Il cappello da trekking, per tutti coloro che camminano tanto, è una delle componenti fondamentali per la propria attrezzatura. Non è solo bello da vedere, ma in estate protegge dai raggi solari e in inverno tiene la testa al riparo dalle temperature rigide. Due considerazioni fondamentali per un accessorio che, nonostante sia ormai consolidato nell’immaginario collettivo, ha conosciuto una sempre maggiore progressione a livello tecnologico, di forma e materiali, per adattarsi alle più disparate esigenze del consumatore.
Scegliere un cappello è dunque non solo una questione di gusto personale, ma un vero e proprio districarsi all’interno di offerte commerciali ampie, variegate e personalizzate sulle necessità di ciascuno. In questa guida GoodTrekking proviamo a fare chiarezza sul tema e liberare la testa… dal peso della scelta!
Protezione dagli agenti atmosferici, comfort e resistenza dei materiali. Sono loro i fattori fondamentali da tenere in mente (anzi, in testa!) quando si parla della scelta del cappello da trekking.
La domanda da porsi per fare una scelta consapevole è: che attività devo svolgere? Per scegliere il cappello adatto è necessario avere ben chiara quale sia l’attività che si andrà ad intraprendere. Esistono cappelli per diversi tipi di attività, come le scalate o trail running. Ognuno di questi, infatti, ha forme, materiali e tipologia costruttiva declinate sulla base del risultato che si vuole ottenere.
Se si immagina che solo visiera nella parte frontale del cappello da trekking sia sufficiente per proteggersi dal sole, si sta sbagliando qualcosa. Quando si cammina su un sentiero purtroppo il sole è molto forte sul viso e sulle parti scoperte del collo, soprattutto in montagna. Per questo motivo si necessita di una protezione ai raggi UVA e UVB.
Da questo problema si è giunti a due soluzioni principali: cappello a tesa larga e cappello con tendina parasole. Mentre il primo si affida a una soluzione “tradizionale”, allargando la parte superiore che così fa ombra sul viso, il secondo (modello Sahara) aggiunge alla visiera una tenda sul collo, che ripara da possibili insolazioni o scottature.
Il cappello a tendina è sicuramente più ricercato nella sua composizione; è un cappello che deve essere utilizzato per sentieri dove i raggi solari arrivano da tutte le direzioni siano esse da quote molto basse che da quelle alte. Data la tendina di protezione, che può coprire anche tutto il viso è adatto per le escursioni su ghiaccio o in zone aride dove aiuta anche nella protezione di sabbia e polvere.
Per quanto riguarda il comfort, è importante ricercare un cappello che abbia delle cinghie regolabili e che sia della misura giusta per la testa a cui è addetto. Attenzione: un cappello troppo stretto vi darà fastidio, ma uno troppo largo potrebbe volare via facilmente. Misuratelo prima, e tenete sempre a mente la vostra taglia, che in Italia si basa sulla circonferenza del cranio.
La terza importante caratteristica dei cappelli da trekking è la resistenza dei materiali. Un ottimo cappello da escursione deve avere una grande resistenza. Non meno importante è la traspirabilità del tessuto: un buon cappello deve far in modo che non si formi umidità e che il sudore venga assorbito rapidamente.
Per esempio, un cappello per le scalate dovrà essere meno traspirante e trattenere più il calore, quindi ottimi saranno i modelli in fibra mista o quelli in lana, per mantenere calda la testa.
Se invece si pratica un’attività di trail running, meglio puntare su un cappello leggero e pratico, più traspirante possibile e idrofugo. Se invece l’avventura che si andrà ad affrontare sarà ricca di vento, esistono cappelli in tessuto antivento che copre anche le guance, le orecchie e il collo.
Columbia Bora Booney II è un cappello da trekking unisex, disponibile in quattro colorazioni diverse (grigio, beige, viola e verde) e con il tradizionale stile da pescatore. Realizzato in 100% poliammide, è dotato di una fascia tergisudore con tecnologia Omni-Wick che impedisce al sudore di scendere sugli occhi. Ha anche un laccetto scorrevole con clip di regolazione per impedire al cappello di volare via durante le giornate più ventose.
Il cappello da trekking “alla sahariana” di Salewa è realizzato come un tradizionale berretto con visiera leggermente convessa, e può inoltre contare su una protezione per il collo piuttosto ampia su ambedue i lati, rimovibile in caso di necessità. È un cappello utile sia per la protezione solare che contro gli insetti, può essere facilmente lavato in lavatrice fino a 50 gradi. Disponibile in tre taglie: small (56 cm), medium (58 cm) e large (60 cm) e otto colori diversi.
North Face, lo storico marchio statunitense dell’abbigliamento di montagna fondato nel 1966, propone Logo Military, un cappello da trekking ispirato alle divise dei militari a stelle e strisce. Classico basco a cupola ribassata e visiera frontale contro i raggi del sole, ha una silhouette aderente ed è realizzato interamente in cotone con maglie aperte, per una maggiore traspirabilità. Sul retro è presente una fascia che permette di ampliarlo o restringerlo a seconda delle proprie necessità. Disponibile in tre colorazioni (nero, beige e verde iguana) e in due taglie (S/M e L/XL).
La nostra scelta: con Salewa Puez si ottiene un modello di cappello da trekking perfetto per tutte le esigenze dell’escursionismo in estate. La sawariana rimovibile, inoltre, può essere efficacemente sfruttata per luoghi dove c’è bisogno di maggior protezione, e si toglie in pochissimo tempo. Da provare.
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