La casa di San Francesco è il luogo ideale per vivere tutta la meraviglia e la storia dell’Umbria a piedi

Daniele Abela  | 12 Gen 2025
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Non c’è modo migliore per conoscere l’incredibile storia di San Francesco se non vivendo la città di Assisi a Piedi. Camminando per i vicoli più stretti e soffermandosi nei luoghi simbolo della città, sarà possibile rivivere una delle storie più significative dell’umanità. Tutto ad Assisi, in un modo e nell’altro, è rimasto fermo nel tempo e ci racconta la semplicità di queste terre ed anche la loro infinità bellezza.


In questo giro urbano ad anello, toccheremo alcuni dei luoghi più signicativi, come le due Basiliche di San Francesco e Santa chiara e la più antica San Rufino, dove i due beati furono battezzati. Inoltre cercheremo alcuni posti fuori dai giri turistici più comuni come la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la tomba di Carlo Acutis e la Basilica di Santa Maria Sopra Minerva.

Il Percorso si snoda per circa 5 km all’interno di Assisi e non presenta alcuna difficoltà oggettiva, ed è quindi adatto a tutti, anche ai bambini o all’uso di passeggini e carrozzine.


Il percorso di Assisi a Piedi

Vivere la storia attraverso i luoghi più autentici e significativi di Assisi, a piedi

Scheda Tecnica

  • Punto di Partenza: Parcheggio Porta Nuova – Assisi
  • Punto di arrivo: Percorso ad anello
  • Lunghezza:  5,3 km
  • Dislivello in salita: 140 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 ore circa (escluse le soste)
  • Difficolta: T – Turistico (adatto a tutti)
  • Periodo dell’anno: Tutto l’anno (caldo nei mesi estivi e possibile neve in inverno)

Prima Tappa: La basilica di Santa Chiara

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La bellissima facciata della Basilica di Santa Chiara

Iniziamo il nostro giro di Assisi a piedi in un luogo di grande spiritualità e bellezza. Costruita nel XII secolo, la sua facciata, rivestita di pietra bianca e rosa, si erge maestosa sulla piazza, offrendo una vista suggestiva sulla valle. Nata per ospitare le spoglie di Santa Chiara, seguace di San Francesco, la basilica ne incarna l’ideale di semplicità e devozione.


La centralità di questo spazio sacro è indissolubilmente legata alla custodia del Crocifisso di San Damiano, il medesimo che si rivolse a Francesco, inducendolo ad abbracciare una vocazione alternativa: non più le armi, ma un’esperienza di vita improntata alla povertà, all’obbedienza e alla carità. Le monache, chiamate le Povere Dame di San Damiano, dinanzi a questa reliquia officiarono le loro preghiere, ne curarono la conservazione dopo la dipartita di Francesco e ne disposero il trasferimento al compimento dei lavori del monastero, nell’1260.

Seconda Tappa: Chiesa di Santa Maria Maggiore

Questa chiesa, costruita su antiche vestigia romane, fu testimone di un evento cruciale nella vita di San Francesco, la sua spogliazione dei beni terreni. Oggi, accoglie le spoglie di Carlo Acutis, un giovane che fece della fede il centro della sua vita e che morì prematuramente nel 2006. La sua tomba è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, attirando fedeli e giovani che trovano in Carlo un esempio di fede vissuta nel quotidiano. La presenza della tomba di Carlo Acutis rende Santa Maria Maggiore un luogo di profonda spiritualità e di rinnovata speranza.

Terza Tappa: La Basilica di San Francesco

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La Basilica Superiore di S.Francesco

Nel nostro tour di Assisi a piedi non poteva mancare la Basilica che rappresenta il cuore pulsante del francescanesimo. La sua costruzione iniziò nel 1228, appena due anni dopo la morte del santo, per volere di Papa Gregorio IX, con l’intento di custodirne le spoglie. Questa rapidità nella realizzazione testimonia l’immensa devozione popolare verso Francesco e la volontà di creare un luogo simbolo del suo messaggio.


La basilica è composta da due chiese sovrapposte: la Basilica Inferiore, più sobria e raccolta, e la Basilica Superiore, luminosa e slanciata. Questa doppia struttura fu pensata per accogliere un numero sempre maggiore di pellegrini. Una curiosità riguarda proprio la sepoltura di San Francesco: per evitare che le sue reliquie fossero trafugate, vennero nascoste in un luogo segreto all’interno della Basilica Inferiore, la cui esatta posizione rimase sconosciuta per secoli, fino al 1818.
La Basilica divenne immediatamente un importante centro di pellegrinaggio e un punto di riferimento per l’Ordine Francescano, influenzandone profondamente la spiritualità e la diffusione nel mondo. La sua storia è quindi intimamente legata alla vita e al messaggio di San Francesco di povertà e aiuto al prossimo.

Quarta Tappa: La Cattedrale di San Rufino

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L’affascinante facciata della Cattedrale di San Rufino

La Cattedrale di San Rufino, dedicata al patrono di Assisi, riveste un ruolo cruciale nella storia della città e del francescanesimo. Edificata su preesistenti strutture romane e paleocristiane, la cattedrale vide il battesimo di San Francesco e Santa Chiara, legando indissolubilmente la sua storia alle origini dell’ordine francescano. Qui, Francesco ricevette la chiamata alla vita religiosa e Chiara fondò l’ordine delle Clarisse. La sua importanza non si limita al battesimo dei due santi: la cattedrale ha continuato a essere un luogo di culto centrale per la comunità assisana, testimoniando secoli di storia e fede, e rimanendo un simbolo del legame profondo tra la città e la spiritualità francescana.

Quinta e ultima tappa di Assisi a piedi: La Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva

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la Chiesa Santa Maria Sopra Minerva: patrimonio mondiale dell’Unesco

In piazza del Comune, si erge il cosiddetto tempio di Minerva, un edificio di epoca augustea, probabilmente dedicato a Ercole e risalente al 30 a.C.  e trasformato nel XVI secolo nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, con l’aggiunta del campanile detto “Torre del Popolo”, è uno dei templi romani meglio conservati. Eretto per iniziativa dei magistrati Gneo Cestio e Tito Cesio Prisco, nel Medioevo fu dapprima chiesa di San Donato, poi adibito a usi civili, tra cui sede comunale e carcere. Nel 1539, per volere di papa Paolo III, fu convertito in chiesa cattolica, subendo in seguito rimaneggiamenti in stile barocco nel XVII secolo.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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