Per poter applicare al meglio la filosofia del turismo sostenibile partiamo alla scoperta dell’Albania, questo sorprendente paese, ancora poco conosciuto e lontano dal turismo di massa.
La nazione per anni è stata sotto il regime comunista (dal 1946 al 1990) e lo testimoniano i tanti bunker visibili su tutto il territorio. Per ricordare questo periodo di storia militare e di vita quotidiana dei civili è stato costruito, vicino all’area pedonale di Tirana, un bunker museo BUNK’ART 2 che ricostruisce le vicende del Ministero degli Interni albanese dal 1912 al 1991 e ne svela i suoi segreti ed i suoi orrori.
Un altro simbolo è il Block, il quartiere alla moda della città con ristoranti, bar, pub e caffetterie che un tempo era la zona residenziale “proibita” e inaccessibile dove viveva il dittatore Enver Hoxha con i suoi membri e dove si trova ancora la sua ex residenza.
Le case color pastello che donano un’atmosfera allegra alla capitale sono un piacevole contrasto; sono state ridipinte grazie ad un progetto di riqualificazione da parte dell’ex sindaco ed artista Edi Rama.
Non esiste un vero e proprio centro storico, ma non mancano i luoghi di interesse come la Piazza Madre Teresa, la moschea Ethem Bey e la Piazza Skanderbeg (eroe nazionale) con al suo interno il monumento equestre, il teatro, la Biblioteca Nazionale e la torre dell’Orologio.
Con la bella stagione alle porte, fervono i preparativi per la Festa della Primavera che si svolge ogni anno il 14 marzo e dove la gente si incontra negli innumerevoli parchi cittadini facenti parte del programma Green, anch’esso voluto da Edi Rama, che ha creato svariate aeree verdi.
Dita e Verës, in albanese, è una celebrazione pagana ed è una festa nazionale dove vengono organizzati concerti e vengono preparati i ballokume, dolci tipici a base di farina di mais, burro e uova.
Se ci dirigiamo più a nord, raggiungiamo Kruja, un pittoresco comune medievale, simbolo della resistenza anti-ottomana, annidato alle pendici dell’omonima montagna con una scenografica vista sulla vallata sottostante e sul mare Adriatico, dove nelle giornate di cielo limpido è possibile scorgere Ostuni (Puglia). Tra le diverse attrazioni, oltre al vecchio bazaar, vi è il castello con, all’interno delle sua mura, il museo Skanderbeg ed un borgo tutt’ora abitato.
Nelle vicinanze, tramite una strada sterrata, è raggiungibile la suggestiva grotta dei Bektashi (confraternita islamica, di derivazione sufi).
Nella “terra delle aquile” c’è ancora tantissimo da vedere, come Berat, la città delle mille e uno finestre, facente parte del patrimonio dell’Umanità UNESCO , oppure Durazzo, capoluogo portuale fra i più antichi del Mediterraneo, o ancora Pogradeg, situata sulle rive del lago di Ocrida con le sue acque cristalline e naturalmente… il meraviglioso mare!
L’Albania ha subito diversi domini, quello dell’Impero Ottomano, quello del Regno d’Italia ed infine quello del Partito Comunista, ora è una repubblica, poco distante da noi, che vale la pena essere visitata.
Monica Losen è nata a Lugano in Svizzera. Sin da bambina ha sviluppato un grande amore per la natura e per la scoperta di nuovi luoghi che l'ha portata a vivere diverse esperienze in vari paesi e ad aprire un'agenzia di viaggi alternativi (Maradise Viaggi) nella sua città di origine. Successivamente la volontà di fare qualcosa per salvaguardare l'ambiente e la voglia di condividere le sue avventure l'hanno spinta a collaborare con alcune riviste e rubriche online, scrivendo articoli inerenti questo argomento. Con "Viaggi ibridi" ha fatto il suo esordio nell'editoria.
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