Esiste un connubio innegabile tra l’esperienza di un viaggio, o di un’escursione, e il suo significato storico. Esplorare un luogo e rimanere stupefatti dalla sua bellezza è ancora meglio se si conosce bene il contesto attraverso il quale ci spostiamo. È il caso della Strada delle 52 Gallerie (anche detta Strada della Prima Armata), un percorso di sei chilometri tra Veneto e Trentino che passa, letteralmente, nel cuore delle Prealpi fino ad arrivare alle Porte del Pasubio (1934m).
La carrareccia che si sviluppa, per l’appunto, in 52 gallerie è una mulattiera militare costruita durante la Prima guerra mondiale proprio sul massiccio del Pasubio. Le gallerie della mulattiera si intrecciano e risalgono la montagna, a volte compiendo dei veri e propri tornanti nel cuore della roccia per guadagnare altitudine e visitarli tutti è un’esperienza incredibile. È uno di quei casi in cui un luogo magnifico da esplorare è reso ancora più interessante e importante per il carico storico che porta e il ricordo di chi ha attraversato quelle gallerie.
La strada che attraversa il massiccio del Pasubio è un vero capolavoro di ingegneria del tempo per vari motivi. Prima di tutto per l’impresa in sé: un lavoro difficilissimo di scavi nella roccia e la formazione di 52 gallerie, un’opera che sarebbe difficile oggi, ma che risulta ancora più incredibile se si considera l’epoca in cui è stata realizzata.
Un altro motivo che rende quest’opera ancora più ardita è il brevissimo tempo in cui è stata realizzata. La strada e le sue gallerie, infatti, sono state ultimate dalla 33ª Compagnia minatori del 5º reggimento del Genio militare in soli 10 mesi. Dal 6 febbraio 1917 fino alla fine di novembre, con la guerra ormai in pieno regime, i minatori del Genio hanno costruito questa strada per fornire una via veloce e sicura per l’approvvigionamento dalle retrovie al fronte sul Pasubio.
Ora è sicuramente più facile, una volta appreso il contesto, immaginarsi il lavoro gigantesco per la realizzazione dei tunnel che attraversano il Pasubio. Le gallerie sono, come è ormai facilmente intuibile, cinquantadue e sono numerate progressivamente. Solo negli anni Novanta, ad ogni galleria è stato assegnato anche un nome.
La lunghezza dei tunnel varia da quelli più brevi, di 8, 10 e 12 metri, fino a quelli più lunghi: 98, 132 e infine la galleria Re lunga ben 321 metri. Le altre gallerie hanno varie lunghezze, ma la media si attesta attorno ai 50 metri. Per quanto riguarda la larghezza, anche in questo caso ogni galleria è diversa, sebbene tutte rispettino una larghezza minima di almeno 2,20m ovvero il minimo indispensabile per poter far marciare due muli uno accanto all’altro.
L’escursione che attraversa il Pasubio passando per le sue 52 gallerie è un trekking medio-facile. La distanza è parecchio contenuta, essendo di soli 6,5km, mentre il dislivello in salita è di 750m, rendendo la salita un po’ impegnativa.
La partenza della mulattiera si trova a Bocchetta Campiglia, dove si trova un grande parcheggio che permette di lasciare la macchina proprio all’imbocco della strada. Si cammina poi nel cuore della montagna, passando dalla luce del giorno al buio delle gallerie, camminando in linea con il confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige. Infine, dopo circa tre ore, si sbuca al Passo del Pasubio, a 1934m. Qui si trova il Rifugio Papa, un ottimo punto dove fermarsi per un po’ di ristoro prima di rimettersi nuovamente in cammino nei tunnel.
Un consiglio fondamentale è quello di portare una torcia frontale per navigare bene e in sicurezza all’interno delle gallerie buie. Inoltre, se si va in primavera, bisogna fare particolare attenzione ai residui di neve non sciolta. Buon trekking tra natura e storia!
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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