Ecco dove l’uomo ha voluto interrompere la forza della natura: si è creato un lago incredibile

Emma Valenti  | 21 Set 2023
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Uno spettacolo che ci suggestiona, una visione che stupisce da ogni sua angolazione. Andiamo alla scoperta di una potenza racchiusa all’interno di mura altrettanto potenti, all’inizio della Val di Fumo. Scopriamo la storia e la meraviglia del Lago della Malga Bissina, immergendo la nostra vista e le nostre percezioni in quelle acque. Godiamo a fondo di quella cornice di paesaggio che ci resta nel cuore, come quel regalo inaspettato di cui avevamo tanto bisogno.

1 La costruzione della diga

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Ci troviamo alle suggestive pendici dell’Adamello, nella Provincia Autonoma di Trento. Ecco che siamo a 1.790 m di quota. Si tratta di un incantevole lago artificiale, frutto della diga omonima. Siamo di fronte a 61 milioni di m3 di acqua. La larghezza massima è di 560 m. Oltre ad essere meraviglioso ed imponente, il Lago della Malga Bissina serve allo scopo di fornire energia elettrica alla centrale di Malga Boazzo. Fu l’ingegnere Claudio Marcello a dare alla luce il progetto; proprio lui diede il nome a questo particolare tipo di diga. I lavori di costruzione iniziarono nel 1955 e videro una fine nel 1957. Il collaudo ufficiale avvenne nel 1962. L’altezza della diga arriva agli 81 metri, per giungere sino anche agli 88 metri partendo dalle fondazioni. Il Lago della Malga Bissina è l’imponente prodotto dei lavori svolti. Presso il lago è presente anche un parcheggio da usare come punto di partenza per escursioni davvero mozzafiato. Andiamo dunque alla scoperta del paradiso che ci sta solamente aspettando, solo lì, proprio dietro l’angolo.

1.1 Dal Lago della Malga Bissina al Rifugio Val di Fumo

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Ecco che questa rilassante escursione ci rivela quanto lo scorrere dell’acqua possa essere terapeutico. Se vuoi sapere come trarre il meglio da quest’esperienza, clicca qui. Dal Lago della Malga Bissina impieghiamo 3 ore e 40 per giungere al Rifugio Val di Fumo. Dovremo seguire il sentiero 240, partendo dalla Malga Breguzzo. Partendo dal parcheggio del Bar alla Diga, dobbiamo costeggiare il lago sino ad arrivare alla malga. Da qui seguiamo appunto il sentiero 240. Ci troviamo di fronte ad una scelta: percorrere la parte destra o sinistra della valle? È indifferente, i prati ci accolgono da entrambi i lati, splendidi e tutti da ammirare. Il dislivello è di appena 200 m. Ci concentriamo sulla natura attorno a noi, così forte, così avvolgente. Ponendo lo sguardo in basso il Chiese ci saluta con tutte le sue sfumature di azzurro, turchese e blu intenso. Il Lago della Malga Bissina ha battezzato l’inizio della nostra avventura. Ci accompagnano il Carè Alt, il Corno di Vigo e il Crozzon di Lares. Ecco che siamo rimasti talmente stregati dai dintorni che ci siamo: siamo arrivati al Rifugio Val di Fumo.

2 Informazioni utili

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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