Dai fenicotteri rosa alla “piccola Venezia”, scopri la bellezza delle Valli di Comacchio

Alessio Gabrielli  | 28 Set 2023

Escursione lunga ma pianeggiante e dal grande fascino, da fare in tutto il giorno, percorrendo gli argini delle Valli di Comacchio per ammirare il volo dei fenicotteri ed i tipici casoni per arrivare alle sabbiose spiagge litorali, tra panorami evocativi e talassoterapia naturale.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 3,30 ore sola andata (soste escluse)
  • Distanza 11 Km sola andata
  • Dislivello irrilevante
  • Difficoltà Sentiero Turistico ma molto lungo
  • Punti acqua Comacchio
  • Segnavia percorso assente
  • Periodo adatto da settembre a giugno
  • Dove parcheggiare Comacchio

Itinerario

Dal parcheggio nei pressi del Ponte San Pietro inizia l’alto argine sulla cui sommità si trova una comoda e pianeggiante sterrata che si inoltra lungo l’ampia zona umida della Valle Fattibello, vero e proprio lago salmastro.
Man mano che si procede lungo la riva si superano diversi casoni, sorta di palafitte con lunghi pali che sorreggono le reti da pesca; alcuni sono in ottimo stato, altri decisamente in rovina, ma tutti provvisti di un fascino particolare mentre comincia a farsi vedere la tipica avifauna.
Passo dopo passo, si noterà all’orizzonte apparire una grande altana che si avvicina, è Stazione Foce, uno dei punti in cui sostare. Superato un ponte, infatti, si può arrivare a questa grande altana dalla cui sommità avere un colpo d’occhio sia verso le Valli di Comacchio che verso la Salina in direzione est.

Una volta discesi si raggiunge un parcheggio e tenendo la sinistra si oltrepassa uno stretto ponte, solo pedonale, che percorre ancora l’argine. Superato un alto edificio e l’imbarco Bettolino di Foce, ci si inoltra lungo il tratto più bello ed emozionante. L’argine separa la Valle Spavola dal Canale Logonovo, quindi si cammina con acqua da entrambi i lati. Verso destra, al di là del canale, si allungano le Saline ed ecco che da un lato e dall’altro fanno la loro comparsa i veri sovrani di Comacchio, dopo le anguille: i fenicotteri.

Dal rosa tenue a quello più intenso, magnifici soprattutto quando allargano le ali bordate di nero, questi superbi uccelli riposano, si cibano, schiamazzano nella danza nuziale e si spostano da una parte all’altro passando al di sopra delle nostre teste.
Un’esperienza unica, suggestiva ed emozionante.



Si oltrepassa la caratteristica Torre Rossa, edificio costruito nel XVI secolo e oggi terrazza d’avvistamento (raggiungibile solo su prenotazione), per poi aggirare un’ansa del canale e arrivare ad una diga al cui centro si eleva una seconda torre d’osservazione.
La strada si fa asfaltata e seguendo un ulteriore canale, ricco di casoni tanto che le reti creano una vera e propria ragnatela, porta a passare al di sotto del cavalcavia della SS309 Romea. Da questo punti si seguono i cartelli stradali che portano fino a Lido degli Estensi. Volendo, ci si può fermare su queste spiagge, oppure attraversare con il piccolo traghetto l’ampio canale e arrivare a Porto Garibaldi e le sue spiagge dove soffermarsi oppure, camminando con il canale alla propria sinistra, ammirare i pescherecci ormeggiati, piccoli e grandi, colorati o scrostati, un micro mondo ancora vivo e attivo soprattutto tra le 7 e le 9, quando il pescato viene messo direttamente in vendita.

Il rientro a Comacchio avviene con l’autobus di linea (linee 3330/331/349 Lidi-Comacchio), oppure, volendo, si può proseguire ancora a piedi per ulteriori 6 km seguendo la ciclabile che passa a fianco di campi aperti dov’è facile avvistare colorati fagiani, e che porta direttamente a Trepponti, cuore di Comacchio.

Comacchio

Da non mancare assolutamente una visita a questa piccola Venezia più intima ma non per questo inferiore. Da ammirare i canali con i numerosi ponti tra i quali primeggiano il seicentesco e articolato Trepponti e l’ampio ponte degli Sbirri, la trecentesca Torre dell’Orologio, la seicentesca Loggia dei Mercanti, il loggiato dei Cappuccini lungo 400 metri e formato da 142 archi retti da colonne di marmo con la Manifattura dei Marinai, una incredibile sala con ben 12 enormi camini in cui venivano affumicate le anguille. Ma anche il Museo Delta Antico ospitato nell’Ospedale San Camillo, con il Museo della Nave Romana che espone il carico intatto di una nave imperiale del I secolo a.C. e Palazzo Bellini con la Galleria d’Arte Contemporanea.
Da assaggiare almeno una volta la vera regina di Comacchio: l’anguilla, che si trova in tutte le forme, compresi gustosi panini!

Informazioni utili

Comacchio dista 51 km da Ferrara. Vari parcheggi tra cui quello di Ponte San Pietro, appena oltre Ponte Foce; coordinate: 44°41’26″N 12°10’40″E (altri: Largo Card. Pallotta, coordinate: 4°41’31″N 12°10’57″E; via Fattibello, coordinate: 44°41’29″N 12°11’04″E). In autobus linee 330/331 Ferrara-Lidi, 333 Ravenna-Codigoro, fermata Comacchio Trepponti www.tper.it
Escursione facile e priva di difficoltà se non la lunghezza in chilometri. Da evitare nelle giornate e nelle ore più calde per l’assenza quasi totale di ombra.
Sito ufficiale di informazione turistica www.emiliaromagnaturismo.it
Sito ufficiale di informazione turistica della provincia di Ferrara www.ferraraterraeacqua.it
Parco Delta del Po www.parcodeltapo.it
Visit Comacchio www.visitcomacchio.it

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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