Percorrendo la Via Appia, dalla città al mare in modo sostenibile? Ecco un trekking da sogno da Roma a Formia

Emma Valenti  | 16 Dic 2023
IS: 1382341359

Partendo da una delle città più affascinanti e piene di storie d’Europa, giungiamo all’incantevole Formia sui passi della Via Appia. Un percorso che ci plasma gli occhi attorno ad un pezzo di passato che ci circonda. Ecco che partiamo da Roma, per iniziare a vivere un’emozione senza precedenti. E allora fiondiamoci verso la capitale della nostra amata penisola per entrare in un viaggio tra emozione, natura e storia.

Il battito del cuore della Via Appia: passo dopo passo, incominciamo da Roma

Partendo da Roma, è inevitabile non passare di fronte ed ammirare i monumenti storici più importanti. Dovremo camminare per diversi giorni, ma in questa città ci viene voglia di perderci per sempre. Il Colosseo, la Porta San Sebastiano…una fusione di eco del passato che non riusciamo a smettere di ascoltare attentamente. Ma l’Antica Via Appia si sviluppa al di fuori di questa meravigliosa città. Dopo aver girato per Roma, ne usciremo per scoprire un intero mondo di antichità che ruota attorno ad essa: la Tomba di Geta, il Sepolcro di Priscilla, il Mausoleo di Cecilia Metella. Immersi in questo mondo a parte, giungiamo al paese di Frattocchie, dirigendoci verso Castel Gandolfo. Avremo percorso all’incirca 20 km della Via Appia. Adesso, è arrivato il momento per riposarci e riconnetterci con un nostro io interiore che riesce ad assorbire tutto ciò che abbiamo visto. All’improvviso, un’esperienza bellissima diventa un’esperienza magica.

Una tappa intermedia affascinante: da Velletri a Formia

Dopo un sonno ristoratore, le nostre gambe sono nuovamente pronte per guidarci verso nuove avventure all’insegna della Via Appia. Dopo un emozionante giro turistico per il centro di Castel Gandolfo, eccoci in partenza verso Velletri. Saranno 20 km di meraviglie inaspettate, ammirando il Lago Albano e Clivo Formello. 20 km e un meritato riposo dopo, la nostra prossima tappa è Cori. Prepariamoci a restare senza parole di fronte alla vista del Lago di Giulianello. Il centro di Cori ci darà la soddisfazione di rimanere incantati dal Tempio di Ercole. Poi, 26 km circa della Via Appia ci condurranno a Norma, passando per l’Abbazia Cistercense di Valvisciolo. Giungeremo al bellissimo borgo di Sermoneta. Il giorno successivo, ci aspetta un percorso meritatamente più corto, di 11 km, sino a Sezze. Fossanova ci attende dopo 25 km circa con le sue architetture gotiche che catturano il cuore. Attraversando Campo Soriano, 23 km ci stanno aspettando per accompagnarci verso Terracina. Una volta giunti qui, la Via Appia ci farà attraversare soltanto Fondi ed Itri, tra monti e panorami infiniti, prima di approdare alla magica Formia.

Ma che cosa era la Via Appia nei tempi antichi?

IS: 1309037316

La Via Appia era un’antica e lunga strada romana che collegava originariamente Roma a Brindisi. Tutt’oggi, la consideriamo una delle vie più estese e tra le migliori opere di ingegneristica mai realizzate. Per conoscerne la storia dobbiamo risalire al 312 a.C., quando il censore Appio Claudio Cieco (da cui la Via Appia prende il nome) ordinò di ristrutturare ed allungare una strada che metteva Roma in contatto con i Colli Albani. La fece prolungare fino a Capua. I lavori vennero completati nel 190 a.C., collegando Roma a Brindisi. Dalla Via Appia nascevano tutte le rotte commerciali più importanti verso la Grecia e l’Oriente. I romani la consideravano la regina delle strade (regina viarum). Fu nel 1.574, a seguito di un periodo di abbandono, che Papa Gregorio XIII fece tracciare la Nuova Via Appia. La pavimentazione romana era fatta in pietrisco, un materiale davvero intelligente poiché favoriva il naturale drenaggio dell’acqua rendendola percorribile in ogni situazione meteorologica.

Informazioni utili

Clicca qui per vedere il sito ufficiale del Parco della Via Appia Antica!

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.




©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur