzi, potremmo dire che far surriscaldare il telefono è ancora peggio rispetto a farlo rimanere esposto al freddo estremo. Infatti, il surriscaldamento della batteria potrebbe far gonfiare la batteria stessa, rovinando permanentemente ed irreparabilmente il telefono. In questo caso, dovremo fare esattamente l’opposto, ossia tenere il telefono in un luogo che non sia costantemente esposto al Sole cocente.
funzioni dello smartphone
Durante il trekking in condizioni di freddo, è consigliabile disattivare le funzioni non essenziali dello smartphone che possono consumare inutilmente la batteria. Questo include il Bluetooth, il Wi-Fi e le notifiche push. Attivale solo quando davvero strettamente necessario e disattivale immediatamente dopo l’uso per conservare al meglio la carica della batteria. Naturalmente, a volte alcune funzioni sono vitali, soprattutto il GPS (anch’esso grande consumatore di batteria), in caso dovessimo aver bisogno di soccorsi (anche se ovviamente si spera di non averne mai bisogno). Tuttavia, il Bluetooth, il Wi-Fi e le notifiche push sono funzioni che possiamo tranquillamente trascurare. Sembrano tante regole, tante accortezze da prendere, ma non ci pentiremo quando nel momento del bisogno il nostro smartphone sarà carico. D’altronde, lo scopo della montagna è tenere il cellulare fuori dalla nostra mente.
Una delle migliori strategie per proteggere lo smartphone dal freddo è mantenerlo vicino al corpo. Tenere lo smartphone nella tasca interna del giubbotto o avvolgerlo in un panno isolante può aiutare a mantenere una temperatura più stabile e prevenire il rapido esaurimento della batteria dovuto al freddo esterno. Ricordiamoci tuttavia che questa soluzione va adottata esclusivamente in tali situazioni. Alcune ore con lo smartphone attaccato al corpo non ci uccideranno di certo, ma non dimentichiamoci mai della pericolosità delle radiazioni che il telefono emana. Senza sprofondare in inutili paranoie, dobbiamo restare pienamente consapevoli che questa soluzione non può accompagnarci tutti i giorni. In condizioni normali, è consigliabile tenere il cellulare lontano dal corpo quando non lo stiamo utilizzando. Non si tratta di un pensiero che ci sfiora normalmente, soprattuto al giorno d’oggi. L’uso continuativo e talvolta esagerato dello smartphone non solo ci lascia con meno batteria, ma è un problema sempre più frequente. L’uomo non dovrebbe essere dipendente dalla tecnologia, bensì quest’ultima dovrebbe essere al servizio dell’essere umano.
In conclusione, proteggere lo smartphone dal freddo durante il trekking invernale è essenziale per garantire che rimanga funzionante per tutta la durata dell’avventura. Seguendo questi semplici consigli e adottando le giuste precauzioni, puoi evitare che la batteria del tuo smartphone si scarichi prematuramente e goderti appieno le meraviglie della natura senza preoccupazioni.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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