Ad accogliervi in Val d’Ayas c’è un’imponente cascata dai suoni armonici per un sentiero circondato dalla natura

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 20 Nov 2023

All’inizio della Val d’Ayas, una ripida discesa per trovarsi di fronte ad una delle più belle cascate valdostane sia per l’altezza del salto, sia per la particolare sonorità che essa produce

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 0,30 ore sola andata (soste escluse)
  • Distanza 1 Km sola andata
  • Dislivello 120 md- sola andata
  • Difficoltà Sentiero Escursionistico
  • Segnavia percorso 3-Cascata
  • Periodo adatto tutto l’anno (in assenza di neve)
  • Dove parcheggiare Challand-Saint-Victor area picnic

Itinerario

Dal piccolo parcheggio che si trova lungo la strada, in prossimità dell’area picnic (665 metri di altitudine), si prosegue su asfalto in direzione della frazione di Isollaz. Dopo circa 0,3 chilometri si trova sulla destra l’inizio del sentiero (cartello Cascata 3).
Pochi passi in forte discesa e si trova il pannello illustrativo, quindi il tracciato scende subito in maniera ripida, supera il rudere di un edificio, l’ex cabina elettrica delle vecchie miniere, e con stretti zig zag attraversa il bosco misto di latifoglie arrivando presto sulle rive del torrente Evançon.

I resti di una strada si trovano lungo la riva, ciò che resta dei binari della decauville (ferrovia a scartamento ridotto) che portava il materiale estratto dalla miniera. Se ne segue un tratto verso sinistra, risalendo il corso del torrente, si supera il piccolo piazzale chiamato “dei fabbri” per poi percorrere un breve passaggio affiancato da un mancorrente di legno che porta accanto ad un rudere, che era il locale dei compressori (550 metri di altitudine).

Proprio accanto a questo il sentiero termina contro il mancorrente e, all’improvviso, appare l’imponente salto della cascata di Isollaz, un tuffo verticale di una cinquantina di metri molto suggestivo, mentre le goccioline nebulizzate dalla violenza del salto vi avvolgeranno.
Se si presta attenzione, sulla sinistra si vedrà il foro d’ingresso della vecchia miniera i cui resti caratterizzano l’escursione.
Il ritorno è per la medesima via dell’andata (tutta in salita).

La miniera di Sache

Così si chiamava la miniera i cui resti si trovano ancora sparsi lungo l’escursione. Era già utilizzata nel Settecento e vi veniva scavata la pirite, trasportata poi con una ferrovia a decauville che seguiva il corso del torrente Evançon. Il suo sfruttamento proseguì fino al 1929, quando divenne improduttiva e venne abbandonata del tutto. Sulla sinistra del salto si vede ancora l’ingresso di una delle gallerie della miniera, i Ribasso Rizzotti (non accessibile).

Informazioni utili

Escursione facile la cui unica “difficoltà” è data dall’essere tutta in salita al ritorno.
Due annotazioni: meglio non percorrere il sentiero sotto la pioggia poiché il fondo si presenterebbe troppo scivoloso; non proseguire assolutamente oltre il mancorrente.
Da Verrès direzione Ayas; poco prima di arrivare aall’abitato di Challand-Saint-Victor si deve prestare attenzione ai cartelli a destra che indicano Isollaz e Cascata. Poco dopo il bivio si trova un piccolo parcheggio sulla destra nei pressi di un’area picnic.
Turismo in Valle d’Aosta, www.lovevda.it
Comune di Challand-Saint-Victor, www.comune.challand-st-victor.ao.it
Visit Monte Rosa, www.visitmonterosa.com 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.




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