Immersi nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, i Laghetti di Percile rappresentano una meta ideale per una piacevole escursione naturalistica, adatta a tutta la famiglia. Questo itinerario, che parte dal borgo di Percile, offre un’esperienza di trekking leggera e gratificante, conducendoci alla scoperta di un angolo di natura incontaminata. I Laghetti di Percile, noti anche come Lagustelli, sono di origine carsica, formatisi in seguito al crollo di alcune doline e successivamente impermeabilizzati da sedimenti argillosi. Questa particolare origine geologica conferisce loro un aspetto unico e suggestivo, creando un ambiente ideale per la flora e la fauna locale.
Il percorso, generalmente ben segnalato con il segnavia CAI 307, si snoda attraverso un paesaggio variegato, alternando tratti boscosi a radure e offrendo scorci panoramici sulle cime circostanti. La tranquillità che si respira lungo il cammino permette di immergersi completamente nella natura, ascoltando i suoni del bosco e godendo della frescura offerta dalla vegetazione. L’escursione, di modesta difficoltà e dislivello, è percorribile in circa tre ore, a seconda del passo e delle soste, rendendola adatta anche a escursionisti meno esperti o a famiglie con bambini. Rappresenta quindi un’ottima opportunità per trascorrere una giornata all’aria aperta, alla scoperta delle bellezze naturali del Lazio, a poca distanza da Roma.
Il percorso da Percile fino ai suoi laghi
Partendo dalla piazza centrale di Percile, si seguono le indicazioni per i Lagustelli, affascinanti depressioni carsiche, formatesi a seguito di fenomeni di dissoluzione sotterranea e successiva impermeabilizzazione del terreno. Il sentiero, che ha inizio da Via Piana, si inoltra nella valle dell’Aone, poco dopo aver lasciato il cuore storico del paese, e proseguendo tra una fitta vegetazione arbustiva. In breve tempo, il percorso intercetta la strada carrabile che sale da Percile, offrendo un’ampia veduta sulla valle del Licenza. Lungo questo tratto di strada, lo sguardo attento può cogliere affioramenti della formazione geologica del Membro di Guadagnolo, distinguibili per la loro formo e le diverse tonalità di grigio, avana e nocciola.
Dal Colle Serranile, il sentiero prosegue verso il rifugio forestale della Porcareccia, attraversando una zona rimboschita caratterizzata da diverse specie di conifere. Superata una breve passina laterale, si continua lungo la carrareccia, dove si possono osservare pascoli allo stato brado, completi di fontanili per l’abbeveramento del bestiame e stalle. Questa parte del cammino si addentra in un’area boscosa dominata da querceti e rigogliosi roveti. Dopo circa un’ora e mezza di cammino, si giunge al primo dei due laghi, il Lago Marraone (a 674 metri di altitudine), costeggiando una profonda dolina che ospita lo specchio d’acqua, la cui vista è parzialmente nascosta dalla vegetazione che lo circonda.
Il secondo lago, il Fraturno (a 704 metri), si presenta invece in tutta la sua bellezza, con una sponda percorribile a piedi e l’altra avvolta da un fitto bosco di querce, abeti e cipressi, stupendi con i colori dell’autunno . Una breve salita che si inerpica dietro il costone alle spalle del lago, seguendo il sentiero 307B, conduce alle rovine medievali di Castel del Lago (due ore di cammino).
Laghetti di Percile sono un piccolo tesoro di biodiversità
La zona dei Laghetti di Percile è un piccolo tesoro di biodiversità,tanto che, nel 2008, la Regione Lazio ha riconosciuto la sua importanza naturalistica, dichiarandola zona umida di importanza internazionale. I boschi circostanti, popolati da querce maestose, faggi slanciati e salici che lambiscono le sponde, creano un’atmosfera incantevole. Il sottobosco si anima di colori vivaci, durante la bella stagione, grazie alla fioritura di ciclamini e viole, mentre rovi di more e biancospini offrono rifugio a diverse specie animali.
Nelle acque dei laghetti guizzano carpe e tinche, mentre rane e tritoni si mimetizzano tra la vegetazione, insieme alla biscia dal collare, un serpente totalmente innocuo . Non mancano nel cielo diverse specie di uccelli, tra cui rapaci come l’aquila ed i falchi. Nei boschi vivono mammiferi come la martora, la donnola e,sempre più esemplari di cinghiale.
L’intera area è, quindi, un habitat prezioso che merita di essere protetto e rispettato, per preservare la sua ricchezza e la sua bellezza per le generazioni future.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
La storia è in grado di portarci in un viaggio attraverso il tempo, e il sussurro ...
La Via Vandelli, un'antica strada tracciata nel XVIII secolo per volere del duca di ...
Un piccolo borgo, infinite emozioni. 1.448 metri di aria pura, una sferzata di vita ...
Le Alpi Giulie, con le loro vette imponenti e panorami mozzafiato, offrono ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur