Liegi-Bastogne-Liegi, in MTB sul percorso storico delle due ruote

Redazione  | 04 Set 2017

La chiamano la Doyenne, ovvero la Decana in francese ed è una delle corse ciclistiche più vecchie da quando esiste la bici. La Liegi-Bastogne-Liegi si svolge a fine aprile, in genere la quarta domenica, nel Belgio francofono, tra le zone ‘ciclistiche’ del Benelux.

Anche se partenza e arrivo coincidono, i percorsi dei circa 250 chilometri complessivi si differenziano per i tratti di andata e ritorno, con difficoltà diverse tra Lione-Bastogne e viceversa.

Liegi-Bastogne-Liegi in MTB

Mappa

Tappe intermedie

  • Côte de La Roche-en Ardenne – km  70 – 2.8 km al 6.2%
  • Côte de Saint-Roch – km 116 – 1 km al 11.2%
  • Côte du Pont – km 168.5 – 1 km al 10.5%
  • Côte de Bellevaux – km 172 – 1.1 km al 6.8%
  • Côte de la Ferme Libert – km 183 – 1.2 km al 12.1%
  • Col du Rosier – km 198 – 4.4 km al 5.9%
  • Col du Maquisard – km 205 – 2 km al 5%
  • Côte de La Redoute – km  211 – 2 km al 8.9%
  • Côte de La Roche-aux-Faucons – km 222 – 1.3 km al 11%
  • Côte de Saint-Nicolas – km 239 – 1.2 km al 8.6%
  • Côte de la Rue Naniot – km  253 – 0.6 km al 10.5%

Il percorso della Liegi-Bastogne-Liegi

Ardenne, Belgio

La natura delle Ardenne, nel pieno del Belgio

La prima volta che questa gara di ciclismo maschile venne disputata era il lontano 1892 e fa parte delle cosiddette cinque “classiche monumento” assieme alle corse di Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Giro di Lombardia.

Non si è però svolta di seguito, in tutti i suoi anni di vita, ma può contare su ben 103 edizioni (al 2017), cui hanno partecipato corridori di ogni nazionalità.

 Si tratta di un percorso storico all’interno del Massiccio delle Ardenne, molto gettonato e apprezzato, soprattutto grazie alle sue “tipicità”, ovvero salite brevi e ripide, le cosiddette côtes, attraverso il paesaggio dolce e collinare della Vallonia e della valle dell’Ourthe.

In bici alla Redoute e non solo

Bastogne, Belgio

Il comune di Bastogne, Belgio (Foto di Jean-Pol Grandmont, CC-BY 2.0)

Tra le côtes, la più famosa è la Côte de la Redoute, conosciuta semplicemente come La Redoute, a circa 40 chilometri dall’arrivo cui si arriva dopo oltre 210 chilometri di percorso. Ma non ci si si può certo rilassare, poiché è una salita dura, con alcuni chilometri caratterizzati da una pendenza pari a 8,9%.

Ma ce ne sono anche altre (alcune introdotte recentemente come la Côte de Roche aux Faucons, in cui per almeno 1.5 chilometri la pendenza è al 9.4%): tra queste la Côte de Saint Nicolas, 1.2 chilometri con pendenza di 8.6%, chiamata anche

“La salita degli italiani”, per via dei grandi successi di nostri connazionali in gara e anche perché un tempo la località cui si riferisce il nome presentava una percentuale di immigrati del nostro paese davvero alta (soprattutto a ridosso delle due guerre mondiali, oggi le cose sono un po’ cambiate e l’immigrazione riguarda in particolare nazioni africane).

Le Ardenne su due ruote

Ardenne, Belgio

Le strade immerse nel verde delle Ardenne, in Belgio

Come detto l’itinerario parte da Liegi in un percorso di non grossi problemi, a parte la Côte de Roche-en-Ardenne, dopo circa 70 chilometri di gara di cui quasi tre (esattamente 2,8) caratterizzati da una pendenza di 6.2%. Ulteriori 46 chilometri e una nuova salita, la Côte de Saint-Roch che presenta un chilometro all’11,2%.

Le difficoltà maggiori si hanno però nel tratto di ritorno, dopo aver raggiunto Bastogne al confine con il Lussemburgo per arrivare ad Ans presso Liegi: del resto i chilometri da mangiare sono 160 circa, contro i 90 del tratto all’andata.

Qui ci sono diverse salite abbastanza impervie. Da citare la Côte de Pont che mostra almeno un chilometro al 10%, la Côte de Bellevaux, 6,8% per 1.1 chilometri, la Côte de La Ferme Libert, 1.2 chilometri con pendenza 12,1%.

Da dire che per i professionisti la gara presenta ogni anni nuove côtes che vengono accuratamente scelte per rendere più movimentato il percorso complessivo. Per chi vuole intraprendere l’itinerario sulle tracce dell’andamento storico, potrebbe essere utile pensare a diverse tappe, anche per conoscere dal punto di vista turistico il bel territorio affrontato.

Redazione
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