L’amore è bello, ma complesso, e questo, come trekking, non è da meno. GoodTrekkers, stavolta ci troviamo vicino Belluno, sul Monte Civetta, un gruppo di montagne delle Dolomiti di Zoldo. Il nostro bersaglio è un piccolo paesello di nome Alleghe, punto di partenza per ciò che è ampiamente considerato uno dei percorsi più belli delle Dolomiti.
Questo grazie soprattutto all’infinità della parete che ci giudica per tutto il percorso, senza contare anche la partenza stessa, Alleghe. Magari avete bisogno di usare un po’ di energia, accumulata forse a iosa dopo una giornata di relax col suo lago calmo e risanatore. Non vi daremmo torto, ma serve preparazione. Siete abbastanza allenati?
Sopra Alleghe
Cerchiamo però di mettere le cose in chiaro: questo percorso non è semplice. Affatto. È un percorso di almeno 38 km ma ci vogliono sulle 7 ore e qualcosa di percorrenza; e il dislivello anche solo di partenza non è leggero. Il percorso che faremo si gira il monte, non è una scalata, ma il dislivello è comunque di 2370 m. Siamo ad Alleghe col suo omonimo laghetto, a un migliaio di metri s.l.m., in effetti a 979 m.
Magari Alleghe la conoscete già, e per buoni motivi, perché è da sempre pioniere del turismo alpino. È molto attiva sia in inverno che in estate, sia per lo sci che semplicemente per il suo lago verde smeraldo, ma anche perché le sue montagne furono tra le prime imprese alpinistiche propriamente dette.
Lago di Alleghe da vicino
Per info, e solo per info, il lago è balneabile in una piccola spiaggetta mentre d’inverno diventa si gela e si presta al pattinaggio. C’è sicuramente da vedere la Chiesa di San Biagio, che esisteva già dal 1185, e che è sopravvissuta a: un rifacimento, una onda anomala del lago (causa frana), un incendio e all’odierno turismo. Survivor.
Goodtrekkers, piuttosto, preparatevi al meglio.
Vista del Lago Coldai
Ciancio alle bande: la partenza è da Col dei Baldi. Per arrivare a Col dei Baldi serve una risalita con una telecabina (o cabinovia) che parte da Alleghe e arriva ai Piani di Pezzè e dalla seggiovia si passa a Col dei Baldi. Da lì si va verso Malga Pioda e seguire la strada militare. La strada militare porta verso il Rifugio Coldai e anche solo qui siamo a 2132 m (qui su Maps oppure qui sul sito). Seguite il sentiero n°560 fino alla Forcella Coldai per scendere al lago del Coldai.
Si scende alla torre e si sale alla forcella di Col Negro e comincia la parete. Tra alcune salite e discese (e tanta roccia) si arriva sul sentiero vista lago che sale da Alleghe fino al Rifugio Tissi (qui su Maps oppure qui sul sito), a 2250 m. Questo nello specifico riapre il 14 giugno, stando al sito. Da Attilio Tissi si sale fino alla fine del promontorio di Col Rean dove c’è la grande croce a picco su Alleghe. Rifatevi gli occhi: aprite un attimo e fate ciao con la manina alla Valle del Cordorevole e alla parete.
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Poi, si scende. Si supera la Forcella di Col Rean tra i pascoli del Pian de la Lora, al Cason di Col Rean e fino alla Sella di Pelsa. Alla Sella di Pelsa la parete comincia a scemare in un gruppetto di guglie e torri chiamato Aghi di Pelsa, come il Campanile di Brabante e il Bòcia. Se avete intenzione di riconoscerli, andate qui. Tornando a noi, si tira dritto per un sentiero abbastanza semplice (era ora) che scende alle Case Favretti tra i massi della Torre Venezia (questa qui), vicino al Rifugio Vazzoler (qui su Maps oppure qui) a 1714 m.
Da Vazzoler scendiamo al Pian de le Taie con una mulattiera che ci mostra la Val Corpassa. La Val Corpassa si specchia con la Torre Trieste e la Busazza; dopo la mulattiera si scende verso il rifugio della Capanna Trieste (questa qui). Alla fine del percorso ci sarà la quiete; continuando per neanche 4 km però c’è Listolade dove si possono prendere i mezzi. Fatevi questo percorso da Giugno a Settembre, GoodTrekkers.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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