Il trekking invernale non deve assolutamente rappresentare una pausa forzata dalle attività outdoor. Anzi, per gli appassionati di escursionismo, la stagione fredda apre le porte a un mondo di esperienze uniche e indimenticabili. Immagina sentieri innevati che si snodano attraverso boschi silenziosi, cime imbiancate che si stagliano contro un cielo terso e l’aria frizzante che ti riempie i polmoni. Il paesaggio si trasforma in un dipinto naturale, avvolto in un’atmosfera magica e ovattata che solo l’inverno sa regalare. Le montagne, silenziose e immacolate sotto la coltre di neve, offrono una prospettiva completamente diversa rispetto ai mesi più caldi: un’occasione per riscoprire luoghi familiari sotto una nuova luce. La quiete che si respira in questi ambienti permette un contatto più intimo e profondo con la natura. Il crepitio dei passi sulla neve, il suono del vento tra gli alberi spogli e il silenzio creano un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.
Tuttavia, è fondamentale sapere che affrontare il trekking invernale richiede una preparazione adeguata e una conoscenza più specifica dell’ambiente per via dell’aumentare dei pericoli nell’ambiente. Non si tratta semplicemente di indossare abiti più pesanti e partire all’avventura. Le basse temperature, la presenza di neve e ghiaccio, le variazioni meteorologiche improvvise e il rischio di valanghe, sono solo alcuni degli aspetti da considerare per garantirsi delle esperienze sicure e gratificanti. Una pianificazione accurata e la scelta di un equipaggiamento idoneo e dei percorsi giusti in base ai propri limiti fisici, sono elementi imprescindibili per vivere bene il trekking invernale.
In questo articolo cercheremo di fornirti tutte le informazioni necessarie per affrontare al meglio i tuoi percorsi anche con le temperature più rigide, trasformando le tue escursioni invernali in un’esperienza positiva e memorabile.
Alcuni esempi di Abbigliamento da trekking invernale
Il freddo, si sa, non è un buon compagno di escursioni se non si è preparati. La chiave per affrontare al meglio le basse temperature durante il trekking invernale risiede nell’abbigliamento a strati, una tecnica che permette di adattarsi facilmente alle variazioni climatiche e all’intensità dell’attività fisica. Questo sistema si basa su tre strati principali:
Strato base (o intimo): A diretto contatto con la pelle, questo strato ha il compito di trasportare il sudore verso l’esterno, mantenendo il corpo asciutto. Materiali sintetici come il polipropilene o la lana merino sono ideali, poiché asciugano rapidamente e offrono un buon isolamento termico anche quando umidi. Da evitare il cotone, che trattiene l’umidità e raffredda il corpo.
Strato intermedio (o isolante): Questo strato ha la funzione di trattenere il calore corporeo. Pile, lana, piumino sintetico o piuma d’oca sono ottime scelte. A seconda delle temperature, si può optare per uno o più strati intermedi, modulando così il livello di calore.
Strato esterno (o protettivo): Questo strato funge da barriera contro vento, pioggia e neve. È fondamentale che sia impermeabile, antivento e traspirante. Giubbotti e pantaloni con membrana Gore-Tex o simili sono perfetti per questo scopo.
Guanti: Un paio di guanti leggeri e traspiranti per le fasi di attività intensa e un paio di guanti più pesanti e impermeabili per le pause o in caso di temperature molto rigide.
Cappello: Una buona parte del calore corporeo si disperde dalla testa, quindi un cappello di lana o un passamontagna sono essenziali.
Scaldacollo: Protegge il collo e il viso dal vento e dal freddo.
Calze termiche: Calze specifiche per il trekking invernale, in lana merino o materiali sintetici, che mantengono i piedi caldi e asciutti.
Scarponi da trekking invernali: Scarponi impermeabili, isolanti e con una buona aderenza su neve e ghiaccio.
Alimentazione e idratazione durante il cammino
Durante il trekking invernale, il corpo spende più energie per mantenere la temperatura, quindi alimentazione e idratazione diventano essenziali. Non basta mangiare, bisogna scegliere cibi che diano energia rapida e duratura, senza appesantire. Immagina di camminare nella neve: serve energia che si trasformi in calore e forza, quindi meglio cibi digeribili e calorici.
La frutta secca, come mandorle, noci o anacardi, è ottima per uno snack veloce e nutriente. Anche le barrette energetiche, di vari tipi, sono utili, soprattutto quelle con carboidrati complessi e proteine. Un po’ di cioccolato fondente dà zuccheri rapidi e solleva il morale. La frutta disidratata, come albicocche o uvetta, è leggera e ricca di zuccheri naturali. Oltre a questi, puoi provare un panino con prosciutto e formaggio, piccoli tramezzini ed anche della pizza con condimenti leggeri. Varia l’alimentazione per non stancare il palato e avere tutti i nutrienti.
Anche se la sete diminuisce con il freddo, bere regolarmente è fondamentale per evitare la disidratazione, che può compromettere le prestazioni. Porta una borraccia termica per mantenere l’acqua a temperatura gradevole e bevi a piccoli sorsi durante l’escursione. Se lo ritieni opportuno,potrai portare delle bevande calde in un thermos, come del thè con limone e miele o simili. Anche se molto piacevole, l’alcool non è efficace per riscaldarsi. Le bevande alcoliche, infatti, inducono una momentanea percezione di calore, ma questa sensazione è del tutto transitoria e ingannevole. L’azione vasodilatatrice periferica incrementa l’afflusso di sangue verso la superficie cutanea, generando una sensazione di tepore ingannevole. Tuttavia, proprio a causa di questa dilatazione, il calore corporeo interno si disperde più rapidamente, con la conseguente diminuzione della temperatura interna del corpo.
Utilizzare le carte dei sentieri insieme allo smartphone
La sicurezza in montagna, specialmente durante il trekking invernale, è una priorità assoluta. Affrontare sentieri innevati e temperature rigide richiede prudenza, preparazione e conoscenza dell’ ambiente che ci circonda. Le condizioni metereologiche possono cambiare rapidamente, con nebbia, bufere di neve, ghiaccio e il costante rischio di valanghe. Una buona pianificazione, la conoscenza di tecniche di orientamento e autosoccorso, e l’attrezzatura adeguata sono quindi essenziali.
Non si tratta solo di scegliere un bel percorso, ma di informarsi attentamente e in anticipo sulle previsioni meteorologiche, consultando bollettini specifici per la zona, sullo stato dei sentieri, verificando la loro percorribilità e informandosi su eventuali chiusure e sulla difficoltà del tracciato, considerando dislivello, lunghezza e tipo di terreno. Un sentiero facile in estate può diventare insidioso con neve e ghiaccio.
L’attrezzatura di sicurezza è un altro aspetto cruciale. Nello zaino non devono mancare: una mappa del sentiero che vogliamo effettuare e della zona, bussola (o GPS, se lo sai usare bene), torcia frontale con batterie di ricambio, kit di primo soccorso e telefono cellulare carico. Ramponi e bastoncini da trekking sono essenziali in presenza di neve per affrontare tratti ghiacciati o pendii innevati in sicurezza, ma prevedono un minimo di esperienza nell’utilizzo.
Prima di partire, informa sempre qualcuno di fiducia del tuo itinerario, comunicando percorso, orario di partenza e rientro previsto: questo semplice gesto può fare la differenza in caso di emergenza.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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