Il nuovo bonus montagna è stato proposto come un’iniziativa per incentivare gli investimenti nelle zone montane del Paese. Questa misura, attualmente in fase di approvazione parlamentare, mira a sostenere lo sviluppo economico e sociale di queste regioni, contrastando lo spopolamento e promuovendo la conservazione ambientale. Vediamo nel dettaglio come funziona e chi potrebbe beneficiarne. Una delle principali motivazioni alla base del bonus montagna è la volontà di contrastare portare più beneficio possibile ai comuni montani e di garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali. Le aree montane sono spesso esposte a sfide particolari, come cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico, e il governo intende fornire incentivi per promuovere la crescita economica e la tutela dell’ambiente in queste zone.
Spettacolare vista di chalet con sfondo sulle Dolomiti
Il bonus montagna prevede una serie di incentivi per promuovere l’insediamento di piccole e medie imprese nelle zone montane. Gli aspiranti imprenditori, con un’età massima di 40 anni, potrebbero beneficiare di un credito d’imposta utilizzabile nei primi tre anni di attività. Questo credito d’imposta sarà calcolato sulla differenza tra l’imposta ordinaria sul reddito dell’attività e l’imposta applicata con un’aliquota agevolata al 15%. Il governo ha stanziato 16 milioni di euro sotto forma di credito d’imposta per gli interessi passivi relativi agli investimenti, che potranno essere utilizzati nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, sono previsti contributi fiscali per gli imprenditori agricoli che investono in progetti volti a migliorare la sostenibilità ambientale delle loro attività. Questi contributi, pari al 10% degli investimenti effettuati, saranno disponibili dal 2024 al 2026, con un limite di 4 milioni di euro all’anno.
Vista del comune di Scanno, la cui unica frazione è Frattura
Oltre a incentivare l’insediamento di imprese e a promuovere la sostenibilità ambientale, il bonus montagna mira anche a contrastare l’abbandono dei terreni e delle proprietà nelle zone montane. Lo Stato, insieme alle Regioni e agli enti locali, si impegnerà a censire i terreni abbandonati e a recuperarli per riportarli in produzione. Questo potrebbe coinvolgere sia i cittadini locali che le associazioni o i consorzi interessati. Il bonus montagna rappresenta un’opportunità significativa per promuovere lo sviluppo economico e sociale delle zone montane del Paese. Offrendo incentivi agli imprenditori e promuovendo la sostenibilità ambientale, questa misura potrebbe contribuire a creare un futuro più prospero e sostenibile per le comunità montane. Tuttavia, sarà necessario un impegno congiunto da parte del governo, delle autorità locali e degli imprenditori per garantire il successo di questa iniziativa. Solo in tal modo sarà possibile massimizzare i suoi benefici per tutti coloro che vivono e lavorano nelle zone montane del Paese.
L’arrivo del bonus montagna è musica per le orecchie per gli escursionisti appassionati e gli imprenditori che lavorano nell’ambito turistico. Quest’opportunità potrebbe veramente rappresentare un potenziale punto di svolta per quanto riguarda il lavoro in montagna. Oltretutto, sappiamo bene che gli incentivi portano a maggiori guadagni per il settore interessato, dunque ci saranno anche di sicuro evoluzioni dal punto di vista economico. Un risvolto molto positivo sarà (si spera) uno stop allo spopolamento dei paesi in favore allo spostamento nelle grandi città. Insomma, sei pronto a vedere le tue escursioni diventare sempre più emozionanti?
Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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