Orientarsi senza bussola? Ecco come: 5 vecchi consigli su come utilizzare la natura che ci circonda per ritrovare la retta via

Emma Valenti  | 09 Feb 2024
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Nell’era digitale in cui ci troviamo immersi, con mappe digitali e GPS facilmente accessibili tramite smartphone e dispositivi tecnologici, può sembrare che l’arte di orientarsi senza bussola sia diventata una reliquia del passato. Tuttavia, ci sono momenti in cui le tecnologie moderne possono fallire o non essere disponibili, e sapere come orientarsi utilizzando la natura che ci circonda può essere un’abilità preziosa. In questo articolo, esploreremo cinque vecchi consigli su come utilizzare la natura per ritrovare la retta via, dalla posizione del Sole alla conoscenza delle stelle, offrendo agli avventurosi una guida pratica per navigare nel mondo senza l’ausilio di strumenti tecnologici.

1. Utilizzare il Sole come bussola naturale

Uno dei metodi più antichi e affidabili per orientarsi senza bussola è quello di osservare la posizione del Sole nel cielo. Il Sole sorge a est e tramonta a ovest, e a mezzogiorno si trova a sud nell’emisfero settentrionale. Per determinare i punti cardinali utilizzando il Sole, basta mettersi di fronte a esso con il braccio destro puntato verso est e il braccio sinistro verso ovest. In questo modo, il nord sarà alla tua sinistra e il sud alla tua destra. Questo metodo è particolarmente utile soprattutto durante il giorno, quando il Sole è visibile nel cielo. Oltre a determinare i punti cardinali, la posizione del Sole nel cielo può essere un indicatore utile per determinare l’ora del giorno. Conoscere l’ora può essere cruciale per la navigazione, specialmente quando si pianifica il percorso o si cerca un luogo per accamparsi. Ad esempio, un’ombra corta e diretta verso est indica che è mattina presto, mentre un’ombra lunga e diretta verso ovest segnala che è tardi nel pomeriggio. Queste informazioni possono aiutare a stabilire la direzione da seguire e a gestire il tempo in modo efficiente durante l’escursione.

2. Osservare la Luna e le stelle

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Anche di notte è possibile orientarsi utilizzando la natura, osservando la posizione della Luna e delle stelle. Nell’emisfero settentrionale, la stella Polare, o Stella del Nord, si trova a nord e può essere utilizzata come punto di riferimento per orientarsi verso questa direzione. La Luna può anche essere utile: in generale, sorge a est e tramonta a ovest, ma la sua posizione nel cielo può variare in base alla fase lunare. Osservando la Luna e le stelle, è possibile determinare i punti cardinali anche di notte. Oltre alla Stella Polare, ci sono altre costellazioni e stelle che possono essere utilizzate per orientarsi nel cielo notturno. Ad esempio, l’Orsa Maggiore può essere utilizzata per trovare la Stella Polare, poiché le due stelle che compongono l’orso puntano verso di essa. Inoltre, osservare la posizione della Luna può fornire indicazioni sulla direzione generale, specialmente se si conosce la fase lunare e la sua relativa posizione nel cielo.

3. Utilizzare la natura circostante come guida per orientarsi

orientarsi con il muschio

La natura circostante può offrire numerosi indizi su come orientarsi senza bussola. Ad esempio, le piante tendono a crescere verso la luce solare, quindi gli alberi potrebbero avere una maggiore crescita sul lato esposto a sud. Inoltre, la presenza di muschio su un lato degli alberi può indicare la direzione nord, poiché il muschio tende a crescere sul lato più fresco e umido. Anche gli animali possono essere indicatori utili. Ad esempio, le api tendono a costruire i loro alveari rivolti verso sud-est, per ottenere più sole al mattino. Osservare la direzione in cui volano le rondini o la posizione dei nidi degli uccelli può fornire indizi sulla direzione da seguire. Oltre agli alberi e alle piante, ci sono altri segni naturali che possono essere utilizzati per orientarsi nella natura. Ad esempio, la forma del terreno, come colline, valli e rilievi, può essere utilizzata per ottenere informazioni sulla direzione e sulla topografia della zona circostante.

4. Fare attenzione alle correnti d’aria e alle condizioni meteorologiche

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Le correnti d’aria possono essere utilizzate come indicatori per orientarsi nella natura. Ad esempio, in molte regioni, le brezze marine tendono a soffiare da ovest verso est durante il giorno e da est verso ovest durante la notte. Osservando la direzione delle correnti d’aria e delle nuvole nel cielo, è possibile ottenere informazioni preziose sulla direzione del vento. Di conseguenza, dunque, otterremo informazioni sulla direzione generale. Inoltre, le condizioni meteorologiche possono essere utilizzate per orientarsi. Ad esempio, le nubi tendono a muoversi da ovest verso est, quindi osservare la direzione delle nuvole nel cielo può fornire indizi sulla direzione del vento e quindi sulla direzione generale. Oltre alle brezze marine, è possibile utilizzare altri fenomeni atmosferici per orientarsi nella natura. La formazione di nuvole cumulonembi può indicare l’arrivo di un temporale da una determinata direzione. La direzione del vento può essere invece osservata dalla disposizione delle foglie sugli alberi o dalla direzione delle onde su un corpo d’acqua. Queste informazioni possono essere utilizzate per prevedere i cambiamenti meteorologici e adattare il percorso di conseguenza.

5. Utilizzare mappe e segni naturali

Infine, l’utilizzo di mappe e segni naturali può essere un metodo efficace per orientarsi senza bussola. Studiare le caratteristiche del terreno e fare riferimento a mappe topografiche può aiutare a identificare punti di riferimento e orientarsi nella natura. Inoltre, è possibile utilizzare segni naturali come fiumi, colline e formazioni rocciose per orientarsi. Ad esempio, seguire un corso d’acqua può portare a un insediamento umano o ad una strada principale. Salire su una collina, invece può offrire una visione panoramica della zona circostante. Le mappe topografiche sono uno strumento essenziale per l’orientamento senza bussola, poiché forniscono informazioni dettagliate sulla topografia della zona circostante, incluse altitudine, corsi d’acqua e punti di riferimento significativi. Seguire un corso d’acqua può inoltre portare a una sorgente o a una via di comunicazione, il che può rivelarsi di fondamentale importanza quando ci ritroviamo da soli nella natura.

Conclusioni: orientarsi senza una bussola? È possibile

In conclusione, anche senza l’ausilio di una bussola, è possibile orientarsi efficacemente nella natura utilizzando vecchi consigli e metodi tradizionali. Osservare la posizione del Sole, della Luna e delle stelle, fare attenzione alla natura circostante, alle correnti d’aria e alle condizioni meteorologiche, utilizzare mappe e segni naturali. Tutto ciò può offrire una guida affidabile per ritrovare la retta via, consentendo agli avventurieri di esplorare il mondo con sicurezza e consapevolezza.

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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