Un percorso che ci spinge a salire sempre più in alto. Ed eccoci sempre più vicini ad un piccolo pezzo di cielo che cambia il nostro modo di vedere il mondo. Stiamo parlando della famosa Gola dei 1.000 scalini. Il percorso che la attraversa è uno dei più belli della cittadina di Merano (Alta Via di Merano), per portarci fino a Naturno. Quasi mille gradini (989 per la precisione) che ci conducono ad uno spettacolo sensazionale, attraversando una natura che ci stupisce in ogni angolo che giriamo. E allora prendiamo il nostro caro zainetto in spalla, pronti a vivere un’altra avventura mozzafiato.
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Ed ecco che ci siamo. La prima cosa che dobbiamo fare è raggiungere la stazione a monte della funivia Texel a Parcines. Una volta fatto questo, non ci resterà che avventurarci ed iniziare il nostro percorso per la Gola dei 1.000 scalini. Iniziamo a salire dal nostro punto di partenza e raggiungiamo il maso Giggelberg, per poi spostare la nostra escursione verso ovest. Da qui, seguiamo il sentiero 24. I gradini sono tutti di tipi diversi e ci portano nel bel mezzo della Gola dei 1.000 scalini. Inutile dire che ci troviamo circondati da uno spettacolo che ci lascerà veramente senza parole. Le rocce scoscese che possiamo quasi accarezzare, il vuoto accanto a noi. Gli scalini sono di legno, di metallo e di roccia. Non si tratta di un percorso difficile. L’unica difficoltà è il saliscendi, con dislivelli importanti. Dopo essere passati per i meandri più profondi della Gola dei 1.000 scalini, ci ritroveremo al maso Pirchhof per poi prendere un sentiero che ci condurrà al maso Linthof. Da qui, finalmente, proseguiamo in piano. Seguiamo il sentiero 10, raggiungendo la funivia Unterstell di Naturno. Prendendo la funivia giungiamo a Compaccio. Seguendo la strada principale arriveremo al centro del paese.
Abbiamo visto la Gola dei 1.000 scalini, e non possiamo non accorgerci del fenomeno naturale davvero miracolo di fronte al quale ci troviamo. Quelle pareti sono state scavate dal pazientissimo e lunghissimo lavoro dell’acqua. Il vero nome di questo luogo è Gola di Lahnbach. Il nome Gola dei 1.000 scalini è uno degli elementi che danno molta celebrità a questo posto fatato. Le pareti sono veramente altissime, dunque possiamo immaginare che ci sono veramente voluti secoli per portare questa Gola al suo stato attuale. Ciò ci fa capire la potenza dell’erosione causata dalla pioggia, un elemento così rilassante, ma così forte. Non è di certo la prima volta che lo vediamo, ma forse le dimensioni epocali di questo luogo ci possono dare un’idea ancora più chiara di quanto possa arrivare a fare il lento ticchettare dell’acqua. E allora ricordiamoci, mentre le nostre forti gambe ci portano all’esplorazione della Gola dei 1.000 scalini, che stiamo camminando in un piccolo, grande miracolo della natura. Saliamo tutti quei gradini respirando profondamente ed apprezzando la meraviglia attorno a noi.
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Credit dell’immagine in evidenza: meranerland.org
Credit dell’immagine nel primo paragrafo: www.roterrucksack.com
Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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