Nuvole stratosferiche polari in Piemonte! Un’esplosione di colori domina i cieli del Torinese

Emma Valenti  | 20 Nov 2023
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Uno spettacolo che ci fa sentire piccoli, un fenomeno meraviglioso che colora i cieli del Torinese. Le nuvole stratosferiche polari hanno sfoggiato la loro bellezza, nei cieli piemontesi, durante la giornata di ieri: il 19 novembre 2023. Si parla di un evento talmente raro che i giornalisti islandesi sono subito pronti ad innondare il web di articoli non appena si verifica in Islanda. Ebbene, oggi vedremo che cosa è questo miracolo, come e quando si verifica. Teniamoci pronti ad essere sbalorditi dalla potenza della natura ancora un’altra volta.

Come si formano le nuvole stratosferiche polari

Queste particolarissime nubi, anche dette nubi iridescenti, appaiono di rado nei cieli quando si verificano condizioni molto particolari. Il soprannome “iridescenti” deriva dal fatto che i colori fluorescenti che riusciamo ad osservare sono simili all’iride di una bolla di sapone. Invece, la loro definizione di nuvole stratosferiche polari deriva dal fatto che questo fenomeno incredibile nasce nella bassa stratosfera. Ciò che rende possibile l’apparizione delle nubi stratosferiche polari è la presenza di umidità nella zona atmosferica dove esse si formano. I raggi solari filtrano attraverso le goccioline colorando le nuvole di tonalità assolutamente indimenticabili. La loro rarità è definita dalla scarsa presenza di umidità all’interno della bassa stratosfera. Soltanto la formazione di nuvole normali è alquanto rara in questo strato dell’atmosfera, proprio a causa della secchezza di tale ambiente. Le nubi che si trasformano in questa meraviglia sono principalmente nuvole stratificate. Ed ecco che nascono le nuvole stratosferiche polari.

Quando possiamo vedere le nuvole stratosferiche polari?

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Una condizione che rende visibili le nuvole stratosferiche polari è l’angolazione del Sole. I momenti migliori per riuscire ad osservare questa rarità immensa sono due: l’alba e il tramonto. La condizione è che il Sole sia basso sull’orizzonte. Ciò consente ai raggi solari di attraversare una parte più ampia della stratosfera. Oltretutto, è necessaria una distribuzione molto uniforme delle particelle (gocce d’acqua o cristalli di ghiaccio) all’interno delle nuvole. Per quanto i colori che vediamo sono simili (anche se molto più meravigliosi ed accesi) a quelli che vediamo nell’arcobaleno, vi è una radicale differenza tra i due fenomeni, oltre ovviamente alla rarità immensa delle nuvole stratosferiche polari. L’arcobaleno si forma al di fuori delle nuvole, mentre i colori meravigliosi che osserviamo nel nostro caso si formano, come abbiamo visto, all’interno delle nubi stesse. Oltretutto, le nuvole stratosferiche polari hanno una maggior varietà nei colori, mentre l’arcobaleno possiede uno spettro fisso.

Informazioni utili

Per quanto questa volta il cielo abbia fatto un’eccezione, questo fenomeno è visibile principalmente in luoghi appunto come l’Islanda o la Norvegia, ove il Sole ha normalmente un’angolazione più bassa all’orizzonte durante il periodo invernale.

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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