Valsesia, tra verdi pendii e picchi imbiancati

Redazione  | 05 Mar 2019

È in Valsesia che ha sede il rifugio alpino più alto d’Europa. Tra questi luoghi, a fine Ottocento, la Regina Margherita decise di sostare, nel bivacco che oggi porta il suo nome.

La Val dal Nut, detta tale poiché posta in mezzo alle Alpi è indissolubilmente legata alla storia della Comunità Walser di cui vi sono testimonianze nell’ Ecomuseo.

A dominare la Valsesia è Punta Gnifetti, dall’alto dei suoi 4554 metri d’altezza, nel massiccio del Monte Rosa. La valle prende il nome dal fiume Sesia, affluente del Po che nasce dal Monte Rosa a circa 2.500 m s.l.m., traendo origine dal ghiacciaio omonimo.

La regione della Valsesia è posta nella provincia di Vercelli anche se vi rientrano dei comuni appartenenti a Novara come Grignasco, Romagnano Sesia e Prato Sesia.

Itinerari

Sono davvero tanti gli itinerari possibili nella Valsesia e nei suoi dintorni. Eccone alcuni tra i consigliati.

Alagna – Laghi Tailly – Bocchetta di Puio – Corno Bianco

L’iter Alagna – Laghi Tailly – Bocchetta di Puio – Corno Bianco dura circa 6 ore. La partenza è fissata dalla mulattiera numero 3 che va da Alagna alla Val d’Otro.

Impetuose cascate, un torrente, abeti e felci si intrecciano con le leggende tipiche del luogo quali quella dell’Uomo selvaggio che sconfisse le streghe, relegandole su una cima di montagna.

Il percorso della Valsesia che giunge sino ai 1900 metri d’altezza è detto tale in quanto permette di osservare da vicino gli specchi d’acqua Cornello Tailly e Tailly Inferiore.

Sino a Dsender l’iter è considerato adatto a tutti mentre vi è un forte dislivello nella risalita sino al Corno Bianco. Ciò, unitamente alla mancanza di punti di sosta, rende l’ultima parte del percorso adatta ai più esperti.

Bivacco Ravelli – Laghi Tailly

Il percorso che va dal bivacco Ravelli ai Laghi Tailly passa dai 2500 metri circa sino ai 2300 con un dislivello in discesa di 342 metri e un tempo di percorrenza stimato di circa due ore. 

L’itinerario è riservato ai più esperti poiché i canali sono molto ripidi e non è semplice attraversarli.

La Grande Traversata della Valsesia

La Grande Traversata della Valsesia costituisce un percorso che è consigliabile effettuare nel periodo compreso da luglio a settembre.

A tal proposito, è bene sapere che in zona vi è un alto grado di piovosità anche nella bella stagione. Ad Alagna Valsesia la temperatura media è 6,4 °C, tenetelo ben presente.

L’iter della Grande Traversata della Valsesia rientra nella Grande Traversata Alpina che si snoda lungo 7 stop compresi da Camasco e Alagna toccando i 4.554 metri di Punta Gnifetti (è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina). La partenza è posta a circa 700 metri s.l.m. mentre l’arrivo è a più di 1.200 metri di quota.

L’itinerario che dura una settimana è così articolato:

  • prima tappa: da Camasco al rifugio Camosci;
  • seconda tappa: dal rifugio Camosci all’hotel Fontana;
  • terza tappa: dall’hotel Fontana all’Alpenrose;
  • quarta tappa: dall’Alpenrose a Rima;
  • quinta tappa: da Rima al Rifugio Pastore;
  • sesta tappa: dal Rifugio Pastore alla capanna Gnifetti;
  • settima tappa: dalla capanna Gnifetti ad Alagna.

Come arrivare in Valsesia

In auto

Viaggiando sull’autostrada A26 imboccare la direzione per Romagnano Sesia.

In treno

Le due ferrovie di riferimento sono:

  • La Novara-Varallo
  • La Arona-Santhià

Curiosità sulla Valsesia

  • La funivia del Sacro Monte è la più ripida d’Europa e va dalla Città di Varallo al suo Sacro Monte, per l’appunto.
  • Tra Varallo e Borgosesia è presente un vulcano fossile  il cui cratere si pensa fosse, durante il suo periodo di attività, largo ben 20 km. L’area del Supervulcano riconosciuta dall’UNESCO nel 2013, è divenuta UNESCO Global Geoparks nel 2015 e dal 2017 è Sesia Val Grande Geopark.
Redazione
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