Thailandia, trekking a Chiang Mai tra natura e templi buddisti

Redazione  | 07 Lug 2017

Fare trekking in Thailandia significa soprattutto scoprire una natura e una cultura apparentemente lontanissime da quelle occidentali.

Chiang Mai, città simbolo della Thailandia settentrionale, è situata a 700 chilometri da Bangkok, la capitale thailandese. Sorge sulla riva del Ping, ed è immersa in uno scenario naturale unico nel suo genere, tra foreste tropicali, colline e pianure, come quella dell’antico stato di Lanna, del quale Chiang Mai era la capitale.

Fare trekking a Chiang Mai è un’esperienza davvero significativa, sia per il setting naturale che per l’ampio proliferare di templi buddisti, oltre 300, che rendono anche il percorso più semplice un viaggio in un “museo all’aperto”.

Il nostro trekking a Chiang Mai parte dal Tempio di Umong, il cui nome completo è Wat Umong Suan Puthatham. Costruito ben 700 anni fa, è un gioiello di architettura orientale, e si trova alle pendici della montagna di Doi Suthep.

Una volta visitato il tempio, inziiamo a camminare per alcuni chilometri in direzione dello Zoo di Chiang Mai, che visitiamo brevemente per poi immergerci interamente negli scenari del Parco Nazionale Doi Suthep Pui.

Il percorso, indicato dalla sigla numerica 1004, affronta un significativo dislivello che, in ulteriori due chilometri di cammino, ci fa arrivare al Wat Phratat Doi Suthep. Questo tempio, dal quale si gode una straordinaria vista panoramica su Chiang Mai, è tra i luoghi sacri ai thailandesi, e la sua Chedi, interamente ricoperta d’oro, offre un colpo d’occhio straordinario.

Ancora immersi nella folta vegetazione thailandese, continuiamo il nostro cammino sulla 1004, dirigendoci stavolta verso la zona del Bhubing Palace. La residenza della Famiglia reale thailandese a Chiang Mai è stata costruita nel 1961, ed è visitata dai reali in occasione delle loro visite di Stato nel nord della Thailandia, nonché, generalmente, nel periodo che va da gennaio a marzo, mentre nei restanti mesi dell’anno è aperto al pubblico.

Si tratta di un complesso realizzato secondo l’antica ispirazione architettonica del “Ruean Mu“, ovvero dei gruppi di case, molto diffusa nella Thailandia centrale, e la cui posizione sulla cima del Doi Suthep, a oltre 1.500 metri d’altezza, gli permette di godere di un clima piacevolmente fresco.

Alcuni chilometri a ovest, si può visitare l’antico villaggio Hmong, un gruppo etnico asiatico che consta di una popolazione di circa 5 milioni di persone, divise tra Cina, Vietnam, Laos, Stati Uniti e, solo parzialmente, Thailandia.

Per chi volesse infine fermarsi una notte da queste parti, non lontano dal Bhubing Palace vi è un campeggio, e sul cammino per raggiungerlo ci si può fermare al Doi Pui, un punto panoramico davvero molto bello.

Redazione
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