Liguria, il cammino del mare di Levante: da Camogli a Porto Venere

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 15 Feb 2023

Il Cammino del mare di Levante è un itinerario di lunga percorrenza meraviglioso che dal parco di Portofino arriva al parco di Porto Venere mantenendosi sempre vista mare, dove al piacere del cammino si offre la possibilità di visitare borghi deliziosi, ammirando tramonti mozzafiato e apprezzando le tipicità gastronomiche del territorio attraversato. Uno Slow Trail che può diventare una forma di terapia poiché si possono assimilare le endorfine positive sviluppate dallo iodio, in una talassoterapia spontanea e naturale.

Le giornate assolate  e luminose, soprattutto nei mesi invernali, garantiscono un’ elioterapia utile al rafforzamento osseo. Un modo ed una stagione diversa per vivere una zona di Liguria, spesso affollata, utilizzando mezzi di trasporto “target green” come i propri piedi ed il treno che mette in comunicazione tutte le località toccate , camminando su sentieri, mulattiere, sterrate e qualche tratto di asfalto con l’azzurro del mare che riempie lo sguardo, i profumi mediterranei che solleticano le narici, e l’aspettativa di un meritato piatto tipico che ci aspetta alla sera!

Il cammino del mare di Levante

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 8 giorni
  • Distanza: 120 Km 
  • Dislivello: 5000 md+ 
  • Difficoltà: Sentiero Escursionistico di più giorni
  • Punti acqua: nei centri abitati attraversati
  • Segnavia percorso: Sentiero Liguria, cartellonistica locale
  • Periodo adatto: da settembre a giugno
  • Come arrivare: Linea ferroviaria

Tappa 1: da Camogli a Santa Margherita Ligure

Camogli

L’abitato di Camogli è un’esplosione di colori che riempie gli occhi e invoglia a ritardare la partenza per ammirare la luce cangiante del mare dall’austero Castello della Dragonara. L’inizio del cammino è dolce, rilassante poiché segue il blando lungomare, ma poi comincia l’ascesa poiché si va ad affrontare il Monte di Portofino. Una salita tra carrugi che porta al panoramico borgo di San Rocco per proseguire seguendo la segnaletica “Pietre Strette”. Da questo suggestivo luogo si scende precipitosamente verso un gioiello architettonico: l’Abbazia di San Fruttuoso, con la piccola caletta. Di nuovo in salita per poi proseguire tranquillamente fino a Portofino dalle case colorate raccolte nella baia e quindi, sulla Passeggiata dei Baci arrivare a Paraggi. Si abbandona la segnaletica del Sentiero Liguria per percorrere con tranquillità la passeggiata che tenendosi affacciata sul mare porta infine a Santa Margherita Ligure.

16 km; 800 md+, 5h30 soste escluse

Tappa 2: da Santa Margherita Ligure a Chiavari

La seconda tappa vede percorrere un tratto di marciapiede lungo la strada asfaltata per arrivare a Rapallo, la via più diretta e semplice che scorre tra ville e scorci sul mare passando per il delizioso San Michele di Pagana. Rapallo accoglie il viandante con la lunga passeggiata mare, i suoi vicoli ed il sobrio castello per poi attraversare il verde Parco Comunale e riprendere a salire così da raggiungere la panoramica chiesa di San Ambrogio. Seguendo il segnavia dei Cinque Campanili che porta tra stradine secondarie alla chiesetta di San Pantaleo, quasi nascosta, si torna a scendere e arrivare alla piccola Zoagli dall’emozionante passeggiata lungo mare costruita su scogli e rientranze. Di nuovo su-e-giù e toccando la rilassante Madonna delle Grazie si arriva a Chiavari dai numerosi e antichi portici.

15 km; 500 md+, 5h soste escluse

Tappa 3: da Chiavari a Sestri Levante

Sestri Levante

Chiavari e Lavagna sono divise dal solo fiume Entello e superato un ponte si percorre la Marina per salire tra muretti e selciate fatte, manco a dirlo, da ardesia, pietra nobile che per anni ha fornito le scuole con le sue “lavagne”. Ulivi e fioriture portano alla panoramica chiesa di Santa Giulia, per scendere a Borgo Cavi e alla sua spiaggia. Il cammino riporta di nuovo in alto, si abbandonano i coltivi per inoltrarsi tra la macchia mediterranea . Su di un passaggio su rocce aperte al mare si ergono, impavidi, le rovine della chiesa di Sant’Anna, luogo magico in cui soffermarsi. Ultima discesa per raggiungere Riva Trigoso il cui nucleo più antico sorge sullo stretto istmo che collega l’antico sito del castello, tra spiagge silenziose e case colorate in cui perdersi tra stretti vicoli.

10 km; 250 md+, 3h soste escluse

Tappa 4: da Sestri Levante a Moneglia

Moneglia La salita da Sestri Levante per Punta Manara è un tuffo nella vegetazione mediterranea e nei suoi aromi. Scorci di panorama verso il borgo che abbiamo appena lasciato fanno rallentare il passo, complici le panchine panoramiche. Punta Manara, con la sua torre tonda, è un pieno d’energia prima della discesa verso Riva Trigoso e la sua spiaggia. Un’altra torre attende in cima a Punta Baffe e ci si deve preparare al tratto più impegnativo: la lunga discesa verso Nua Tua, per poi risalire faticosamente e raggiungere Moneglia. 

15 km; 650 md+, 5h soste escluse

Tappa 5: da Moneglia a Bonassola

Attraversate le vie pedonali di Moneglia si sale tra stradine secondarie fino a Lemeglio dalla curiosa chiesa a “righe”. Quindi è un’immersione nel fitto della boscaglia che porta a Deiva Marina, sul confine tra le province di Genova e La Spezia. Su e giù, e all’improvviso la boscaglia lascia il posto agli uliveti e il cammino si fa lieve e panoramico per raggiungere Framura dalle numerose borgate sparse, ognuna con le sue caratteristiche. Una deviazione è d’obbligo, si deve percorrere la passeggiata lungomare sospesa su spiaggette di rocce e onde che si infrangono. Su, di nuovo saliamo su sentiero tra boschi di lecci che portano a Bonassola e alla sua passeggiata mare.

17 km; 850 md+, 5h30 soste escluse

Tappa 6: da Bonassola a Monterosso

Monterosso La salita tra Bonassola e Levanto non è molta, ma meglio percorrere la galleria ciclo-pedonale che collega direttamente i due centri, un’opera che va vista e che a tratti chiusi, dove un tempo passava il treno, alterna affacci sulle onde ruggenti contro i sottostanti scogli. Levanto è grande, con tutti i servizi, e dopo le sue ampie piazze e le spiagge si riprende a salire tra ville ed ulivi per inoltrarsi nella macchia e nelle leccete che punteggiano i capi.

Un podere del Fai segna il cambio di vegetazione: il terreno si fa roccioso, austero ed ecco che la segnaletica porta in vista di Monterosso e delle Cinque Terre. Si raggiunge Capo Mesco sui cui si trovano i resti di San Antonio, silenzioso eremo che sa regalare momenti di suggestione. L’ultima discesa porta al centro di Monterosso, prima delle rinomate terre che sorge diviso in due tra la nuova Fegina e l’antico borgo.

13 km; 550 md+, 4h30 soste escluse

Tappa 7: da Monterosso a Riomaggiore

È la tratta più nota e conosciuta, percorre tutte le Cinque Terre, il primo collegamento è tra Monterosso e Vernazza, lungo carrugi e scalini. Purtroppo al momento è chiuso e quindi si deve risalire al Santuario Madonna di Soviore e percorrere la via più alta, non per questo meno panoramica. Dopo l’affaccio dal castello Doria di Vernazza, si prosegue per arrivare a Corniglia affrontando la lunghissima discesa su 377 scalini. Di nuovo il tratto seguente lungo mare è chiuso e si sale ripidi  per scendere poi  a mezzacosta sulla panoramica strada per Volastra, fino all’incantevole Manarola e quindi affrontare le ultime scalinate per arrivare a Riomaggiore

19 km; 1150 md+, 6h30 soste escluse

Tappa 8: da Riomaggiore a Porto Venere

Portovenere

L’ultima tappa fa abbandonare Riomaggiore per salire ripidamente al panoramico Santuario di Montenero, per salire ancora fino al valico del Telegrafo e quindi al valico di Sant’Antonio. Si comincia a scendere a mezzacosta, con scorci panoramici fino all’abitato di Campiglia. Tra macchia mediterranea e alte falesie spettacolari si raggiunge Sella Derbi dalla quale si aggira il Monte Muzzerone per scendere ripidamente alla meta ultima: la deliziosa Porto Venere dall’imponente Castello Doria, gli stretti vicoli, le case schierate fronte mare e la straordinaria chiesa di San Pietro issata sullo scoglio, quasi a voler sfidare le onde. Di fronte, a poca distanza ecco la mole dell’isola Palmaria, dove, volendo, effettuare rilassanti escursioni.

13,5 km; 650 md+, 5h30 soste escluse

Informazioni utili

Il modo migliore per arrivare è utilizzare il treno, mezzo che permette anche, eventualmente, di abbreviare le tappe.

La suddivisione in otto tappe permette di visitare anche le località incontrate ma forti camminatori possono ridurre il numero dei giorni a proprio piacere, come pure è possibile allungarli, così da affrontare un vero Slow Trail in tutta rilassatezza.

Da evitare nei mesi estivi per il caldo che renderebbe più faticoso il cammino, vuoi per il maggiore affollamento. Perfetta la stagione invernal-primaverile, con l’unica accortezza di prenotare in anticipo i pernottamenti poiché vi sono meno strutture aperte tra cui scegliere.

Il Tratto delle Cinque Terre, da Monterosso a Riomaggiore, è soggetto al pagamento di un biglietto d’ingresso. Sono disponibili la Cinque Terre Trekking Card che include l’accesso ai sentieri; uso gratuito dei bus navetta tra i paesi; uso gratuito dei sevizi igienici di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso; sconti nei musei e altri servizi. La Cinque Terre Treno MS Card offre in più l’uso gratuito dei treni regionali in seconda classe nel tratto Levanto-La Spezia.

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.




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