Se cerchi una passeggiata nella Tuscia puoi visitare un incredibile giardino esoterico tra mostri mitologici, draghi immersi nel verde e statue bizzarre: scopri il Parco dei Mostri di Bomarzo!
Siamo nella splendida cornice della Collina di Monte Casoli. Conosciuto anche come “Sacro bosco”, quello di Bomarzo è assolutamente un caso unico e raro. Si tratta infatti di un’area di fitta vegetazione in cui appaiono qua e là monumenti di pietra, inquietanti, paurosi, eccentrici che suscitano stupore ed emozione.
Vieni con noi per immergerti in un paesaggio surreale tra sguardi terribili e mistero. Ti lascerai spaventare per così poco?
Situata in Località Giardino, in provincia di Viterbo, la riserva comprende 285 ettari intorno al celebre Parco dei Mostri di Bomarzo.
Nel 1552 il principe Vicino Orsini, proprietario dell’omonimo palazzo, incaricò Pirro Ligorio, un famoso architetto dell’epoca, di creare un giardino molto particolare. Gli chiese di realizzare un boschetto ricco di enigmatiche sculture di tufo peperino, la pietra i cui massi affioravano nel terreno.
Una delle bizzarre sculture del parco
Il capolavoro che venne fuori includeva statue di ogni genere: draghi, mostri, personaggi mitologici non bene identificabili, strani animali, sedili, obelischi, persino un tempietto funerario e una curiosa casetta pendente.
Molte di queste opere erano accompagnate da frasi incise nella roccia, dal significato indecifrabile! In un periodo in cui paesaggisti e nobili cercavano di creare giardini armonici, questo di Bomarzo è davvero un’eccezione tra irregolarità e mancanza di prospettive.
Qual è il significato del Parco dei Mostri? In verità ancora oggi non si conosce bene il senso del Sacro Bosco. Sicuramente il mistero che veleggia su di esso è enfatizzato dalla presenza di una varietà multipla di alberi che creano atmosfere di chiaro-scuro diversificate in ogni stagione dell’anno. Tra lecci, querce, carpini neri, olmi, castagni, noccioli tanti sono i simboli che conducono in un percorso surreale e magico.
Quando si entra, sembra quasi un luogo “normale”, ci si aspetta di ammirare alberi e piante del sottobosco. Ma poi ecco profilarsi le statue che rappresentano sfingi greche, proprio accanto allo stemma degli Orsini, una sorta di guardiane del posto.
Mantenendoti a sinistra, tra i vari saliscendi, incontrerai una delle prime figure terrificanti, Proteo Glauco, con la sua bocca aperta e lo sguardo terribile sembra uscire arrabbiato dal terreno. Ritornando verso destra ci sono due giganti che lottano, Ercole e Caco, le statue più alte di tutto il parco. Proseguendo troverai la figura della tartaruga, che sorregge sul dorso Nike, la vittoria alata, e quella della balena. Si giunge alla fontana di Pegaso alato che sembra proprio stia per spiccare il volo. Dopo aver superato la fontana dei delfini, piuttosto ordinaria, ecco il Ninfeo! Si tratta di una grande vasca che si richiama allo stile greco-romano con scolpite le tre Grazie e alcune Ninfe.
La casa pendente del Sacro Bosco
Nella parte orientale, giganteggia una scultura di Venere su una grossa conchiglia. Già tutto questo lascia attoniti nella strana estetica dell’insieme, ma è dopo l’anfiteatro che lo stupore raggiunge livelli ancora più elevati, grazie alla casa pendente costruita su un masso inclinato. Entrando avrai come un senso di smarrimento e vertigini perché il pavimento non è perpendicolare alle pareti!
Proseguendo ancora verso sinistra ecco l’enorme piazzale dei vasi e la sinuosa dea dormiente, la ninfa che lo stesso architetto Ligorio chiamò Nite. Nei pressi, salendo un pendio, il dio del mare, Nettuno, congelato nella sua gigantesca vasca. Ammira Cerere, l’elefante con sopra la torre e un guerriero avvinghiato alla proboscide, a rappresentare la storia simbolica delle battaglie di cartaginesi e romani.
Poco più avanti, troverai un drago alato con le fauci pronte ma non spaventarti!
Di certo ciò che intimorisce di più è l’Orco. L’attrazione principale del Parco dei Mostri di Bomarzo, si presenta con una bocca spalancata al cui interno è possibile entrare. Siediti sulla panchina e prova a vedere l’effetto della tua voce ripetendo la celebre frase che troverai incisa “Ogni pensiero vola”!
Statua del drago del Parco dei Mostri di Bomarzo
Il giro non è finito, si sale leggermente su una collinetta dove ci sono il cosiddetto “piazzale delle pigne” e i grandi pezzi mitologici. Qui puoi ammirare Echidna, con il suo enorme corpo metà donna metà vipera. Poco più sopra si trova un tempietto dedicato alla moglie di Orsini e ad alcuni membri della famiglia ora proprietaria del Sacro Bosco di Bomarzo. La costruzione esula certamente dal carattere fantastico dell’insieme. Da qui, si scende verso l’entrata con la possibilità di curiosare su altre statue-mostro.
Il Parco dei Mostri di Bomarzo dista meno di mezz’ora da Viterbo e circa 1 ora e 20 minuti da Roma. Una volta qui potrai parcheggiare nell’area riservata ai visitatori. Il Parco è aperto tutti i giorni dell’anno ma ti consigliamo di andare sul sito ufficiale per maggiori informazioni in merito agli orari e al prezzo del biglietto. Considera che per la visita completa, è necessaria una mezza giornata per ammirare tutte le sue bellezze con calma. In cerca di altre escursioni nella Tuscia? Dai un’occhiata qui e scopri il Cammino dei 3 villaggi!
Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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