Karpathos, trekking in Grecia sull’isola dei delfini

Redazione  | 29 Mag 2018

Più o meno sta tra Creta e Rodi: è Karpathos, stretta e allungata nel suo profilo roccioso di circa 324 km quadrati, una delle isole del Dodecaneso (la seconda più estesa), Grecia.

La sua natura è ancora selvaggia, “persa” nell’incanto di paesaggi variegati tra spiagge bianche, mare turchese, montagne che di poco superano i mille metri di altezza, verdeggianti di pini e macchia mediterranea, profumata di mirti e ginepri.

Qui a fare da padrone è prima di tutto il vento chiamato meltemia: soffia costante e i surfisti lo sanno, arrivando da ogni parte del mondo.

Ma l’isola è un paradiso per tutti coloro che cercano una vacanza attiva, dove poter esprimersi in tanti tipi di sport, anche le arrampicate, le immersioni, lo snorkeling, le escursioni in mountain bike e tanto tanto trekking.

Ha mantenuto una certa identità riservata, un carattere chiuso tipico degli abitanti che abitano i villaggetti sparsi qua e là, gelosi dei loro incanti ma ormai pronti ad accogliere al meglio i viaggiatori che vogliono scoprire gli angoli di questa isola in cui le strada asfaltate sono ancora poche nonostante tutto, mentre abbondano i sentieri che si inerpicano fra le cime in un continuo sali e scendi, soprattutto quando ci si allontana dalla parte meridionale, più pianeggiante e popolosa, anche se la gente è sempre abbastanza contenuta di numero, rispetto ad altri luoghi della Grecia.

Come si arriva a Karpathos

Nell’isola c’è un piccolo aeroporto. Ci arrivano i voli da Atene e negli ultimi tempi pure i charter da diverse località soprattutto del nord Italia e anche i traghetti battono questi lidi partendo e arrivando dal porto del Pireo e/o da Rodi.

Gli itinerari sono consigliati a chi ha un medio allenamento. Meglio evitare il caldo sole di agosto e luglio e concentrare il trekking a maggio, giugno, settembre, ottobre.

Trekking a Karpathos, da Pigadia a Spoa

Trekking Karpathos
Trekking a Karpathos tra spiagge e mare

Pigadia è la piccola capitale di Karpathos, sicuramente il primo step di un itinerario che in almeno una settimana fa raggiungere il porto altrettanto piccolino di Diafani, attraverso una serie di tappe di circa 5/6 ore ciascuna, che toccano i punti imperdibili dell’isola.

L’itinerario può cominciare vicino Pigadia, nel villaggio di Aperi, dove si possono occhieggiare diverse abitazioni decorate, del resto qui si concentravano i commercianti per i loro affari, anche con la vicinissima Turchia.

Partendo di mattino presto, si sale verso la cima più alta dell’isola, Kalilimni, quota 1215 m, primo terrazzo magnifico sul circondario e sul mare. Si può visitare anche il monastero di San Giorgio.

Quindi si scende per raggiungere il paesino di Spoa, dopo aver pernottato in un alberghetto durante il tragitto: è qui che c’è una delle spiagge più belle isolane (se si potesse fare una classifica… ma non si può!), quella di Aghios Nicolaos. Nei pressi c’è pure il paese di Arkasa, con l’antica Acropoli.

Trekking a Karpathos, da Spoa a Olimpos

Lasciando Spoa il tragitto prosegue verso Olimpos attraverso un sentiero roccioso che prima sale (è facile incontrare capre che pasteggiano abbastanza incuranti della presenza umana) e poi si scende di nuovo prima di salire ancora per raggiungere il villaggio  arroccato sul Monte Profítis Ilías, una vera mecca del folklore greco, costruito qui nel 1420 per sfuggire dalle incursioni dei pirati sulla costa.

Trekking a Karpathos, da Olimpos a Tristamo

Il giorno successivo, sempre all’incirca in mezza giornata, si giunge a Diafani dove in genere ci si ferma per rilassarsi nelle spiagge e riprendere il percorso l’indomani.

La tappa successiva è Tristamo, sede di un antico porticciolo, una sorta di baia che fa assomigliare il luogo quasi a un lago, protetto dalle rocce, tranquillo, isolato. Almeno 5 ore per raggiungerlo, con un dislivello in discesa e salita di 500 metri. Se si vuole evitare di ritornare a Diafani risalendo sul sentiero, ci si può organizzare noleggiando una barca dai locali che viene a prendere in un orario prestabilito.

Karpathos, alla scoperta dell’isoletta di Saria

Da Diafani si può prendere una barca pure per un’escursione a Saria, una piccola isola abbandonata da qualche decennio, che è lontana pochi kmi dalla punta nord di Karpathos.

Se possibile, qui la magia è ancora più spettacolare grazie a un sentiero di circa 8 km, con pochi tratti in salita e perlopiù pianeggiante, che nel giro di 5 ore porta all’insenatura di Palàtia con la sua spiaggia bianca, regalando agli occhi tutto il tempo rocce, uliveti, mandorleti, tanta macchia mediterranea, qualche grotta da cui il mare si mostra all’improvviso aumentando il fascino del posto.

Alcuni decidono di dormire qui sotto le stelle. Poi, sarà il tempo di ritornare a Karpathos e nella località di provenienza. Peccato.

Redazione
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