La città santuario dell’Umbria è la destinazione perfetta da scoprire con una bella giornata di sole

Daniele Abela  | 10 Mag 2025
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L’approccio più autentico per comprendere la straordinaria vicenda di San Francesco è senza dubbio percorrere Assisi a piedi. Muovendoti tra i suoi vicoli più raccolti e sostando nei luoghi che ne hanno segnato la storia, avrai l’opportunità di rivivere una delle narrazioni più emblematiche per l’umanità. Ogni angolo di Assisi sembra conservare intatto il passare dei secoli, narrando la semplicità e l’immensa bellezza di questa terra.

In questo percorso urbano ad anello, lungo circa 5 chilometri, esploreremo alcuni dei siti di maggiore importanza. Visiteremo le imponenti Basiliche di San Francesco e Santa Chiara, e la Cattedrale di San Rufino, più antica, dove entrambi i santi furono battezzati. Ci avventureremo anche alla scoperta di luoghi meno battuti dal turismo di massa, come la Chiesa di Santa Maria Maggiore, che accoglie le spoglie di Carlo Acutis, e la singolare Basilica di Santa Maria Sopra Minerva. Questo itinerario non presenta ostacoli significativi ed è quindi perfettamente fruibile da tutti, inclusi bambini e persone con passeggini o carrozzine, permettendo una serena scoperta della città.

Visita di Assisi a piedi

Scheda Tecnica

  • Punto di Partenza: Parcheggio Porta Nuova – Assisi
  • Punto di arrivo: Percorso ad anello
  • Lunghezza:  5,3 km
  • Dislivello in salita: 140 mt
  • Tempo di percorrenza: 1,5 ore circa (escluse le soste)
  • Difficolta: Facile
  • Periodo dell’anno: Tutto l’anno (caldo nei mesi estivi e possibile neve in inverno)

Mappa

 

Prima Tappa: La basilica di Santa Chiara

 

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Il nostro itinerario a piedi per Assisi prende avvio da un luogo di intensa spiritualità e notevole bellezza. Eretta nel XII secolo, la sua facciata, realizzata con la caratteristica pietra bianca e rosa del Subasio, si staglia imponente sulla piazza, aprendo una vista suggestiva sulla valle sottostante. Concepita per custodire le spoglie di Santa Chiara, devota seguace di San Francesco, la basilica rispecchia il suo ideale di vita semplice e dedita alla preghiera.

L’importanza centrale di questo spazio sacro è profondamente connessa alla presenza del Crocifisso di San Damiano. Si tratta dello stesso crocifisso che, secondo la tradizione, parlò a Francesco, spingendolo a intraprendere un cammino di vita fondata su povertà, obbedienza e carità. Le suore, conosciute come le Povere Dame di San Damiano, elevarono le loro preghiere davanti a questa reliquia, ne assicurarono la protezione dopo la scomparsa di Francesco e ne gestirono il trasferimento nel monastero appena questo fu completato, nel 1260.

Seconda Tappa: Chiesa di Santa Maria Maggiore

Questa chiesa, costruita su antiche vestigia romane, fu testimone di un evento cruciale nella vita di San Francesco, la sua spogliazione dei beni terreni. Oggi, accoglie le spoglie di Carlo Acutis, un giovane che fece della fede il centro della sua vita e che morì prematuramente nel 2006. La sua tomba è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, attirando fedeli e giovani che trovano in Carlo un esempio di fede vissuta nel quotidiano. La presenza della tomba di Carlo Acutis rende Santa Maria Maggiore un luogo di profonda spiritualità e di rinnovata speranza.

Terza Tappa: La Basilica di San Francesco

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La Basilica Superiore di S.Francesco

Una tappa imprescindibile del nostro itinerario a piedi per Assisi è la Basilica che incarna l’essenza stessa e il fulcro del francescanesimo. L’avvio della sua edificazione risale al 1228, a soli due anni dalla scomparsa del santo, con il preciso scopo di custodire le sue spoglie mortali. La notevole rapidità con cui fu realizzata la costruzione testimonia la profonda venerazione popolare per Francesco e il desiderio di creare un luogo che fosse simbolo del suo insegnamento.

La basilica si articola in due chiese sovrapposte: la Basilica Inferiore, caratterizzata da un’atmosfera più sobria e raccolta, e la Basilica Superiore, che colpisce per la sua luminosità e il suo slancio verticale. Questa particolare struttura a due livelli fu ideata per poter accogliere il numero sempre crescente di fedeli in pellegrinaggio. Un dettaglio curioso riguarda proprio la sepoltura di San Francesco: al fine di proteggere le sue reliquie da possibili furti, esse vennero nascoste in un luogo segreto all’interno della Basilica Inferiore. L’esatta ubicazione di questa tomba rimase ignota per secoli, fino alla sua riscoperta nel 1818.

Fin dalla sua consacrazione, la Basilica divenne un polo di attrazione per i pellegrini e un faro per l’Ordine Francescano, esercitando un’influenza determinante sulla sua spiritualità e sulla sua diffusione a livello mondiale. La sua storia, dunque, è indissolubilmente intrecciata con la vita e il messaggio di San Francesco, fondati sui valori della povertà e dell’aiuto verso il prossimo.

 

Quarta Tappa: La Cattedrale di San Rufino

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L’affascinante facciata della Cattedrale di San Rufino

Intitolata a San Rufino, il protettore di Assisi, la Cattedrale occupa un posto di fondamentale importanza nella storia della città e nella genesi del francescanesimo. Costruita su fondamenta romane e paleocristiane preesistenti, questo sacro edificio fu il luogo dove sia San Francesco che Santa Chiara ricevettero il battesimo, unendo così in modo indissolubile la sua storia alle radici dell’ordine francescano. Fu proprio qui che Francesco sentì la chiamata alla vita consacrata e che Chiara gettò le basi per l’ordine delle Clarisse.

Tuttavia, il suo rilievo non si esaurisce con l’aver accolto il battesimo dei due santi: la cattedrale ha perseverato nel suo ruolo di epicentro spirituale per la comunità di Assisi. Essa rappresenta una viva testimonianza di secoli di storia e di fede, rimanendo un potente simbolo del legame intrinseco tra la città e la profonda spiritualità francescana.

Quinta e ultima tappa di Assisi a piedi: La Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva

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la Chiesa Santa Maria Sopra Minerva: patrimonio mondiale dell’Unesco

Dominando Piazza del Comune ad Assisi, sorge l’edificio comunemente identificato come il Tempio di Minerva. Questa struttura, risalente all’epoca di Augusto (intorno al 30 a.C.), si ritiene fosse originariamente dedicata al culto di Ercole. Vanta uno stato di conservazione eccezionale, che lo colloca tra i templi romani meglio preservati giunti fino a noi.

La sua trasformazione in luogo di culto cristiano avvenne nel XVI secolo, quando divenne la chiesa di Santa Maria sopra Minerva; in quel periodo fu anche aggiunto il campanile, noto come “Torre del Popolo”. L’edificazione del tempio originale fu voluta dai magistrati romani Gneo Cestio e Tito Cesio Prisco. Nel corso del Medioevo, l’edificio servì dapprima come chiesa intitolata a San Donato e poi ospitò la sede comunale e persino le carceri cittadine. Fu per iniziativa di Papa Paolo III che, nel 1539, la struttura fu riconsacrata come chiesa cattolica e modificata successivamente in stile barocco.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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